Il ministro dell’ambiente Corrado Clini stringe un accordo volontario con Carlsberg per definire gli standard di sostenibilità nel settore birraio. La notizia giunge poco dopo il riconoscimento all’azienda danese (prima nella storia) della certificazione ambientale Epd. Ora la Carlsberg diventerà un punto di riferimento in Italia per tutto il settore.
Il ministro dell’ambiente Clini stringe un accordo con la nota azienda produttrice di birra Carlsberg, azienda che già nel 1975 aveva messo forti radici in Italia grazie all’accordo con le industrie Poretti. Oggi Carlsberg è un’azienda all’avanguardia nel settore della sostenibilità ambientale, in grado di produrre la birra più green al mondo (entro contesti industriali di una certa dimensione). Il ministro Clini ha voluto porre l’accento sull’impegno ecologico volontario assunto di propria iniziativa dall’azienda danese, e portato avanti instancabilmente nel corso degli anni.
Questo accordo si inserisce in una strategia di lavoro avviata dal Ministero che è finalizzato a promuovere e a sostenere gli impegni volontari delle imprese per migliorare le performance ambientali, sia dei processi produttivi che dei prodotti. Attraverso la valorizzazione delle esperienze avanzate e delle innovazioni tecnologiche delle imprese, come nel caso di Carlsberg Italia, si intende innescare dall’economia reale un circolo virtuoso di buone pratiche e scelte che consentano di migliorare l’ambiente e aumentare la competitività.
Un riconoscimento di cui si è dichiarato estremamente fiero l’Amministratore Delegato di Carlsberg Italia Alberto Frausin:
In circa 36 mesi Carlsberg ha compiuto un autentico miracolo imprenditoriale invertendo in modo decisivo un trend negativo. Questo grazie alla voglia di rischiare e di scommettere sull’innovazione.
Carlsberg ha puntato sulla sostenibilità e l’attenzione all’ambiente, una vera scommessa portata avanti con il massimo impegno durante un periodo di crisi. I risultati raggiunti sono tuttavia valsi all’azienda danese riconoscimenti a livello mondiale, in grado di riportare le sue finanze su livelli decisamente migliori. Il Ministero dell’Ambiente porta quindi avanti la pratica degli accordi volontari con le migliori aziende al fine di poterne diffondere il modello entro l’orizzonte delle altre imprese italiane. E senz’altro Carlsberg, con il suo impegno certificato nel ridurre le emissioni di CO2, il consumo energetico e l’utilizzo dell’acqua, nonché con l’impegno verso il riciclo e recupero delle componenti dei prodotti, non può che essere un ottimo punto di riferimento per il settore birraio italiano.
Photo Credits | Duncan su Flickr
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