Gli scenari climatici del Mediterraneo indicano una graduale riduzione delle piogge che va dal 10 al 20% nei prossimi 50 anni. Questo in sintesi quanto emerso dal convegno Dammi da bere-giornata sull’acqua, tenutosi al centro Euro Mediterraneo di Roma per conto dell’associazione Greenaccord. Antonio Navarra, direttore del centro di ricerca, ha affermato che la regione del Mediterraneo è una delle più critiche per la massiccia presenza dell’uomo
con decine di milioni di presenze turistiche lungo le sue coste, e di infrastrutture come ad esempio industrie, porti e oltre che essere attraversata da numerosi traffici marittimi umana.
Nel convegno ci sono stati molti interventi di studiosi di diversi Paesi e università e molto si è discusso dell’acqua come bene da proteggere e da usare con parsimonia. Juliet Christian Smith, ricercatrice del Pacific Institute sur studies in development, environment and security, ha rivelato quanta acqua viene utilizzata nella produzione delle merci. Con un uso attento della risorsa si potrebbe risparmiare fino al 30% dell’acqua, di cui la metà in sistemi di irrigazione. Per controllare l’uso e l’abuso delle risorse idriche si potrebbe istituire un’Autorità mondiale su economia e ambiente, è quanto propone il presidente della fondazione International court of the environmental, Amedeo Postiglione.
Anche il presidente di Greenaccord, Alfonso Cauteruccio è convinto che una governance mondiale sia una delle soluzioni per il corretto uso, razionale e sostenibile, dell’acqua. Come è stato ricordato, 1 milione di persone non ha accesso alle acque potabili e, a causa dei cambiamenti climatici, la situazione peggiorerà nel tempo: entro il 2050 altri 2 miliardi e 800 milioni di persone avranno necessità di acqua. Già entro il 2025 tuttavia l’uso globale di acqua dolce, in crescita dal 5 al 25% supererà le forniture di acqua disponibili e creerà disagi a metà della popolazione mondiale. Nel corso del convegno è stato letto il messaggio del Capo dello Stato Giorgio Napolitano che esprime “vivo apprezzamento per l’iniziativa” e, prosegue
In tale quadro un rinnovato e responsabile impegno tra settore dell’informazione, la comunità scientifica e il mondo produttivo, potrà fornire modelli e strumenti capaci ad alleviare l’endemica sofferenza di grandi aree del Sud del mondo e di fare accrescere la consapevolezza sull’inestimabile valore dell’acqua.
[Fonte: Ansa]
[Foto: mimmapallavicini.wordpress]
Kermit 1 Marzo 2017 il 1:25 am
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