Nel pensare alla nostra salute, sicuramente poniamo un’ attenzione particolare al nostro livello di colesterolo.
Una recente scoperta ci avvisa della presenza di nuovi 7 geni colpevoli dell’accumulo di lipidi nelle arterie.
Sappiamo che il colesterolo è un composto organico, un lipide della famiglia
steroidea e che molta della sua produzione deriva dall’alimentazione.
Dall’Istituto di
Neurogenetica e Neurofarmacologia (INN) di Cagliari arriva la notizia della scoperta di altri 7 geni, responsabili dell’aumento del colesterolo e dei
trigliceridi, che vanno ad aggiungersi agli
11 già conosciuti, l’analisi del caso è stata fatta su un campione di 20.000 individui che ci risulta essere quindi molto rappresentativo.
Se da una parte conoscere i fattori che portano un accumulo di lipidi nelle arterie, ci è utile per cercare di avere uno stile di vita sano: sappiamo infatti che in primis il fumo, una cattiva dieta, l’uso di alcolici e la sedentarietà sono fra i primi “amici” dell’accumulo di colesterolo, dall’altro lato , conoscere i fattori genetici legati a questa produzione lipidica può certamente aiutarci a capire con che modalità agisce il nostro organismo ai diversi fattori e come si comporta conseguentemente il nostro metabolismo.
Soprattutto nella prevenzione delle
malattie cardiovascolari, è così possibile attuare un piano di difesa per i pazienti a rischio con terapie specifiche e mirate.
Le analisi svolte sul Dna, in associazione con i lipidi hanno evidenziato come questi influenzino anche il rischio delle malattie coronariche, che sappiamo essere quei disturbi causati da una riduzione di presenza del sangue verso cuore.
A questo risultato, i ricercatori sono arrivati utilizzando un metodo nuovo, da loro definito,
Genome-Wide Association study (GWAS) che fra i suoi fattori di validità, proprio per come risulta strutturato, oltre che una buona riduzione in costi e spese, apre la strada verso nuovi metodi di
prevenzione e nuovi approcci di trattamento delle malattie coronariche.