La provincia della Cina occidentale del Qinghai contiene i maggiori giacimenti del Paese del cosiddetto “ghiaccio combustibile“. Essi vedranno le esplorazioni aumentate nei prossimi mesi per tentare di capire meglio e soprattutto sfruttare maggiormente questa energia pulita emergente, ha spiegato governatore della provincia Luo Huining.
La provincia dell’altopiano ha programmato di consentire alle imprese energetiche di grandi dimensioni di visitare, insieme con i ricercatori specializzati di tutto il Paese, la zona, per cercare di sfruttare questa nuova fonte di energia, riducendo al minimo le minacce ambientali, ha aggiunto Luo a margine della sessione annuale del Congresso nazionale del popolo (Anp), uno degli organi legislatori principali della Cina.
Il ghiaccio combustibile, conosciuto in termini scientifici come idrato di gas naturale, si trova soprattutto nei mari profondi ed in cima aglialtipiani. Circa un metro cubo di ghiaccio combustibile è uguale a 164 metri cubi di gas naturale comune. In un momento di aumento di fabbisono energetico, la nuova risorsa pulita ha attirato l’interesse di molti Paesi. In particolare l’attenzione si è concentrata sul ghiaccio perché esso ha una bassa percentuale di impurità, e questa proprietà comporta la diretta conseguenza di renderlo quasi per niente inquinante quando brucia.
Ma la Cina non ha la prerogativa su questa materia. Più di 100 Paesi in tutto il mondo hanno scoperto dei depositi di ghiaccio combustibile. I depositi nella provincia del Qinghai però, compongono da soli circa un quarto delle riserve totali dell’intera Cina sull’asse Qinghai-Tibet Plateau, e sono stati scoperti solo nello scorso mese di settembre.
Le riserve di ghiaccio combustibile del Qinghai-Tibet Plateau sono stimate in una cifra che sarebbe pari ad almeno 35 miliardi di tonnellate di petrolio, la quale potrebbero fornire energia a tutta la Cina per almeno 90 anni. Luo ha concluso che a questa nuova risorsa di energia dovrebbe essere data la massima priorità nella strategia energetica della Cina. E, aggiungiamo noi, anche il resto del mondo dovrebbe approfittarne.
[Fonte: Enn]
Luca M 9 Marzo 2010 il 12:07 pm
Non vedo quale sia il lato rinnovabile..il metano è riproducibile, ma questo non vuol dire che sia rinnovabile. E poi torniamo sempre allo stesso punto: liberiamo CO2. Forse sarebbe stato meglio smorzare gli entusiasmi dalle prime righe oppure analizzare il fenomeno all’interno dell’articolo.
Grazie cmq per la news!
Luca M 9 Marzo 2010 il 12:09 pm
Correggo che forse può dar luogo a interpretazioni erronee:
quel tipo di metano così puro non è rinnovabile
luca M 9 Marzo 2010 il 12:56 pm
scusami ma le mucche lo emettono in vita il metano che poi va nell’ atmosfera ed è un gas più effetto serra della CO2,quindi meglio bruciarlo che lasciarlo andare nell’ atmosfera.
Marco Mancini 9 Marzo 2010 il 3:21 pm
non credo sia così semplice recuperare il metano emesso dalle mucche…è sicuramente più semplice prendere del ghiaccio combustibile, che è molto meno inquinante di tutti gli altri combustibili fossili al mondo.
Ora faccio io una domanda a te: se un materiale potesse sostituire il petrolio senza cali di rendimento, credi non ci sia nulla di cui entusiasmarsi?