Che l’abusivismo edilizio e il cemento fosse in aumento nel nostro Paese non è poi una grande novità, il problema è che a cadere nella lista nera stilata da Legambiente sulle regioni con più infrazioni edilizie è la verde e rigogliosa Toscana, o almeno lo è ancora per poco. Si legge nel comunicato stampa di Legambiente che l’abusivismo edilizio,
Una forma di illegalità che in Toscana come in altre regioni del Nord ha avuto per principali protagonisti imprenditori in vista, funzionari pubblici infedeli, colletti bianchi, politici; e come vittime i luoghi di maggior pregio ambientale.
La denuncia di Legambiente nasce dal fatto che dal 1995 al 2006 i permessi di costruire rilasciati in Toscana riguardano soprattutto nuove edificazioni residenziali con oltre 15 milioni di mq su un totale di 33 milioni di mq per nuovi ampliamenti e costruzioni. Il dossier è stato reso noto da Legambiente nella giornata del 9 agosto a Festambiente. Gli organizzatori del Festival della Natura e del Buon Vivere hanno informato che la Toscana nel 2009 è salita al quinto posto tra le regioni più illegali dal punto di vista edilizio. Sono state 587 le infrazioni accertate, 192 i sequestri e 886 le persone denunciate o arrestate dalle forze dell’Ordine, con un aumento del + 17,9 % di reati e del + 11% di sequestri. Per non parlare delle coste toscane, dove le infrazioni sono state 164 ( + 52% rispetto all’anno precedente), 70 i sequestri (+ 135%) e 255 le persone coinvolte (+ 138%). Praticamente nel solo anno 2010 è stato consumato il 5,6 % del suolo regionale toscano, pari a 1.300 Kmq di verde. Il coordinatore nazionale di Festambiente e segretario nazionale di Legambiente, Angelo Gentili, ha espresso la sua preoccupazione
Per una regione che ha sempre puntato su un modello di sviluppo che valorizzi le ricchezze e le bellezze del territorio. E’ necessario tenere alta la guardia, monitorare quello che succede sul territorio e puntare sempre di più ad uno sviluppo moderno e attento all’innovazione energetica e tecnologica, che abbia al centro il recupero del patrimonio edilizio esistente.
Propone come rimedio efficace
Intensificare l’abbattimento delle opere abusive e bloccare qualsiasi ipotesi di cementificazione selvaggia speculativa per fermare il consumo di suolo.
[Fonte: Ansa; Toscana Oggi; Festambiente]
[Foto: webeconoscenza]