Pinguini imperatori: ci affascinano per la loro lunga marcia imperterrita verso l’amore e la vita che li porta a superare il vento sferzante ed a percorrere un lungo cammino verso la sopravvivenza che permette lo sbocciare di nuove piccole esistenze a -50 gradi centigradi. Li ricorderete nel magistrale documentario di Luc Jacquet La Marche de l’empereur. Mai tragitto fu però così lungo e decisamente insolito di quello che ha condotto di recente un esemplare della specie a smarrirsi sulle spiagge della Nuova Zelanda, allontanandosi ben 4 mila chilometri da casa, dall’Antartide. La sua storia ha fatto il giro del mondo ed il pinguino sperduto lontano dalle sue terre d’origine ha attratto centinaia di curiosi, anche perché, nel Paese dell’Oceano Pacifico meridionale, da ben 44 anni non se ne scorgeva uno.
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Caccia alle foche edizione 2011, video shock dell’IFAW
Caccia alle foche, edizione 2011. Ci risiamo, come ogni anno, a raccogliere le testimonianze di quello che rimane, a contare le perdite della mattanza che ha inizio a primavera in Canada e che troppo spesso infrange il numero consentito dalla legge e soprattutto l’età degli esemplari trucidati.
Un’attività considerata sostenibile dal Governo canadese: seminare morte nel modo più doloroso possibile, solo per hobby in alcuni casi, per il piacere di uccidere come abbiamo visto gli scorsi anni nei video shock registrati dall’IFAW: foche scuoiate vive, trascinate nel ghiaccio ancora coscienti, a volte abbandonate ad una lenta agonia tra i più atroci dolori senza finirle, lì sul ghiaccio immacolato intriso di sangue.
Un coniglio senza orecchie a Fukushima, video bufala o verità?
Un coniglio senza orecchie a Fukushima, ha fatto la sua comparsa in un video che sta impazzando in rete sollevando non pochi dubbi e perplessità sulla veridicità e la localizzazione del filmato. E’ lo scotto da pagare per l’enorme quantità di documenti digitali immessi in tempo reale sul web, fanno il giro del mondo in pochi secondi, sollevano allarmismo, fanno scalpore e poi magari si scopre che non è quello che sembra e che oggi anche la realtà si può manipolare.
Non sappiamo se è questo il caso, ma lo è stato, se vi ricordate, con i limoni mutanti di Terzigno, o ancora con la pioggia di petrolio imputata alla marea nera. Non è certo strano che ci verifichino malformazioni dovute all’esposizione alle radiazioni e la fuga radioattiva nei territori limitrofi a Fukushima potrebbe aver già sortito i suoi effetti.
Giornata mondiale dell’ambiente, il 5 giugno 2011 è il World Environment Day
Giornata Mondiale dell’Ambiente
Ricorre il 5 giugno ormai prossimo il World Environment Day, la Giornata mondiale dedicata dall’ONU all’Ambiente, una ricorrenza dedita a livello internazionale alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica, dei governi e delle istituzioni ai temi chiave della salvaguardia dell’ambiente, inteso a 360 gradi, come spazio naturale, habitat umano ed animale, oasi di vita, luogo di sviluppo e benessere.
Un momento di riflessione globale e di spinta all’azione verso la tutela ed il rispetto della Terra che veda lo sforzo congiunto di movimenti capaci di travalicare gli interessi nazionali, operando accordi comuni per un Pianeta naturale che affronta ogni giorno problemi senza confini. Solo insieme si è capaci di incidere realmente su eventi e disastri di portata globale ed avere più speranze di esiti positivi. E’ questo lo spirito del World Environment Day, in cui ogni azione, anche la più piccola, come piantare un albero, può fare la differenza.
Eruzione vulcano Islanda, la nube di cenere tarpa le ali ai voli internazionali
Eruzione vulcano Islanda: in principio fu Eyjafjallajkull, e che lo pronunciamo a fare, ora è la volta di Grimsvotn di eruttare con conseguenze che travalicano i confini nazionali. Sull’isola ieri sera i collegamenti aerei internazionali sono stati ripristinati con la riapertura del principale aereoporto Keflavik, ma la nube di cenere sollevatasi dal cratere del vulcano, una massa calda di polveri e gas, come ben sappiamo dai disagi procurati l’anno scorso, si sposta e sorvola i cieli arrivando a compromettere i voli di numerosi Paesi e bloccando di fatto i canali aerei tra vaste aree del mondo.
Oggi sono stati segnalati disagi nei collegamenti tra la Scozia e Londra e fra Stavanger e Haugesund, nella Norvegia occidentale, con la soppressione in totale di ben 252 voli, almeno stando ai dati forniti dalla Eurocontrol di Bruxelles, l’associazione dei controllori di volo europei.
