Certificati verdi e Gse, accordo fatto ma con taglio del 30%

di Redazione 2

certificati verdi e GseIl Gestore dei servizi energetici (Gse) continuerà ad acquistare i certificati verdi in eccesso negli obblighi d’acquisto, pur con delle restrizioni. Questa la decisione presa stamane dalla Commissione di Bilancio del Senato che ha approvato l’emendamento del relatore Antonio Azzolini sostituendo il precedente articolo 45, il DL 78/2010 della manovra che annullava l’obbligo di acquisto dei certificati verdi da parte del Gse.

Tuttavia sono stati annunciati dei tagli del 30% a partire dal 2011. La spesa verrà ridotta

del 30% rispetto a quello relativo alle competenze del 2010, prevedendo che almeno l’80% di tale riduzione derivi dal contenimento della quantità di certificati verdi in eccesso.


Alla diminuzione della spesa per il Gse si aggiungeranno, come già  annunciato alcuni giorni fa da Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo Economico, ulteriori tagli  per l’installazione degli impianti fotovoltaici residenziali. Le agevolazioni statali subiranno una diminuzione del 6% a partire dal prossimo anno per ogni quatto mesi, fino ad arrivare al 18% nel 2012. I tagli annunciati con ogni probabilità scoraggeranno quelle famiglie che avevano deciso di investire nel fotovoltaico per unire i benefici per l’ambiente ai vantaggi economici degli incentivi messi a disposizione dal Gse finora.

L’emendamento firmato dalla Commissione di Bilancio è intervenuto anche sul cosiddetto Cip6, il provvedimento del Comitato Interministeriale Prezzi, varato il 29 aprile 1992 per stabilire i prezzi incentivati per la produzione di energia elettrica pulita, vale a dire quella fornita da impianti alimentati da fonti rinnovabili e assimilate. Per fonti assimilate si intendono la cogenerazione, il calore di risulta, i fumi di scarico e gli impianti che utilizzano scarti di lavorazione o di processi industriali. Il Senato ha deliberato che

Le risorse derivanti dalle risoluzioni anticipate delle convenzioni Cip6/92 relative alle fonti assimilate alle fonti rinnovabili

saranno destinate ad

interventi nel settore della ricerca e dell’Università.

Per stabilire i criteri e le modalità di assegnazione e quantificazione delle risorse da destinare al ministero dell’Istruzione, verrà emanato un decreto ministeriale.

[Fonte: Ansa]

[Foto: zeroemission]

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