Naufragio Costa, sì a legge anti-inchino per grandi navi

La normativa circa il divieto del cosiddetto inchino delle grandi navi è stato oggetto del Consiglio dei Ministri, a poco più di una settimana dal naufragio della Costa Concordia. Si è convenuto di realizzare un decreto interministeriale che tuteli le coste di pregio naturalistico del Paese; mentre per la situazione nell’isola del Giglio è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Manovra, tra i tagli anche l’Agenzia per la Sicurezza Nucleare

Tra i tagli e i rincari annunciati, alcuni dei quali già partiti, dalla manovra Monti vi è anche il taglio dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare. La soppressione dell’agenzia rientra difatti tra gli enti e gli organismi eliminati con la soppressione dell’art. 21, comma 31. Con l’emendamento presentato dai relatori e in votazione oggi nel pomeriggio, le competenze dell’Agenzia non vengono soppresse in toto.

Piano casa Lazio, il no del Governo. Salve aree naturali protette, coste e parchi

La pista di sci sul monte Terminillo, i 60 porti turistici su 362 km di costa del litorale laziale, la sanatoria per il Salaria Sport Village di Diego Anemone e gli interventi dell’Agro romano e nei parchi del Lazio non si faranno. Il Piano casa del Lazio è stato bocciato da palazzo Chigi. Un primo tentativo di fermare il piano edilizio del Presidente della Regione Lazio Renata Polverini è arrivato da Giancarlo Galan, ministro dei Beni culturali e da Stefania Prestigiacomo, ministro dell’Ambiente. E ora anche dal governo. Del piano edilizio rimangono solo gli ampliamenti delle abitazioni, il resto è da riscrivere.

Prestigiacomo vs Tremonti: in 4 anni -90% risorse all’Ambiente

Il disegno di legge proposto la ministro dell’Economia Giulio Tremonti non sarà votato dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo e, probabilmente, anche da Paolo Romani ministro dello Sviluppo. La legge di Stabilità correttiva alla manovra, già bocciata alla Camera martedì 11 ottobre, prevede difatti un taglio di 7 miliardi di euro nel 2012; tagli che verranno applicati ai dicasteri dell’Ambiente e dello Sviluppo.

Neonicotinoidi, in Francia vittoria degli apicoltori

Una vittoria degli apicoltori che da anni denunciano in tutta Europa i danni alle api causati dai neonicotinoidi utilizzati in agricoltura. L’hanno riportata in Francia contro il Cruiser 350, un preparato che viene utilizzato per la concia del mais e che era stato autorizzato dal Ministero dell’Agricoltura nel 2010. Una decisione che gli apicoltori avevano impugnato davanti al Consiglio di Stato di Francia che, con una sentenza del 3 ottobre scorso, ha dato loro ragione dichiarando l’utilizzo di questa sostanza illegale. Una vittoria non trascurabile per gli apicoltori e dunque per le api vessate dai neonicotinoidi, dal momento che il Cruiser 350 oltralpe è a dir poco ampiamente utilizzato nei campi.

Caccia, un altro condono in arrivo per i cacciatori che violano la legge?

Caccia, clima sempre più rovente tra associazioni ambientaliste, Governo palesemente ed in gran parte schierato dalla parte delle doppiette, e cacciatori. Nelle ultime ore, ad indignare gli animalisti è la sanatoria  n. 2242 che porta la firma dei Senatori della Lega Nord Divina e Pittoni. Per l’ENPA, la LIPU ed il WWF si tratta di una brutta pagina legislativa dal momento che va a favore di chi viola la legge. Unite in un fronte comune contro quella che definiscono un’offesa alla legalità ed al diritto, le associazioni chiedono alle istituzioni di fare un passo indietro, appellandosi al Senato chiamato a votare oggi il tanto discusso ed opinabile provvedimento.

Cancellazione del SISTRI: le reazioni di politici e cittadini

La cancellazione del SISTRI, il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti speciali, ha suscitato molto clamore nel settore ambientale, anche se a livello nazionale è passato un po’ sotto silenzio dato che erano ben altri i risvolti che interessavano ai cittadini, come il prelievo fiscale. Eppure la questione dovrebbe interessare molto gli italiani perché è un vero e proprio regalo alle mafie. Le reazioni però non sono mancate.

