Che fine ha fatto Eolo? Da Tata ancora nessuna notizia

Sull’auto ad aria compressa Eolo se ne sono sentite davvero tante. In molti si erano messi in lista d’attesa quando, nel 2001, al Motorshow di Bologna Guy Negre, ingegnere progettista di Formula 1, presentò l’auto che avrebbe rivoluzionato il mercato dei motori: Eolo, la prima auto ad aria compressa.

Da allora si scatenarono fazioni opposte, e cioè da una parte coloro che si volevano liberare del costo della benzina, acquistando un’auto che aveva come forza motrice la semplice aria; dall’altra chi avvertiva che si trattava semplicemente di una bufala, e che addirittura un’auto ad aria compressa fosse controproducente.

La Germania va in bicicletta

La cattiva abitudine di prendere l’auto anche per fare tragitti brevi non è solo italiana. Il Ministro dei Trasporti tedesco Wolfgang Tiefensee ha infatti denunciato il fatto che il 90%

Le ultime novità dell’ecoautomobilismo

Traffico, emissioni, inquinamento nelle città, caro benzina. Tutte parole chiave legate all’automobile.
Le quattro ruote che dovrebbero fungere da utilitaria per andare al lavoro e per esigenze personali, sono diventate più che un bene utile un bene di lusso. Lo testimonia il grande affollamento di Suv sulle strade italiane, simbolo di un’educazione che tutto si può definire tranne che ecologica.

Spingere verso il mercato delle auto ecologiche o che almeno limitino gli sprechi di carburante, è un obiettivo che molte case automobilistiche fingono sia primario, per ottenere plausi, pubblicità e quel consenso demagogico che tanto fa bene al buon nome di un’azienda. Ma cosa si sta facendo di concreto per limitare le emissioni dei gas di scarico delle automobili e ridurre i consumi?

Aerei ecosostenibili e a basso consumo. L’aviazione ricerca soluzioni ecosostenibili

Aerei più ecologici, più economici e meno inquinanti. E’ questa la nuova frontiera dell’aviazione che, come la nautica, di cui abbiamo parlato ieri, si sta impegnando nella ricerca di soluzioni ecosostenibili. A spingere l’aviazione verso il cambiamento sono soprattutto il caro-carburante, con il cherosene a 140 dollari a barile e l’inquinamento, con 3,16 tonnellate di anidride carbonica per ogni tonnellata di carburante. Le soluzioni eco-compatibili per il breve periodo prevedono l’impiego come carburante di biofuel di terza generazione e di carburanti sintetici Fischer Tropsch. Gli sforzi maggiori dell’aviazione si concentrano, però, sui motori degli aerei che rappresentano il principale elemento di inefficienza. Sono stati già presentati dai grandi della motoristica aereonautica nuovi propulsori a basso consumo in grado di abbattere i consumi fino al 10%.

Imbarcazioni ad emissioni zero: la nautica alla ricerca di soluzioni ecocompatibili

Cresce sempre più la cultura ecologica e anche la nautica è costretta ad adeguarsi andando alla ricerca di soluzioni ecocompatibili per ridurre i consumi e le emissioni inquinanti. Va per la maggiore l’utilizzo delle energie alternative ed in particolare di quella eolica con l’impiego di vele sempre più innovative e potenti. E’ in fase di sperimentazione, inoltre, l’utilizzo di una sorta di aquilone in grado di evitare anche lo sbandamento dello scafo. Gli sforzi maggiori della ricerca si concentrano, comunque, sui motori delle imbarcazioni: da quello elettrico a quello ibrido. Il motore più ecologico è, per adesso, quello elettrico che aggiunge alle sue caratteristiche ecocompatibili anche l’assenza di rumori e di vibrazioni. Circa il motore elettrico, l’obiettivo della nautica è la ricerca di un nuovo metodo di ricarica delle batterie che non comporti l’uso dell’energia elettrica prodotta da fonti non rinnovabili. Si pensa all’impiego di tecniche analoghe a quelle delle auto ibride che ricaricano le batterie con la pressione del pedale del freno.

Eco Pedali e Travolution, le due tecnologie per aiutare l’ambiente guidando

Fermare, ripartire e accelerare continuamente con il SUV brucia inutili quantità di carburante mentre si guida. Per combattere questa nota sfida sono state inventate due nuove tecnologie in grado di farvi guidare ecologicamente.

