E’ bastato realizzare una legge di poche righe per produrre un potenziale volano per l’economia da miliardi di euro, migliorando al contempo il mercato del mattone. Si tratta della nuova legge sulla certificazione energetica, già in vigore in rare aree d’Italia, ma dal 2012 diventata obbligatoria per tutto il territorio nazionale. In pratica d’ora in avanti chi inserirà un annuncio di vendita di un immobile dovrà specificare se la certificazione energetica è di classe A, B, C, ecc.
Questo che potrebbe sembrare un dettaglio, in realtà è una importante mossa strategica. In primis perché un acquirente non sarebbe molto propenso a scegliere la casa con certificazione G, se a più o meno le stesse condizioni ce n’è una di classe C; e poi anche per i proprietari dell’appartamento che per non far perdere di valore la propria casa saranno portati ad effettuare delle migliorie.
L’idea serve per ridurre gli sprechi energetici di cui i nostri appartamenti detengono il record. La gran parte dei palazzi e delle ville italiane hanno dispersioni di calore inaccettabili, e per questo dovrebbero effettuare dei lavori di ristrutturazione per ridurre tali perdite. Il primo passo da fare è contattare un tecnico abilitato il quale possa valutare la classe energetica dell’appartamento e rilasciare così il corrispondente attestato. In questo modo ogni proprietario di casa saprà di quale classe fa parte la propria abitazione ed agirà di conseguenza.
L’effetto immediato sarà che le case con certificazione A varranno di più di quelle di classe G, e di conseguenza in futuro saranno sempre meno le case delle classi inferiori per poter ridurre il gap. Bisogna inoltre sottolineare che il Governo Monti ha confermato l’ecobonus da 55% per i lavori di riqualificazione, dunque se una persona che vuol vendere casa volesse effettuare i lavori per migliorare la sua classe, potrà detrarre oltre la metà delle spese sostenute. Potenzialmente milioni di persone d’ora in avanti effettueranno questi lavori, facendo risollevare l’economia del settore.
[Fonte: Repubblica]
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Nick 1 Marzo 2017 il 1:24 am
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