Nucleare, Greenpeace in azione davanti al Parlamento: “Si deve votare”
Nucleare: Greenpeace oggi in azione davanti al Parlamento per sottolineare quanto sia cruciale non lasciarsi derubare del diritto ad esprimersi sui temi della politica energetica italiana per mezzo del referendum.
“Furto di Referendum. Sul nucleare si deve votare” questo il messaggio inequivocabile srotolato dagli attivisti a Roma. Non a caso in questa data. Oggi infatti la Camera era chiamata a discutere il già tanto discusso decreto Omnibus che dovrebbe chiarire se il quesito sul nucleare il 12 e 13 giugno prossimi ci sarà o meno.
Terremoto a Roma 11 maggio: non uno, trenta!
Terremoto a Roma previsto (no comment) per l’11 maggio 2011, domani. La profezia di Raffaele Bendandi, morto nel 1979, l’uomo che prevedeva i terremoti, sta seminando il panico nella capitale, con fughe programmate dalla città eterna, in preda a quella che è una vera e propria psicosi.
L’INGV, L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha organizzato un open day, con l’obiettivo di vincere la paura appellandosi alla razionalità.
Dalle ore 10 alle ore 20 di domani la sala di monitoraggio H24 sarà aperta al pubblico e i ricercatori saranno a disposizione dei cittadini nella sede dell’istituto, in via di Vigna Murata 605. Domani in realtà non ci sarà un solo terremoto, ce ne saranno circa trenta in tutta Italia, spiegano dall’INGV.
Nucleare, blitz di Greenpeace a Palazzo Venezia (video)
Nucleare: blitz di Greenpeace a Palazzo Venezia, sul terrazzo storico di Roma da cui si affacciava il duce per plagiare le masse. Alle prime luci dell’alba un gruppo di attivisti dell’associazione pacifista verde, celebre per le sue azioni dimostrative contro l’atomo, ha scalato per la prima volta il famoso edificio.
Aiutati da un camion-gru, i ragazzi si sono arrampicati sulla facciata e hanno raggiunto il balcone per srotolare un enorme striscione su cui non campeggiava la faccia di Benito Mussolini bensì quella del premier Silvio Berlusconi.
Accanto la scritta: Italiani, il vostro futuro lo decido io. Più giù l’invito: Sul nucleare si deve votare.
Inondazioni Mississippi negli Stati Uniti: allerta per centrali nucleari e dighe
Dopo le tempeste e i tornado delle scorse settimane, non c’è tregua per il Sud degli States. Il Mississippi, fiume più lungo degli Stati Uniti, a causa delle forti piogge dei giorni scorsi, ha raggiunto livelli record, esondando in diversi punti ed allagando numerose abitazioni nel Centro-Sud degli USA, in particolare nell’area di Memphis, nel Tennessee.
I livelli attuali raggiunti dalle acque sfiorano quelli registrati nel corso delle due grandi esondazioni del corso fluviale, datate rispettivamente 1927 e 1937. E sono destinati a crescere ulteriormente per tutto il mese di maggio, avvertono gli esperti.
Centinaia di persone sono state costrette ad evacuare e le previsioni per i prossimi giorni non sono affatto confortanti: avvisano di prepararsi al peggio soprattutto in Mississippi ed in Louisiana, nelle aree di Baton Rouge e di New Orleans.
Buon compleanno WWF!
Cinquant’anni di WWF. Si celebra oggi il compleanno di una delle associazioni ambientaliste più attive nella difesa della natura e dell’ambiente e mai mezza età fu raggiunta in modo più giovane, verde di stimoli, interessi ed impegni rinnovati di anno in anno con sempre maggior entusiasmo. Fondato in Svizzera il 29 aprile del 1961, il World Wide Fund for Nature oggi conta cinque milioni di soci sparsi in cinque continenti.
Il panda in questi anni ha impresso il suo marchio su centinaia di iniziative volte a creare una maggiore armonia tra la natura e l’uomo. Un impegno che affonda le sue radici nel manifesto firmato a Morges da 16 naturalisti provenienti da diversi Paesi, un patto per operare concretamente, raccogliendo fondi, a tutela delle specie in via d’estinzione ed in pericolo ed a salvaguardia degli habitat.
