Comincia domani, e durerà fino al 9 dicembre, la conferenza sul clima di Durban, in Sudafrica. L’obiettivo è di trovare un accordo mondiale sulla riduzione delle emissioni col fine ultimo di tenere l’incremento delle temperature al di sotto dei 2 gradi centrigradi. Un’impresa quasi impossibile visto che i precedenti incontri, quello di Copenhagen e quello di Cancun, sono falliti.
Summit & Congressi
Rio+20 Earth Summit, argomenti e temi del prossimo vertice ONU
Rio+20 Earth Summit è in programma per il prossimo anno, eppure i preparativi dell’Italia e dell’Europa sono già iniziati. Entro il 1 novembre 2011 l’Unione europea dovrà presentare il proprio piano di sviluppo e la governance ambientale per gestire in maniera sostenibile le risorse e le energie; per definire le condizioni di mercato e le normative ispirate al principio dell’equità; per migliorare la partecipazione della società civile e del settore provato. Come ha ribadito l’europarlamentare Karl Heinz Florenz
A vent’anni dalla prima conferenza di Rio, dovremmo delineare target vincolanti per tutti e l’Europa dovrebbe avere un ruolo chiave data la sua grande esperienza nella lotta ai cambiamanti climatici.
Ecologia, 3 italiani su 4 contrari all’operato del Governo
Si fa poco per l’ambiente e non si punta sulla Green economy, un settore che nonostante la crisi, continua a dare profitto. L’elenco delle mancanze del Governo per tutelare la biodiversità e la salvaguardia ambientale sarebbe molto lungo. A rivelarlo è un sondaggio presentato a Firenze nel quarto Forum QualEnergia, promosso da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Clkub. 3 italiani su 4 sono insoddisfatti dell’operato della maggioranza, e dell’opposizione, al governo: il 61,7% boccia l’operato della classe politica, il 77,7% è convinto che potrebbe fare di più.
Green Globe Banking Conference col patrocinio di Aper e Assosolare
Per la quinta edizione del Green Globe Banking, arriva il patrocinio concesso da Assosolare e Aper, le due Associazioni che tutelano e rappresentano gli interessi di parecchie centinaia di aziende operanti nella filiera delle energie rinnovabili. L’appuntamento con la Green Globe Banking Conference è fissato presso la sede del Touring Club Italiano, a Milano, presso il Palazzo Bertarelli, in data martedì 14 giugno del 2011.
Assosolare e Aper hanno concesso il patrocinio sulla base del fatto che, nel settore bancario, Green Globe Banking risulta essere il principale soggetto che promuove la cultura della sostenibilità ambientale. E così martedì 14 giugno, come di consueto, nel corso della Conference si incontreranno il mondo bancario con quello delle istituzioni, della Pubblica Amministrazione, dell’industria ma anche del mondo accademico; tutti con l’obiettivo di andare a fare il punto sullo stato dell’arte, in Italia, del “Green Banking“.
Congresso di Durban, si comincia male: “accordo impossibile” secondo l’Ue
Dopo le delusioni dei congressi di Copenaghen (2009) e Cancun (2010), le aspettative per il congresso sul clima del 2011 che si terrà a Durban, in Sudafrica, sono talmente scarse che non se ne parla quasi per nulla. In effetti le possibilità di trovare un accordo giuridicamente vincolante per affrontare i cambiamenti climatici sono state respinte dagli inviati dell’Unione europea e degli Stati Uniti, due dei maggiori emettitori mondiali.
Connie Hedegaard, commissario per il clima dell’Ue, ha ammesso, dopo una riunione del Major Economies Forum (MEF) sull’energia e il clima a Bruxelles, che le speranze di siglare un patto che porti ad una svolta a Durban sono nulle.
Risparmio energetico ed ecologia digitale domani a Roma
Non tutti sono a conoscenza dei benefici che l’uso del digitale ha portato nella salvaguardia del Pianeta, per scoprirlo l’Associazione Clorofilla invita tutti a partecipare al convegno sull’Ecologia digitale che
Sostenibilità e sistemi di certificazione, come scegliere per l’ambiente
Nella bioedilizia la scelta dei sistemi di certificazione è fondamentale per la costruzione della casa ecologica migliore, quella con il maggior risparmio energetico, la casa più attenta all’ambiente e all’ecologia.
Non sempre però è facile scagliere il sistema di certificazione, per questo Ca’ Filiera, Associazione per il costruire sostenibile, ha tenuto un importante conferenza sull’argomento, per aiutare i cittadini a scegliera tra due dei maggiori enti certificatori per la bioedilizia: LEED e Casa Clima.
Wind Turbine Technology Forum, si parte il 12 maggio
Wind Turbine Technology Forum (WTT 2011) è l’evento più atteso dell’anno per la filiera manifatturiera delle turbine eoliche. Alla sua prima edizione, la conferenza nel Mediterraneo, aprirà le porte al pubblico tra il 12 e il 13 maggio.
Relatori di fama internazionale ed esperti del settore provenienti dalle prestigiose Università di Padova, Trento, dal Politecnico di Milano e dall’Università di Palermo, discuteranno sugli ultimi prototipi di turbine eoliche, sull’arte e sulle possibili evoluzioni del comparto energetico, fornendo alle aziende e ai privati cittadini materiale informativo e chiarimenti sulle possibilità dell’eolico in Italia.
