Chi è Enrico Bondi, l’uomo da poco indicato dal governo come nuovo commissario per il risanamento dell’Ilva di Taranto? Bondi è un nome molto noto del capitalismo e dell’imprenditoria italiana, con importanti esperienze in merito al risanamento di aziende in crisi, da Montedison a Parmalat.
Enrico Bondi, 79 anni al momento, è nato ad Arezzo e col tempo si è imposto come una delle figure di spicco nel panorama imprenditoriale italiano. La richiesta di depenalizzazione del falso in bilancio inviata al Parlamento nel 1997 recava anche la sua firma.
Come detto Bondi, ora commissario per l’Ilva di Taranto, è specializzato nel risanamento e nel recupero di aziende in profonda crisi. In particolare si ricorda il suo lavoro per il risanamento della Montedison e della Parmalat dopo il clamoroso crac del 2003, che molti risparmiatori italiani ancora ricordano con poco affetto. Della nuova Parmalat S.p.A. Bondi è stato anche amministratore delegato.
Nella sua carriera di dirigente d’azienda si ricorda, nel 2002, l’incarico a guida della Telecom, nonché il risanamento del gruppo industriale dell’imprenditore Luigi Lucchini. Per un breve lasso di tempo, tra il 2006 e il 2007, è stato anche Presidente del Parma Calcio.
Importante capitolo della storia politica e imprenditoriale del nuovo commissario per l’Ilva Enrico Bondi è la nomina, nell’aprile 2012, a commissario alla Revisione della Spesa per il governo di Mario Monti, posizione poi abbandonata a gennaio 2013 una volta divenuto anche supervisore alle liste del Movimento dell’ex Premier. Dopodiché, l’Ilva: l’11 aprile riceve l’incarico come AD dello stabilimento di Taranto, e pochi giorni fa si dimette a seguito del megasequestro di beni per 8,1 miliardi di euro disposto dalla magistratura.
E adesso, come è noto, il commissariamento dell’azienda è stato affidato a lui: una decisione, questa del commissariamento, che ha peraltro provocato una netta spaccatura nella maggioranza, con tensioni tra il Pd e il Pdl.
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