Sono ottanta gli indicatori verdi utilizzati dal WWF per valutare le misure intraprese dai Paesi dell’Unione per far fronte ai cambiamenti climatici, nell’ambito di una riduzione delle emissioni.
L’associazione ambientalista, avvalendosi del Climate policy tracker, e con la collaborazione di Ecofys, ha monitorato le politiche degli Stati membri in fatto di clima, giungendo alla conclusione che i Paesi industrializzati, se davvero vogliono fondare la loro economia sui dettami del low carbon, ovvero a bassa intensità di carbonio, dovranno intensificare i loro sforzi fino a decurtare dell’80-95% le emissioni di gas serra, entro il termine massimo del 2050. Lo scopo è di contenere al di sotto dei 2°C l’aumento della temperatura media globale.
Un obiettivo ambizioso, senza dubbio, che potrà essere raggiunto se ogni Paese europeo triplicherà gli sforzi attuali. Un impegno maggiore è richiesto anche ai Paesi più virtuosi che dovranno raddoppiare il loro impegno. Anche se di Paesi particolarmente meritevoli nella parte alta della classifica stilata dal WWF non c’è nemmeno l’ombra, tanto che nelle tre fasce superiori di valutazione dell’ecosostenibilità delle politiche e pratiche nazionali non figura alcuno Stato.
Si parte dalla quarta fascia, la D, dove troviamo i Paesi migliori: Germania, Danimarca, Irlanda e Svezia.
A metà classifica i Paesi che hanno fatto appena un terzo per un’economia low carbon: Italia, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Estonia, Spagna, Francia, Ungheria, Lituania, Lettonia, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Regno Unito.
Fanalino di coda Bulgaria, Cipro, Finlandia, Grecia, Lussemburgo, Malta, Polonia e Romania.
In Italia, afferma il WWF, l’implementazione delle varie strategie e politiche non è sufficiente. Inoltre le strettoie burocratiche stanno ostacolando il processo di cambiamento. Investire ora nel nucleare significa togliere risorse alle rinnovabili e alla green economy in generale.
L’Italia è l’unico Paese Ue che non raggiungerà gli obiettivi di Kyoto nonostante la crisi e che non ha una strategia.
[Fonti: Ansa; Asca]
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