I geologi si pronunciano chiaramente in merito alla frana avvenuta in Liguria, presso la Via dell’Amore alle Cinque Terre: l’incidente poteva essere evitato, la frana è imputabile, oltre ovviamente all’alluvione e al successivo cambio di stagione, anche a delle carenze nella prevenzione.
L’incidente alle Cinque Terre da poco verificatosi poteva essere evitato, questo il parere di Carlo Malgarotto, vice presidente dell’Ordine dei Geologi della regione Liguria. Malgarotto ha dichiarato:
Ci sono aree della parte a mare delle Cinque Terre sulle quali avevamo già segnalato condizioni di dissesto. Ci sono già state numerose frane dovute all’incuria, anche nell’alluvione del 2010. La parete rocciosa sopra la Via dell’Amore è sicuramente di difficile accesso, ed è quindi complicato mantenerla in condizioni di stabilità. La soluzione sarebbe poter fare più sopralluoghi per verificare che non ci siano rischi di distacchi, soprattutto durante i cambi di stagione, quando gli sbalzi di temperatura possono acuire il fenomeno, ma non ci sono mai i fondi per permettere ai tecnici di intervenire prima e la manutenzione non viene mai inserita nei bilanci degli enti pubblici.
Sebbene non sia facile mantenere in condizioni ottimali un tratto difficile come quello della Via dell’Amore, nondimeno questo può essere fatto con maggiori fondi, e quantomeno dovrebbe essere fatto quando vi sono già segnalazioni di dissesto aperte, o comunque durante i delicati periodi nei cambi di stagione. Anche Giuliano Antonielli, il consigliere nazionale dell‘Ordine dei Geologi, è intervenuto in merito all’accaduto, sottolineando come il punto
è cercare di prevenire questi eventi, non intervenire nella fase di emergenza. Questo è un discorso di sicurezza in primo luogo, ma anche economico: stiamo parlando di una zona che può rappresentare il volano turistico in grado di rilanciare l’area dopo il colpo subito con l’alluvione.
Un incidente che poteva essere evitato, quindi, come sottolineano unanimemente i geologi. Ci si augura che quanto meno possa servire a riporre maggiore attenzione sulla prevenzione nei tratti sottoposti abitualmente a dissesto idrogeologico.
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