Maserada, il comune riciclone che promuove l’uso di Mooncup tra le sue cittadine
di 5 Marzo 200812
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rosanna 5 Marzo 2008 il 2:57 pm
a me questa iniziativa fa letteralmente schifo e mi piacerebbe sapere quale mente malata l’ha partorita,
Tiz 5 Marzo 2008 il 6:47 pm
Uso Mooncup da 4 mesi e sono felice di essermi liberata dall’ingombro, la puzza, lo sporco, il costo, il fastidio etc.. degli assorbenti tradizionali. La coppetta è stata pensata e progettata dalle donne e per le donne. Chi l’ha usata ne ha la prova! Per quanto riguarda l’iniziativa: perché vederla come un’intromissione? Si tratta di una proposta, non di un obbligo. Per molte donne l’unica pecca di questo prodotto è… di non averlo scoperto prima! Ribadisco comunque che si tratta di una proposta: la scelta di provarla è del tutto personale. Ciao
missunderstanding 6 Marzo 2008 il 2:18 pm
Bhe, i pareri di chi lo ha provato sono sempre positivi. Ma il timore e il senso di ribrezzo di chi lo vede per la prima volta siano comprensibili. La mestruazione è vissuta da tante donne come un fatto intimo ed in certi casi ancora come un tabù, è per questo che si parla di intromissione, sebbene la proposta sia validissima.
cinzia frizzo 3 Giugno 2010 il 1:37 pm
La trovo un’iniziativa lodevole anche perchè molte donne non conosco le alternative ecologiche. Io personalmente per il momento ho scelto gli assorbenti lavabili e riutilizzabili. Tra poco penso di provare la moon cup. Ormai ogni singolo soggetto deve sentirsi responsabile e non aspettare che siano sempre gli altri a decidere o imporre. I comuni e amministrazioni ricicloni hanno tutta la mia stima!
Paola Pagliaro 3 Giugno 2010 il 2:50 pm
Hai ragione, spesso c’é da dire che le alternative sono anche poco pubblicizzate mentre i soliti prodotti ben poco sostenibili ci subissano con i loro loghi e motivetti martellanti da ogni dove. Torneremo a parlare di moon cup sicuramente 🙂
Rossana 25 Giugno 2010 il 7:37 pm
Adesso per fortuna in Italia esistono marchi davvero validi e sicuri, ma meno costosi della Mooncup: Lady cup o Meluna (prodotta in Germania).
Ovviamente la Mooncup è stata la prima in Italia quindi il merito va riconosciuto
Paola Pagliaro 26 Giugno 2010 il 12:26 am
la concorrenza è cosa gradita in questo campo, spero facciano sempre meglio a prezzi sempre più competitivi 🙂
Vale 23 Aprile 2012 il 6:37 pm
Beh adesso che l’ho vista in effetti non è proprio invitante, per me l’idea di introdurre un imbuto di silicone e tenerlo lì per ore e ore non mi pare molto comodo, soprattutto in giorni in cui “non ci si sente proprio a posto” e si ha necessità di lavarsi molte volte. Non bisogna dimenticare poi che certe pratiche così invasive alla lunga possono causare infezioni o irritazioni anche se si utilizzano tutte le precauzioni igieniche, ad esempio lo shock tossico può accadere anche con i tamponi interni che sono confezionati e sterilizzati industrialmente. Penso che ci sia la probabilità inoltre che germi dall’esterno possano risalire attraverso l’imbuto, senza contare che il silicone non è certo un materiale naturale e, nonostante venga pubblicizzato sicuro anche per alimenti, in alcuni esperimenti in campo culinario è risultato rilasciare composti che potrebbero essere tossici. Per questi motivi ritengo più validi, ecologici e comodi gli assorbenti biodegradabili.