La coibentazione, tecnica di isolamento termico delle applicazioni industriali, potrebbe portare le industrie europee a emettere 49 milioni di tonnellate di CO2 in meno riducendo di 620 Pj il proprio consumo di combustibili, una cifra pari al consumo di 10 milioni di abitazioni private. Il potenziale della coibentazione industriale, difatti, non è sfruttato in Europa, lo dimostra uno studio pubblicato da Ecofys ed Eiif intitolato “Climate protection with rapid payback”.
Kornelis Blok, il direttore scientifico di Ecofys, ha posto l’accento sulle possibilità economiche che si affiancherebbero a un migliore sfruttamento della coibentazione industriale:
Semplicemente attraverso una migliore manutenzione ed un congruo isolamento termico delle applicazioni industriali, potrebbero essere raggiunti circa i due terzi del potenziale di risparmio in energia ed emissioni. E poiché gli investimenti in isolamento termico vengono di solito recuperati in meno di un anno, questa è una grande opportunità di business.
Nello studio si parla del 10% di componenti di impianti industriali non isolati termicamente o rivestiti con coibentazione ormai compromessa. Tali operazioni di coibentazione sono state spesso portate avanti¸ in passato, con il minimo investimento possibile. Tuttavia, come ricorda Andreas Gurtler, direttore dell’Eiif, oggi i prezzi dei combustibili sono molto maggiori rispetto agli ultimi anni e destinati a ulteriore crescita: questo non può che spingere verso un maggiore investimento in termini di coibentazione, al fine di ridurre il consumo di combustibile.
Oltre a questo occorre ricordare la necessità di ridurre del 20% il consumo energetico europeo entro il 2020, secondo la direttiva comunitaria sull’efficienza energetica. L’Europa purtroppo non è per nulla al passo con quanto stabilito: al momento si prevede per il 2020 un risultato pari a circa la metà dell’obiettivo originario.
Gli esperti con questo rapporto puntano i riflettori sulla coibentazione, considerandola tra le migliori soluzioni tecniche disponibili per una rapida riduzione dei consumi energetici nonché delle emissioni di CO2 sul continente, sottolineando come all’ammodernamento dell’apparato industriale UE si accompagnerebbero anche delle ottime opportunità di business.
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