Il più antico ambientalista del mondo: Enrico VIII

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In molti credono che l’ambientalismo sia soltanto una moda nata da qualche decennio e portata avanti come una bandiera da qualche esaltato, alcuni hippy, e magari qualche politico che lo usa giusto per farsi pubblicità e arraffare voti. Ed invece pare proprio che l’attenzione alla natura non sia una prerogativa moderna, ma risalga già ad alcuni secoli fa.

Durante una conferenza stampa tenutasi ieri in Gran Bretagna, il Principe Carlo, una delle maggiori personalità che si stanno occupando di salvare l’ambiente, ha fatto una sorta di relazione interessante su un aspetto finora sconosciuto di Enrico VIII, re d’Inghilterra nella prima metà del ‘500.

Jessica Alba difende gli squali ma fa solo danni

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Nella battaglia di Hollywood per l’ecologia c’è anche spazio alla conservazione animale. Questa storia ha come protagonista una delle attrici emergenti più apprezzate a livello mondiale, Jessica Alba, la quale dalla scorsa settimana ha deciso di battersi per la conservazione degli squali nel mondo. E ha voluto cominciare da Oklahoma City, in cui è stata paparazzata (o probabilmente i fotografi ce li aveva portati lei) ad attaccare due manifesti intonacati che inneggiavano alla lotta pro-squali.

Apparentemente, i manifesti non hanno ancora detto nulla, ma sono serviti semplicemente a due scopi, entrambi pubblicitari. Il primo è di combattere contro la caccia di una delle specie che rischia di entrare nella lista degli animali in via d’estinzione. L’altro è la promozione della settimana dello Squalo che, come ogni anno, si celebra su Discovery Channel ormai da più di 20 anni.

Ma come spesso capita alle star che si gettano in iniziative più grandi di loro, anche Jessica Alba è cascata in una gaffe: ha inavvertitamente intonacato un cartellone sulla United Way billboard, un’organizzazione no-profit che adesso dovrà ripagare di tasca propria per liberarsi di questi manifesti.

Acqua in scatola, Box Water dalla parte dell’ambiente

Se l’acqua è in scatola. Impacchettata in cartone rigorosamente riciclabile. Sì, avete letto bene. Ecco una buona notizia. L’azienda si chiama Boxed Water, e vende un’idea rivoluzionaria: l’acqua in scatola. Scatola dalla parte dell’ambiente, che non ha nulla a che vedere con le tradizionali bottiglie di plastica cui siamo abituati da una vita. Boxed Water usa per il packaging dell’acqua (l’acqua, bene vitale) il 90% di materiale riciclato.

Un prodottino che provoca emissioni di CO2 in maniera sensibilmente inferiore (fino all’80%) rispetto alle classiche bottiglie di plastica. Non solo: l’azienda fa sapere che sta riducendo il suo impatto ambientale. E che intende dare in “sostenibilità” il 20% dei profitti.  Il 10% a fondazioni che si occupano di acqua e ambiente, e l’altra metà a progetti di “riforestizzazione”.

Google Earth e Paginegialle.it: ecco come ti smaschero l’abuso edilizio

E’ proprio vero che l’unica vera democrazia esistente al mondo è quella che si trova in rete. Non solo internet concede centinaia di opportunità a chiunque, ma adesso può avere anche una funzione di “polizia”, cioè è in grado di smascherare alcuni abusi.

La Guardia di Finanza di Salerno ha dato notizia di aver sequestrato un intero lotto di terreno di 30 mila metri quadrati, comprensivo di 22 villette del condominio “Castello”, utilizzando a dovere la rete internet. Come ha fatto? Come per tutte le cose on-line, non ci vuole un ingegnere per capirlo. Visitando il sito di paginegialle.it, alcuni agenti hanno notato l’utilizzo sempre più massiccio di ruspe e materiali da costruzione in una zona piuttosto sospetta.

A quel punto hanno controllato su Google Earth la situazione, e hanno visto che quella stessa zona era completamente sgombra. I dati che sono saltati all’occhio sono due. Il primo è che la pagina di Google non era aggiornata in quanto quella zona doveva essere considerata zona protetta perché si trattava di una vasta area di macchia Mediterranea nel Parco del Cilento, protetta dall’Unesco; e poi che la costruzione rapida quanto selvaggia stava letteralmente “divorando” la collina in brevissimo tempo, mangiandosi buona parte del Parco naturale, un evento che non si vede tutti i giorni.

