Ricavare energia elettrica dal cioccolato. Sembrerebbe a prima vista uno spreco dell’oro nero dei golosi, ma in realtà non è proprio così, perchè la nuova biomassa messa a punto nel New Hampshire non utilizza certo i quadretti neri più amati nel mondo, bensì i sottoprodotti del cacao, gli scarti, i gusci dei semi di cacao, quelli che andrebbero comunque smaltiti e che ora si accumulano in montagne di rifiuti organici.
E nel New Hampshire la centrale elettrica più dolce del mondo è già operativa e produttiva. Insieme al consueto carbone, nelle caldaie dell’impianto energetico di Portsmouth, è già stato testato un nuovo mix di combustibili che ha come ingredienti principali proprio i gusci dei semi di cacao, residui organici del processo della produzione del cioccolato. Se pensiamo a quanti di questi rifiuti siano in circolazione e vengano prodotti nelle fabbriche del cioccolato con frequenza giornaliera, sarà facile pervenire alla conclusione che la materia prima per questo nuovo tipo di biomassa non verrebbe mai a mancare.
E la centrale elettrica del New Hampshire ha già provveduto a firmare un accordo con una nota azienda produttrice di cioccolato, nientepocodimeno che la Lindt Usa, stando a quanto riportato dal Telegraph, che ha intervistato lo stesso Thomas Linemayr, presidente e amministratore delegato dell’azienda in questione, che ha così commentato l’accordo:
Non solo sarebbe una rapida soluzione per lo smaltimento di un prodotto di scarto, ma sarebbe un’ottima opportunità per ridurre la nostra impronta ecologica.
Finora, infatti, soltanto una parte dei gusci dei semi di cacao venivano riutilizzati come fertilizzanti in agricoltura, ma in gran parte venivano gettati via, senza alcuna forma di reimpiego in processi produttivi. Per la prima volta negli Stati Uniti la centrale elettrica del New Hampshire introduce una biomassa da sottoprodotti del cioccolato, capace di creare elettricità dai gusci dei semi del cacao, ridotti in polvere. Il rapporto di miscelazione con il carbone nelle caldaie è di 1 a 33.
Un primo passo fondamentale per l’introduzione nella filiera energetica di una nuova biomassa, i gusci dei semi di cacao, altrimenti destinati al compostaggio o alla discarica.
Nexso 29 Marzo 2009 il 12:07 am
Cosa non può fare la cioccolata?
Paola Pagliaro 29 Marzo 2009 il 1:21 pm
😉 lo dici a me che senza fondente non vivo 🙂