La Cina pensa di abolire le bacchette di legno

La Cina ogni anno consuma 20 milioni di alberi solo per mangiare. Non per la legna per i forni o per altri usi fondamentali, ma per delle stupide bacchette usa e getta. Si tratta di tradizione, è vero, ma al giorno d’oggi in cui stiamo distruggendo il pianeta anche i cinesi stessi si stanno rendendo conto che si tratta di una pratica inutile. Per questo un parlamentare cinese, Bo Guangxin, ha proposto di istituire una legge che vieti la produzione di bacchette di legno.

Già negli scorsi anni il Governo cinese impose una tassa del 5% per scoraggiare la pratica di usare le bacchette e poi gettarle subito dopo, ma evidentemente non ha funzionato visto che si continua a produrre la stessa quantità di prima. Ora il dubbio che è venuto agli ambientalisti è che si corre il rischio di passare dalle bacchette di legno a quelle di avorio che chiaramente non sono usa e getta, ma per produrle bisogna ammazzare dei poveri elefanti. Per questo all’interno della proposta, il parlamentare ha anche specificato che bisognerà insegnare ai cinesi ad utilizzare le posate come nel resto del mondo. E soprattutto a non buttarle via ogni volta che si mangia.

Abbiamo bisogno di cambiare le nostre abitudini e incoraggiare le persone a usare le posate

ha spiegato Guangxin, aggiungendo che non è più sostenibile continuare a produrre 80 miliardi di coppie di bacchette tutti gli anni. Si sa quanto i cinesi ci tengano alle loro tradizioni e quanto male guardino alle aperture Occidentali, ma questa battaglia di civiltà serve anche a loro dato che, pure dal punto di vista economico, stanno letteralmente gettando dalla finestra un sacco di soldi ogni anno dato che, dopo aver disboscato le proprie foreste, oggi la Cina è diventata il primo importatore mondiale di legno.

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