Alcuni studi effettuati negli Stati Uniti hanno rivelato il perché è così difficile per il cervello umano comportarsi adeguatamente per migliorare il pianeta. La domanda che si pongono in molti è: se tutti conoscono le buone norme per mantenere pulito il mondo, perché sono in pochi ad adottarle? A risponderci ci ha pensato l’American Psychological Association (APA) che ha appena completato uno studio sul perché le persone sono così lente quando si tratta di lotta al cambiamento climatico. La loro conclusione? Semplice. E’ psicologica.
La relazione afferma che vi sono una serie di barriere mentali che impediscono alle persone di agire, anche se sono convinte che il cambiamento climatico sia una grave minaccia. Ma risalendo nell’elenco delle priorità personali, nella maggior parte dei casi il cambiamento climatico non è considerato un pericolo immediato e, quindi, la necessità di agire è meno urgente.
Per questo motivo l’APA ha deciso di scavare e analizzare la radice della mancanza di azione. L’ultimo sondaggio di Pew Research ha rilevato che circa l’80% delle persone ritiene che il cambiamento climatico sia un problema serio ma mai come nei confronti di altre questioni come il terrorismo, l’economia, o “il declino dei valori della famiglia. ” Così, per capire meglio perché la gente non sente l’importanza della questione, nonostante gli scienziati avvertano continuamente che è imminente la catastrofe, l’APA ha compilato un elenco delle barriere psicologiche responsabili della “disconnessione”.
- Incertezza. La ricerca ha dimostrato che l’incertezza sui cambiamenti climatici riduce la frequenza dei comportamenti ecologici;
- Sfiducia. I dati dimostrano che la maggior parte delle persone non crede che il rischio dei messaggi di scienziati o esperti sia veritiero;
- Diniego. Una consistente minoranza di persone crede che il cambiamento climatico non è reale o che l’attività umana ha poco o nulla a che fare con esso;
- Sottovalutazione dei rischi. Uno studio di oltre 3.000 persone in 18 paesi ha dimostrato che molte persone credono che potranno peggiorare le condizioni ambientali solo nei prossimi 25 anni. Se questo fosse vero, questo pensiero potrebbe portare la gente a credere che le modifiche nei comportamenti possono essere fatte in seguito;
- Mancanza di controllo. In molti credono che le loro azioni siano troppo piccole per fare la differenza e si sceglie di non fare nulla;
- Abitudine. I comportamenti radicati sono estremamente resistenti al cambiamento permanente mentre altri si modificano lentamente. L’abitudine è il più importante ostacolo al comportamento pro-ambiente.
Secondo la stessa associazione degli psicologi, molte delle carenze sono politiche perché spesso basate su un unico tipo di intervento, come la tecnologia, gli incentivi economici o di legislazione, ma esse possono essere superate se i decisori politici decidessero di agire sulle coscienze delle persone comuni. Secondo gli psicologi, le aree in cui si può agire per limitare gli effetti dei cambiamenti climatici sono lo sviluppo di normative ambientali, incentivi economici, una migliore efficienza energetica e le tecnologie di comunicazione.
Fonte: [treehugger]
Francesco Speca 30 Agosto 2009 il 9:24 pm
Speravo che qualcuno tirasse fuori questa questione, per far capire che il problema è si il modo di produrre dell’industria e i mezzi superinquinanti che usiamo, ma siamo noi i protagonisti di tutto questo.
Purtroppo cambiare la mentalità e le abitudini sbagliate di quasi tutti i cittadini richiede tempi lunghissimi finchè non ci sarà un’informazione adeguata su cosa significa veramente cambiamento climatico, non spiegato in politichese, e cosa facciamo noi attraverso le nostre abitudini insostenibili.
Gran parte della gente deve capire che quando parla male di inquinamento, in realtà si stà autocriticando ma la cosa piùà grave è che non lo sà.
Francesco Speca 30 Agosto 2009 il 9:45 pm
E ricordate che ogni cosa che gettate, che fate sparire dalla vostra casa, dalla vostra vista la ritroverete nelle vostre discariche , nel vostro suolo, nel vostro mare, tutti quei prodotti superinquinanti che scaricate nel water non scompaiono, ma li mettete altrove. Siamo troppi ad agire così! Il nostro pianeta è un sistema chiuso, nulla scompare.
Lo stiamo trasformando in inqiunamento che ricade con i suoi effetti negativi su di noi adesso e sugli altri nel futuro e lo stiamo facendo noi da soli.
Quindi riflettete prima di usare ultnsili usa e getta, prodotti tossici quando si può pulire con il vapore, e via dicendo…
Ida 1 Marzo 2017 il 2:34 am
Right here is the right blog for anyone who wishes to
find out about this topic. You understand a whole lot its almost tough to argue with you (not that I actually would want to…HaHa).
You certainly put a fresh spin on a topic that has been discussed
for a long time. Excellent stuff, just great!
Feel free to visit my blog post; ig