Secondo la commissione europea il numero di specie viventi aliene, estranee, sul suolo europeo, ammonta ormai a 16 mila. Di queste si calcola che un numero compreso tra il 10 e il 15% del totale si sia evoluto con ripercussioni ambientali. Il diffondersi delle specie viventi non autoctone in Europa come nel mondo è un problema della massima serietà, sul quale è di recente intervenuto anche Massimiliano Rocco, responsabile programma Specie del Wwf.
La commissione europea parla di 16 mila specie viventi estranee in Europa, e a rischio c’è, come noto, l’equlibrio dei tanti ecosistemi locali che caratterizzano le varie zone del continente. Per monitorare i tanti rischi connessi alla crescita e diffusione delle specie estranee in Europa è stato creato l’Easin, la rete europea per le informazioni sulle specie estranee. Come ha spiegato il commissario per l’ambiente Janez Potočnik
Le specie estranee invasive causano sempre più problemi alle nostre risorse naturali, alla salute delle persone e all’economia. Il rischio deriva dalle specie non autoctone, il cui numero tende ad aumentare costantemente in un mondo sempre più interconnesso. La rete Easin aiuterà i cittadini europei a ottenere maggiori informazioni in merito alla localizzazione delle specie non autoctone e al loro livello di diffusione, contribuendo così a migliorare il processo di elaborazione delle politiche su tale complessa questione.
Ma cosa si può fare effettivamente per contenere i rischi legati alla diffusione delle specie aliene? Sull’argomento è intervenuto anche il responsabile del progetto specie del WWF Massimiliano Rocco, che ha ricordato come ciò che viene prima di tutto è la prevenzione.
Bisogna estendere il divieto di commercio a tutte quelle specie che, se importate, una volta liberate possono diventare una minaccia, avviare piani di contenimento, fare più informazione e realizzare dei centri di accoglienza che possano gestire corretamente quegli animali che, acquistati come animali da compagnia, una volta cresciuti non possono più essere gestiti dai proprietari. Un’iguana appena presa misura circa 12 centimetri, ma può crescere fino a raggiungere i 2 metri.
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