Calcola l’impatto ambientale di ciò che mangi

Tre studenti danesi dell’Interaction Design Institute di Copenaghen hanno sperimentato, in rappresentazioni fisiche, gli impatti ambientali dei prodotti alimentari. Il loro progetto, intitolato “incontra il cibo che mangi” misura le emissioni di CO2 derivanti dal trasporto degli alimenti e l’importo delle compensazioni necessarie per rimpiazzarle, nel corso di un anno, attraverso altri prodotti alimentari.

Destinato  ad un pubblico vasto e concentrata su un controverso settore di un ciclo di vita della produzione alimentare, questo progetto è stato pensato per far riflettere le persone di tutto il mondo, ma non per dare dati scientifici che sarebbero troppo complicati da calcolare. I ricercatori hanno specificato sul loro sito che:

Questa scala solleva interrogativi sul cibo che si acquista, da dove proviene e come è trasportato. Con un argomento così complesso come le emissioni di anidride carbonica e l’economia globale del cibo, la nostra bilancia è solo un punto di ingresso ed è destinato a sollevare più domande che risposte.

Ma come funziona?

La biowashball funziona davvero?

Nel suo spettacolo Delirio, Beppe Grillo versione green se ne va in giro per tutta Italia con una lavatrice, fa calpestare dei panni puliti agli spettatori e poi li lava. Senza detersivo. Senza ammorbidente. Con la biowashball. Una palla che contiene ceramica naturale le cui proprietà consentono il lavaggio degli indumenti. Un prodotto che se davvero funzionasse rappresenterebbe senza dubbio una rivoluzione ecologica nel mondo del bucato.

Oggi sugli scaffali dei supermercati proliferano smacchiatori e sbiancanti di ogni tipo e per ogni esigenza, alcuni dagli spot sembrano quasi magici, magari te lo stirano pure il bucato. Pieni di sostanza chimiche, che se una maglia è bianca te la fanno ancora più bianca. Come gli imbianchini. Ma bianco non equivale a pulito, urla Grillo, e come dargli torto? Ebbene la biowashball, in vendita on-line alla modica cifra di 35 euro (più otto euro per la spedizione), risolve tutte le nostre incertezze davanti allo scaffale dei detersivi.

Al Gore, “scomoda verità” alla Scala: Friedkin abbandona

Una scomoda verità (An Inconvenient Truth) è un film-documentario diretto da Davis Guggenheim, sull problema mondiale del riscaldamento globale. Il suo protagonista è l’ex vicepresidente degli Stati Uniti d’America – e papà di Current – Al Gore. Si tratta di una presentazione multimediale che Al Gore ha creato e implementato durante i tanti anni in cui è diventato l’uomo-simbolo dell’informazione sui cambiamenti climatici.

Un documentario di effetto: il pianeta distrutto per l’effetto serra, interi campi bruciati e arsi dalla sete. E la Natura, ferita, che risponde con violenza all’Uomo che tanto male le ha fatto. Il documentario ha visto al Sundance e un Oscar: e ora ha ispirato un’opera in musica. Dovremo aspettare un po’: il debutto è previsto l’11 maggio 2011 alla Scala, nel 150˚anniversario dell’Unità d’Italia.

Lieto fine? Buone notizie per le tematiche ecologiste, che sbarcano così nel tempio della lirica milanese e mondiale? Non esattamente. Il 2011 è lontano, ma le polemiche sono già cominciate.

Via al Grande fratello 9 in una casa completamente ecologica

Il noto reality show trasmesso da Canale Cinque riapre i battenti il prossimo 12 gennaio, giungendo alla nona edizione. L’enorme successo di pubblico e il business che si alimenta ogni anno attorno ai signor nessuno reclusi per diventare qualcuno fa sì che la trasmissione trash, del voyerismo allo stato puro attragga sempre più sponsor e attenzione da parte dei media e dell’opinione pubblica.

Pro o contro Grande Fratello, se ne parla, volenti o nolenti. Se non altro perchè, più o meno come avviene con le soap, ovunque si vada, parrucchiere, cene, supermercato, fruttivendolo, da gennaio in poi si sente parlare di tizio ha litigato con caio, eliminazioni, penalità, risvolti sessuali di uno squallore sbalorditivo, sbandierati ai quattro venti in diretta. E non si vuole essere esclusi da queste edificanti conversazioni (che a volte è anche meglio), bisogna tenersi aggiornati, sarà capitato a qualcuno tra voi di sentirsi domandare con sguardo sbalordito: Ma come non sai chi è Francesco del Grande Fratello? No, non lo so, anche perchè alla Nona Edizione di Francesco ne saranno passati una decina. Quest’anno la novità positiva, che ci riguarda da vicino, è che la casa paparazzata 24 ore su 24 è completamente ecologica.

