Cosa ci fa una Cattedrale vegetale a 5 navate, alta 21 metri, lunga 28,5 e larga 24, ai piedi del Monte Arera, a Bergamo? E’ il progetto che la città lombarda presenta in occasione dell’Anno Internazionale della Biodiversità. Il progetto, inserito nella cornice spettacolare del Parco dello Orobie Bergamasche, coinvolge i Comuni di Oltre il Colle, Roncoello e Ardesio, e il Centro Etica Ambientale di Bergamo.
Sabato 4 settembre ci sarà l’inaugurazione dell’opera di Land Art, una struttura ecologica al 100%, progettata dall’architetto Giuliano Mauri, scomparso nel 2009 e destinata a divenire una faggeta.
La Cattedrale è scandita da 5 navate e 42 colonne, la sua struttura è composta da 1.800 tronchi di abete, 600 rami di castagno, 6.000 metri di piccoli tronchi di nocciolo uniti assieme da corde, chiodi e legno flessibile, nell’arte antica dell’intreccio. In totale occupa un’area di circa 650 metri quadrati. Tra alcuni anni all’interno della Cattedrale vegetale cresceranno 42 piante di faggio e l’edificio verde si trasformerà in una foresta, un trionfo della natura sull’uomo. Nel bergamasco, a Oltre il Colle, un comune a 1345 metri s.l.m. già da alcuni anni si lavora alla Cattedrale vegetale, ma l’inaugurazione al pubblico è fissata per il 4 settembre 2010, dalle 9.30. L’edificio non solo rappresenta un motivo di orgoglio del Parco delle Alpi Orobie e una grande conquista per la società e la cultura del vivere Green, ma nel tempo sarà teatro di eventi e manifestazioni ecologiche e ambientali.
La Cattedrale vegetale del Bergamasco non è il solo esempio di architettura bio in Italia, Giuliano Mauri (Lodi Vecchio, 1938- Lodi 2009) ha dato forma per la prima volta alla sua opera vegetale nel 2001 per Arte Sella, la Biennale Internazionale di Arte Contemporaneao nella Natura, che si svolge nella val di Sella, nel comune di Borgo Valsugana. L’installazione di Land Art dell’artista lombardo è stata l’opera principale dell’edizione Arte Sella 2001, nell’ambito di Incontri Internazionali Arte Natura, un’opera di grande fascino e suggestione, ma anche strumento di ripristino e valorizzazione ambientale della Provincia di Trento. Leggiamo le parole dell’artista, in occasione della realizzazione della sua prima Cattedrale vegetale,
All’interno di questi edifici che io sto costruendo ci saranno delle piante di carpino. Costruisco artifici per accompagnare le piante nei vent’anni che servono loro per diventare adulte. Dopo questo tempo le strutture sono destinate a marcire, a diventare terra. Al loro posto, stante una potatura annuale, ci saranno ottanta piante a forma quasi di colonna che ricorderanno comunque il mio lavoro. Quattro filari di alberi per la Cattedrale che ho sempre sognato. Tra vent’anni la gente si accorgerà che c’è stata la creazione della natura che ha dialogato con l’uomo. Che è poi quello che l’uomo ha sempre fatto. La dimenticanza è solo la nostra di non sapere, di non riconoscere più.
[Fonti: Ansa; ArteSella]
[Foto: cattedralevegetale.oltreilcolle.info; 3.bp.blogspot]
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