Chernobyl, 25 anni dopo il potere di un ricordo
Anniversario Chernobyl
26 aprile 1986-26 aprile 2011. Ricorre domani il venticinquesimo anniversario del disastro nucleare di Chernobyl, un incidente che sconvolse per sempre l’Ucraina e il mondo. L’esplosione del reattore 4 della centrale procurò delle vittime nell’immediato, con conseguenze fatali per la popolazione, la flora e la fauna a breve, a medio ed a lungo termine. Ancora oggi si contano i danni, a distanza di decenni. Il rischio di tumore alla tiroide per i bambini delle vaste aree raggiunte dalla contaminazione radioattiva resta tutt’oggi altissimo e gli esperti sostengono che di Chernobyl chissà quante persone devono ancora morire. Molte sono già morte, nel peggiore dei modi possibili, vedi i liquidatori.
Il ricordo di quelle vittime ha una valenza morale oltre che storica perché va oltre il mero dato, il ricordo è partecipato dal sentimento di chi c’era e ha provato qualcosa: paura, dolore, rabbia, sgomento… di chi non c’era o era troppo piccolo ma è rimasto turbato da quello stesso racconto, dalle immagini, dalle testimonianze e vuole che Chernobyl resti solo un ricordo, che tragedie simili non abbiano più a ripetersi.
Giorno della Terra, il Google doodle dell’Earth day 2011
Google doodle Earth Day 2011
Google celebra l’Earth Day 2011 con un doodle dedicato tutto incentrato sugli animali immersi in una natura da Eden. Non c’è traccia dell’uomo e in pochi centimetri troviamo insieme leoni, panda, pinguini, salmoni, alberi, fiumi, cascate che si animano al passaggio del mouse. Vivi e vitali come oggi molte tra le specie in via d’estinzione purtroppo non sono più da tempo.
E così a Mountain View, da sempre sede di un impegno concreto verso le energie rinnovabili, gli investimenti green ed una attenzione al vivere sostenibile ed al ridotto impatto nei consumi, vedi gli orti dei dipendenti per fare solo un esempio, celebrano il Giorno della Terra mettendo al centro di ogni ricerca del mondo i suoi abitanti e le sue meraviglie. Meraviglie che, al di là del fumetto, Google, più di ogni altro, ci ha aiutato a scoprire ed a riscoprire con i suoi strumenti che arrivano ad osservare fin nell’oceano, ci avvicinano ai pinguini dell’Antartide e senz’altro ci fanno percepire una maggiore vicinanza a foreste, popoli, animali lontani fisicamente da noi ma che risentono delle nostre azioni e del nostro consumismo.
Earth Day, il Giorno della Terra
Earth Day
Che cos’è l’Earth Day?
L’Earth Day, il Giorno della Terra, è un evento planetario celebrato per la prima volta il 22 aprile del 1970 con la mission di sensibilizzare la popolazione mondiale alla conservazione delle risorse naturali del nostro Pianeta. Rispondendo ad un appello del senatore democratico Gaylord Nelson, 20 milioni di cittadini americani manifestarono a difesa della Terra.
Da allora le celebrazioni hanno raccolto un seguito sempre maggiore ed oggi a festeggiare il Pianeta sono 192 nazioni, oltre mezzo miliardo di persone. L’ONU celebra questa festa ogni anno all’equinozio di primavera ma la data ufficiale fissata per l’evento globale è il 22 aprile. Associazioni ambientaliste ed ecologisti dedicano questa giornata alla sensibilizzazione del grande pubblico sui temi della conservazione degli ecosistemi, lo sfruttamento eccessivo delle risorse, l’estinzione delle specie animali e vegetali, l’inquinamento e i cambiamenti climatici che mettono a rischio la stessa sopravvivenza dell’uomo sul Pianeta.
Rinnovabili: l’Afghanistan riparte dall’energia pulita (video)
Abbiamo già scritto in passato su alcuni strategemmi ecologici, utilizzati dall’esercito americano, che hanno fornito un certo vantaggio sui terroristi, come ad esempio l’utilizzo dell’energia solare molto più sicura dei combustibili fossili in Afghanistan per dare elettricità alle basi. Quella tecnica, che in pratica eliminava o riduceva al minimo la necessità di rifornimenti tramite convogli pieni di combustibile, ha avuto come diretta conseguenza quella di ridurre tali viaggi così rischiosi, e dunque di risparmiare vite, tempo e risorse.
E così è stato talmente un successo l’utilizzo delle energie alternative sul campo che queste risorse sono state allargate alla popolazione. Enormi aree dell’Afghanistan sono senza elettricità (molte lo erano anche prima della guerra), e così un team di neozelandesi ha deciso di aiutare la popolazione a risorgere dalle ceneri della battaglia tentando di fornire energia ai cittadini, specialmente in questo periodo in cui il gasolio, l’unico combustibile che i poveri potevano permettersi, sta diventando troppo costoso.