L’Eco Pedale della Nissan spinge indietro il piede del guidatore e il “Travolution” dell’Audi gli comunica a che velocità deve andare per beccare tutti i semafori verdi. Queste sono solo due delle funzioni ecologiche che la casa automobilistica giapponese e tedesca hanno inventato per venire incontro alle esigenze ambientali che la Terra richiede anche e soprattutto alle automobili.

Zero Rally Africa: l’ecorally emissioni zero

Tenetevi forte, amanti del rally e delle corse spericolate: tra qualche mese avrà inizio la corsa più ecologica ed eccitante che possa esistere, un mix di divertimento ed impegno ambientale che avrà come scenario l’Africa.
Già il nome è tutto un programma: Zero Rally Africa, una gara ad emissioni ridotte o completamente nulle che darà il via ad una competizione tra veicoli ecologici.

La manifestazione sportiva si svolgerà in Zambia, Namibia e Sud Africa ed ha la particolarità di accettare come auto iscritte alla corsa solo automobili ibride, elettriche, solari, ad idrogeno e a biocarburante.
Una vera e propria gara all’ultimo respiro che sembra anche un originale modo per determinare chi vince non solo per la velocità ma anche per l’ecotecnologia adottata.

Veicoli a idrogeno: il futuro si avvicina

Due milioni di auto a idrogeno potrebbero essere sulle strade a partire dal 2020.
Sono queste le ottimistiche previsioni contenute nel rapporto “Transitions To Alternative Transportation Technologies: A Focus On Hydrogen” stilato dal National Research Council.
Il passaggio all’idrogeno sembra essere una tappa obbligata per la riduzione delle emissioni e dell’inquinamento provocato dal trasporto su quattro ruote, ma rendere i veicoli a idrogeno competitivi sul mercato automobilistico, secondo gli esperti, non sarà affatto facile.

Malgrado l’innovazione tecnologica nel campo delle auto a idrogeno abbia fatto grandi conquiste negli ultimi decenni, le sfide da superare sono ancora tante.
Prime tra tutte l’abbattimento dei costi, ancora troppo elevati per imporsi sul mercato come automobile del futuro.

Emissioni: sotto accusa le grandi navi da carico

Le grandi navi da carico che solcano mari e oceani stipate di merci inquinano il doppio di quanto si era stimato precedentemente.
Sono gli allarmanti risultati di un recente studio condotto dagli scienziati del NOOA (National Oceanic and Atmospheric Administration) e dai ricercatori della University of Colorado e pubblicato dalla rivista Geophysical Research Letters.

Tra tutte le emissioni inquinanti, quella delle navi commerciali è stata finora la meno studiata.
In realtà, le enormi imbarcazioni adibite al trasporto delle merci da una parte all’altra del mondo, inquinano eccome.

In Abruzzo arriva l’Erickson S-64, il veivolo più potente nella lotta contro gli incendi

Negli ultimi anni, complice il surriscaldamento terrestre e la mano folle di qualche piromane, si è registrato, in Italia, un aumento degli incendi boschivi che hanno danneggiato vaste zone delle nostre Regioni. In particolare, secondo i dati del Corpo Forestale dello Stato, nel 2007, dal 1˚ gennaio al 14 ottobre, gli incendi boschivi sono stati 9.318 e hanno interessato un’area complessiva di 141.341 ettari, di cui 68.094 boscati e 73.247 non boscati.

L’Abruzzo è stata una delle regioni maggiormente colpite dall’emergenza con 273 roghi nel 2007, 8.039 ettari di superficie boscata interessata dagli incendi e la più alta media degli incendi (ha/incendio) pari a 79,1. A prevenire, accertare e domare gli incendi e a individuare eventuali responsabili è il Corpo Forestale dello Stato che, coadiuvato dal Dipartimento della Protezione Civile, opera soprattutto attraverso l’utilizzo di aeromobili regionali e dello Stato. In Abruzzo, quest’anno, per far fronte ad eventuali incendi boschivi, è arrivato l’Erickson S-64, uno dei velivoli più potenti per la lotta contro gli incendi.

Czeers Mk1: la prima speedboat di lusso ad energia solare

La sostenibilità ambientale e il risparmio energetico entrano nel mondo del lusso. Il caro-petrolio si ripercuote, infatti, anche sul mercato delle imbarcazioni e spinge l’industria del settore a trovare nuove soluzioni. Nasce, così, la prima speedboat ad energia solare: il Czeers Mk1.

Il motoscafo da corsa, il cui prototipo è stato presentato all’ultimo salone Millionaire ad Amsterdam, è stato realizzato dall’olandese Ceerz in base ad un progetto ideato da alcuni studenti della Delft Technical University Solarboat in Olanda.