La mostra su Cézanne, Les ateliers du Midi, è stata inaugurata il 20 ottobre nelle sale espositive del Palazzo Reale di Milan, dove rimarrà fino al prossimo 26 febbraio 2012. Un evento unico, irrinunciabile, per avvicinarsi alla produzione artistica e alla biografia del grande artista di Aix-en-Provence.
Era un contadino della pittura, un bracciante, nel senso più nobile del termine: perché era infaticabile, capace di camminare venti chilometri al giorno per andare a cercare quel punto preciso della provenza dove la luce si da architettura.
Le parole di Philippe Cézanne, critico d’arte e bisnipote del grande maestro vissuto tra il 1839 ed il 1906, sono commoventi per alcuni versi e proiettano nel vivo della mostra: un ripercorrere attraverso le opere la vita dell’artista e della sua terra, allora incontaminata, verde, viva.
La sua rappresentazione della natura e del paesaggio va oltre il colore, sembra di poter odorare i fiori, la terra bagnata dalla pioggia. Come racconta il suo discendente, Cézanne
era un appassionato di geologia e studiava a lungo la conformazione del terreno, la sua intima natura
a tal punto da annotare su un taccuino le caratteristiche delle pietre, delle zolle. La natura per lui era parte della sua stessa esistenza. Si racconta che quando verso la fine dell’Ottocento si sparse la voce che una linea ferroviaria, simbolo del progresso di allora, avrebbe attraversato le sue terre e fiancheggiato la montagna della Sainte Victoire, lui si infuriò perché il passaggio della locomotiva avrebbe danneggiato l’ambiente. Nel 2009 quando ci si preparava alla costruzione della linea ad alta velocità, i “no Tav” si sono serviti dell’autorevole voce di Cézanne per respingere il progresso, di oggi.
Godetevi le circa 40 opere in mostra, dalle primissime realizzate attorno al 1860 a quelle degli ultimi anni. Se la tecnica pittorica si modifica nel tempo abbracciando inizialmente la tradizione dei maestri francesi per arrivare al periodo impressionista e al superamento di esso, quello che rimane vivo è l’amore di Cézanne per la natura e per l’ambiente, per i paesaggi e per le nature morte.
[Fonti: Il Corriere della Sera; Mostra Cézanne]
[Foto: Mostra Cézanne]
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