Si sa fin troppo bene che la cementificazione è un problema di prima grandezza, e che i terreni agricoli continuano a ridursi davanti all’inarrestabile avanzata del cemento. I dati prodotti dalla CIA, la Confederazione Italiana Agricoltori, durante la discussione in Cdm della bozza del ddl contro il consumo di suolo agricolo presentato dal ministro alle Politiche agricole Mario Catania, fanno comunque impressione: si parla di una previsione di 70 ettari agricoli in meno al giorno nel 2030.
Se le previsioni parlano di 70 ettari di terreno agricolo perduti ogni giorno a fronte dell’avanzata del cemento nel 2030, non dobbiamo dimenticare i già impressionanti dati degli ultimi anni: ben due milioni di ettari di terreno agricolo perduti. Una superficie enorme, pari pressappoco a quella della regione del Veneto. Le conseguenze sono note, in primo luogo gravi rischi per il patrimonio paesaggistico e riduzione della produzione alimentare (che punta verso la non sufficienza). Giuseppe Politi, presidente della Confederazione Italiana Agricoltori ha dichiarato, riguardo alla bozza del ddl contro il consumo di suolo agricolo:
Una proposta che incontra il nostro appoggio e il nostro sostegno, andando nella direzione da noi auspicata da anni.
La CIA, nella veste del suo presidente Giuseppe Politi, ha inoltre voluto sottolineare, riguardo alla riduzione di produzioni alimentari, che
la sottrazione di terreni agricoli rischia di aumentare considerevolmente la nostra dipendenza dall’estero. Dovendo ricorrere ulteriormente alle importazioni per coprire il deficit produttivo. Da una parte cresce la domanda di cibo e dall’altra diminuiscono le terre coltivate. Una contraddizione che va affrontata sia a livello nazionale che a livello globale, dove Fao e Ocse stimano che per sfamare i 9 miliardi di persone che saremo nel 2050 bisognerà aumentare la produzione agricola del 60% in 40 anni.
Non si scherza con il consumo di suolo agricolo, non si scherza con la cementificazione. Una questione assolutamente spinosa, che speriamo il CIA riesca a mantenere al centro dell’attenzione ancora a lungo.
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