Nella centrale nucleare di Saluggia, vicino Vercelli, come molti ricorderanno un po’ di tempo fa era scoppiato un piccolo scandalo (forse anche troppo piccolo, dato il caso), per la perdita di liquido radioattivo da mini crepe nella vasca di stoccaggio. Ora arriva la notizia che nel contenitore era presente anche del plutonio.
L’Arpa Piemonte in accordo con Sogin ha eseguito nuove analisi sulle vasche della centrale vicino Vercelli, e i risultati non sono affatto rassicuranti. Al contrario, oltre all’americio e allo stronzio, dai nuovi esami risulta anche la presenza del plutonio. Per la Sogin, controllata dallo stato, altra notizia che fa discutere. Il consigliere comunale di Saluggia Paola Oliviero ha commentato:
È dunque evidente purtroppo come l’aver segnalato la cosa mesi fa fosse tutt’altro che un inutile allarmismo. Fino ad oggi si è cercato di minimizzare sull’ipotesi che all’origine dell’anomalia, dichiarata dalle autorità competenti, si possa essere verificato un incidente. Certo è che l’anomalia ha portato quella vasca ad essere utilizzata per uno scopo non previsto, ovvero contenere del materiale nucleare che dovrà essere rimosso con un preciso piano operativo approvato dall’Ispra.
La sostanza è che tale vasca con tali contenuti a quanto sembra è stata utilizzata in modo improprio, e ora bisogna prendere le dovute precauzioni ed agire in modo adeguato al rischio che solo ora appare chiaramente in tutta la sua gravità.
Come ricorda Il Fatto Quotidiano, allo stesso giornale mesi fa Davide Galli responsabile disattivazione impianti e centrali del Nord Italia della Sogin aveva dichiarato, in seguito alla scoperta delle crepe nella centrale di Saluggia, che l’evento verificatosi andava considerato come “assolutamente irrilevante”. Parole che, rilette oggi, appaiono alquanto stranianti.
Ora naturalmente l’allarme tra gli abitanti dei dintorni è aumentato e tutti aspettano che per la centrale di Saluggia vengano prese le giuste contromisure il più rapidamente possibile.
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