Specie protette, il decreto che fa lo sconto ai bracconieri

Tempo di sconti, cari amici di Ecologiae, la caccia ai saldi di stagione è aperta: chi si aggiudicherà l’ultimo capo rimasto? Bracconieri di tutta Italia unitevi, il Governo vi fa un decreto di favore o meglio recepisce le direttive europee a vostro favore. La denuncia è della LAV, Lega Antivivisezione, e riguarda il Dl di attuazione della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell’ambiente, di cui ci siamo già ampiamente occupati su queste pagine nei giorni scorsi, raccogliendo i malumori di più di un’associazione ambientalista ma anche qualche consenso su alcuni punti salienti della normativa.

Nuovi reati penali ambiente, Lipu: “In parte bene, in parte un pasticcio”

Appena qualche giorno va vi abbiamo dato notizia, non senza una certa soddisfazione, del via libera in Italia ad un decreto legislativo sui reati ambientali, a recepimento della direttiva comunitaria 2008/99/CE sulla tutela penale dell‘ambiente. Sui nuovi reati penali introdotti per punire chi danneggia le specie delle aree protette, è intervenuta in questi giorni la LIPU, spiegando che dalla normativa si evincono sia apporti positivi, sia alcune criticità, l’espressione usata dal presidente dell’associazione ambientalista, Mamone Capria, per la precisione è: In parte bene, in parte un pasticcio. Vediamo di capire il motivo di questa definizione, quali sono i punti da apprezzare e quelli che andrebbero chiariti e migliorati per la LIPU.

Verde urbano: una legge promuoverà i giardini pensili cittadini

Sinistra e destra unite sotto il segno dell’ambiente. E’ quanto non ci aspettavamo di vedere, eppure così è stato, nella giornata di martedì, quando la commissione Ambiente della Camera ha approvato all’unanimità la nuova legge sul verde urbano. I punti chiavi sono essenzialmente quattro: orti urbani, giardini pensili, green belt e nuovi alberi. Dopo il salto proveremo ad analizzarli tutti.

Reato penale minacciare la sopravvivenza delle specie protette

E’ reato penale attentare alla sopravvivenza delle specie protette, che si tratti di animali piuttosto che di piante. E non immaginatevi soltanto il cacciatore di frodo che imbraccia un fucile e fa fuori un orso. Anche chi distrugge gli habitat attenta al patrimonio di biodiversità da proteggere e preservare. Parliamo del via libero arrivato dal Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi ai decreti di recepimento delle direttive europee 2008/99 e 2009/123, con le quali  l’Unione chiedeva agli Stati membri di “incriminare comportamenti fortemente pericolosi per l’ambiente”.

Decreto Omnibus: Governo incassa fiducia, che ne sarà del referendum sul nucleare?

Decreto Omnibus: il Governo oggi ha incassato la fiducia ottenendo 313 sì, 291 no e registrando due astensioni:

La Camera, fa sapere in una nota il Parlamento, ha votato la fiducia posta dal Governo sull’approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell’articolo unico del disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 31 marzo 2011, n. 34, recante Disposizioni urgenti in favore della cultura, in materia di incroci tra settori della stampa e della televisione, di razionalizzazione dello spettro radioelettrico, di moratoria nucleare, di partecipazioni della Cassa depositi e prestiti, nonché per gli enti del Servizio sanitario nazionale della regione Abruzzo.

Nucleare in Italia, si vota la fiducia per il decreto Omnibus

E’ in corso in aula alla Camera il voto di fiducia del governo sul decreto Omnibus, decreto che tra gli altri provvedimenti contiene anche quello sulla moratoria per il nucleare in Italia. A seguito del disastro della centrale di Fukushima e soprattutto della diminuzione del consenso pubblico, la maggioranza di governo era stata costretta a fare dietro front sul ritorno al nucleare e quindi oggi il governo chiede la fiducia per evitare il referendum previsto per il 12 e 13 giugno. Finora la maggioranza di “No” dei parlamentari boccia la fiducia, tra commenti e polemiche verso l’attuale maggioranza di governo.

Sul nucleare il governo fa una clamorosa marcia indietro, quando fino a tre mesi fa quella fonte energetica era la base per lo sviluppo indicata dall’esecutivo. Mi auguro che nonostante il decreto il referendum si tenga comunque, il governo non ha un piano energetico e quindi di non avere un progetto di sviluppo

ha commentato in aula Paolo Baretta del Pd.