La questione OGM continua a infiammare l’Italia dopo la coltivazione di mais modificato nel Friuli e le proteste di agricoltori e ambientalisti a Roma. Il ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo prende posizione contro le coltivazioni OGM, e si dice intenzionata a fare “un decreto per impedirle”.
Il ministro Nunzia De Girolamo contro gli OGM: la deputata del PDL, ora sullo scranno del dicastero per le politiche agricole e forestali, sempre molto criticata per la sua mancanza di competenza ed esperienza, prende nettamente posizione contro le coltivazioni OGM in Italia. Tali prese di posizione sono tutt’altro che una novità nel nostro paese (per fortuna), ma in questo caso il ministro ha parlato di un decreto legge per impedirle definitivamente.
Questo rincrudirsi delle polemiche sulle sementi OGM giunge dopo la provocatoria semina di mais modificato dal noto imprenditore agricolo pro OGM Giorgio Fidenato, nel Friuli Venezia Giulia. Sulla sua figura sono piovute una valanga di critiche, ma lo scontro non è solo italiano: la dimensione è europea. Difatti molte associazioni chiedono all’UE di garantire la clausola di salvaguardia che permetterebbe alle singole nazioni di impedire la coltivazione di OGM, ma d’altro canto la Corte di Giustizia UE ha spiegato che non è possibile impedire le coltivazioni di OGM da parte dei singoli stati.
Insomma la situazione è spinosa e complessa. Tuttavia il ministro De Girolamo sembra determinato: “Faremo un decreto a tre firme”, ha dichiarato riferendosi ai ministri Orlano e Lorenzin, per vietare la coltivazione di OGM. Ma c’è il rischio di avviare una procedura d’infrazione da parte dell’Europa. Eppure, come facevamo notare nel post sulle proteste a Roma, c’è chi gli OGM nei propri confini li ha vietati punto e basta: la Francia. E, come ricorda il ministro De Girolamo, nei confronti dei cugini transalpini “Bruxelles non ha ancora avviato la procedura di infrazione”.
Vedremo davvero un decreto anti OGM? Lo sapremo nei prossimi mesi.
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