Green economy, Unep: i 10 settori su cui investire nell’economia del futuro
Investire appena il 2% del valore di mercato di tutti i beni e servizi del mondo in 10 settori chiave potrebbe avviare una transizione verso la riduzione delle emissioni e l’uso efficiente delle risorse. E’ questo il messaggio del Programma ambientale delle Nazioni Unite (Unep) presentato ieri a Nairobi, in Kenya, alla presenza di 100 ministri dell’ambiente per il Forum Ministeriale Mondiale.
La somma, attualmente pari a circa 950 miliardi di euro l’anno, potrebbe far crescere l’economia globale allo stesso ritmo, se non superiore, rispetto alle previsioni degli attuali modelli economici, ma senza i rischi di nuove crisi, carestie, riduzione delle risorse ed economia ad alte emissioni di carbonio.
Settimana dell’Energia di Siena: i nuovi progetti annunciati
Siena vuol diventare la prima Provincia carbon-free d’Italia? E allora tutta l’imprenditoria locale si sta dando da fare per far sì che quest’obiettivo venga raggiunto. In occasione degli incontri per la Settimana dell’Energia sono stati annunciati una serie di progetti molto ambiziosi che si basano sullo sfruttamento delle rinnovabili.
Il più interessante è quello di Nova E, società che ha deciso di investire 100 milioni di euro per realizzare impianti fotovoltaici da 35 MW, utili per dare energia a centinaia di abitazioni, entro il 2013. L’aspetto interessante del progetto è che tali impianti verranno costruiti al posto di vecchie discariche, un luogo simbolo dei tempi che cambiano.
World Future Energy Summit, al via da oggi il meeting sul futuro dell’energia
E’ importante che l’energia del futuro sia accessibile a tutti. E’ questo il richiamo di Ban Ki-moon, segretario delle Nazioni Unite, durante il discorso di apertura della quarta edizione del World Future Energy Summit, l’incontro che si svolge ogni anno ad Abu Dhabi in cui centinaia di espositori (se ne contano 600 quest’anno) di 50 Paesi diversi si incontreranno con rappresentanti di 148 nazioni per scambiare idee, ma soprattutto progetti, con l’obiettivo di aprire una nuova era energetica.
Lo scopo è di favorire gli investimenti e le partnership tra diverse nazioni in modo da far progredire anche i Paesi che sono attualmente più indietro dal punto di vista energetico, e di conseguenza industriale, con un occhio allo sviluppo delle tecnologie pulite che devono essere un po’ la “Stella Polare” che deve guidare i negoziati.
Congresso di Cancun: le conseguenze dell’accordo
Anche se i colloqui sul clima di Cancun sono sembrati in una situazione di stallo che si è protratta per la quasi totalità delle due settimane che è durata la conferenza, nell’ultima notte è stato finalmente raggiunto un nuovo accordo sul cambiamento climatico. Secondo Greenpeace però tale accordo è servito solo a salvare i colloqui delle Nazioni Unite, ma non per salvare il clima.
In base al testo, che non è ancora legalmente vincolante, i tagli drastici alle emissioni di carbonio dovrebbero mantenere l’aumento della temperatura globale sotto i 2° C, e si richiede che eventuali rafforzamenti possano portare tale obiettivo ad 1,5° C. Tuttavia l’importo totale delle riduzioni di emissioni attualmente stabilite sono insufficienti per soddisfare tale obiettivo, con circa il 15% delle riduzioni previste, rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020, quando il 40% o più sarebbe necessario. Gli impegni attuali ci porteranno ad un incremento delle temperature di circa 3-4° C, a metà strada di quello che Bill McKibben ha descritto come un futuro “impossibile e miserabile”.
Congresso di Cancun: trovato l’accordo all’ultimo minuto
Ce l’abbiamo fatta. Ieri sera (le prime ore dell’alba in Italia), l’accordo per combattere i cambiamenti climatici è stato trovato al congresso di Cancun. Non siamo ancora al famoso “accordo perfetto“, e resta ancora da fare molto per uscire da questa situazione pericolosa, ma già il fatto di aver elaborato un testo che ha messo d’accordo tutti gli Stati, in cui ognuno ha promesso di fare la sua parte, si può definire un’impresa straordinaria.
L’accordo consiste essenzialmente in 3 parti. La prima, l’unica che dà numeri, per quanto imprecisi, è anche la più scottante: l’impegno a ridurre le emissioni. Il limite è stato stabilito nel 25-40%, rispetto ai livello del 1990, entro il 2020. Un traguardo storico visto che già il 20% dell’Unione Europea sembrava tanto, e si tratta di oltre il triplo rispetto a quanto promesso dagli Stati Uniti due anni fa.
Congresso di Cancun: la svolta della Cina? Un errore di traduzione
Le speranze che il congresso di Cancun potessero essere un successo sono durate appena un paio di giorni, il tempo che i delegati cinesi correggessero il tiro. La cosiddetta “svolta verde della Cina” che qualche giorno fa sembrava dover portare al prolungamento del Protocollo di Kyoto e all’impegno da parte dei Paesi in via di sviluppo a ridurre le emissioni è stato solo un errore di traduzione.
E’ bastato che l’addetta alla traduzione dal cinese all’inglese prendesse lucciole per lanterne che immediatamente si è scatenato un polverone. Todd Stern, capo negoziatore degli Usa, aveva immediatamente capito cosa stava accadendo, ma quando cercava di spiegarlo ai giornalisti, questi erano convinti che fosse solo una tattica per prendere tempo perché la dichiarazione cinese aveva colto tutti di sorpresa, Stati Uniti compresi. Ieri purtroppo siamo tornati con i piedi per terra.