Le star di Hollywood augurano un 2009 ecologico

Tra i buoni propositi per il nuovo anno, a parte qualche dieta e l’eterna promessa di essere più buoni, quest’anno si aggiunge un altro aspetto non secondario: il vivere ecologico. A farlo ci invitano anche le star di Hollywood, per una volta in prima linea per obiettivi non superficiali, ma fondamentali per la vita e la sopravvivenza del Pianeta.

A noi piace pensare che non lo facciano per una mera questione pubblicitaria, ma intanto il loro impegno lo mettono, ora tocca a noi rispondere. Ad esempio Cate Blanchett, attrice del Signore degli anelli, Indiana Jones e tantissimi altri film, in una discussione pubblica con Al Gore invita le nazioni a ricordarsi che prima della ricchezza viene la salute, e per arrivare ad una buona salute dei propri cittadini, bisogna passare dalla buona salute della Terra. Lei crede nell’opportunità di cambiare le cose, partendo dalla riduzione degli sprechi.

Ecco cosa ci lascia di ecologico (e non) il 2008

Ieri ci siamo occupati di cosa ci attendeva nel nuovo anno a proposito dell’ecologia. Qualche piccola anticipazione di un anno che si prospetta più verde che mai. Ma tutto ciò è dovuto solo al fatto che il 2008 è stato l’anno in cui l’ecologia ha preso piede nella nostra vita quotidiana, ed è diventata la preoccupazione maggiore per gran parte della popolazione mondiale. Forse seconda soltanto alla crisi economica.

Ma cosa effettivamente ci ha lasciato il vecchio anno, è un tema abbastanza discusso. I modi per vedere l’ecologia (ed anche per farla) sono molteplici. Per questo motivo in molti considereranno positivi determinati aspetti che per altri non lo sono, così come molte persone che hanno tentato di fare qualcosa di veramente ecologico, alla fine hanno fatto solo un buco nell’acqua. Vediamo di che si tratta.

Edifici grigi addio! Cambiamenti climatici e carburanti verdi coloreranno le città di muschio e licheni

Il colore dei palazzi di numerose metropoli e città del mondo è destinato a cambiare da un grigio cupo e spento a toni più accesi, come il verde, il giallo, l’arancione. Sembra, infatti, che l’era delle stufe a carbone e dei carburanti ricchi in solfati stia per lasciare il posto ad un nuovo green time, fatto di serbatoi più ecologici e meno inquinanti e che questa scelta possa avere ripercussioni profonde sull’aspetto cromatico delle nostre città.

Ma a spodestare il grigiore dai vecchi edifici saranno anche i cambiamenti climatici in atto: le piogge più frequenti laveranno via letteralmente la fuliggine accumulata sulle facciate delle costruzioni antiche, mentre le temperature più alte favoriranno la crescita di muschi e licheni negli angoli e nelle crepe dei muri, dando un tocco di verde qua e là.
Queste previsioni sono il frutto di un recente studio condotto dai ricercatori Peter Brimblecombe e Carlotta Grossi dell’università dell’East Anglia e pubblicato sulla rivista Science of the total environmental.

I Beatles si riuniscono in nome dell’ecologia

Circa un mese fa Ringo Starr, uno dei due Beatles ancora viventi, sul proprio sito lanciò un appello: stop allo spreco di carta nel mondo, a cominciare dai propri fans, da cui preferiva non ricevere più lettere. Nell’annuncio, per dare un segnale forte, promise che avrebbe gettato nell’immondizia tutte le lettere che gli fossero arrivate dopo il 20 di Ottobre senza nemmeno aprirle.

E’ notizia di ieri invece che anche l’altro Beatle più famoso, Paul McCartney, si unirà all’appello lanciato dal suo ex collega, e sconsiglierà ai milioni di ammiratori sparsi in tutto il mondo di utilizzare la carta per scopi più utili di qualche lettera o per qualche autografo. Tutto è cominciato quando Ringo ha saputo che su EBay erano messi all’asta centinaia di oggettini che si dichiarava fossero suoi, compresi tantissimi autografi (di cui l’autenticità non è accertata) che avrebbero prodotto tonnellate di immondizia, uno spreco che all’ex musicista non andava giù, e che ha pensato subito di bloccare.

Morire ecologico in Olanda, ecobare, alberi dalle ceneri e palloncini colorati!

Se oggi si pone come obiettivo primario per migliorare l’ambiente il vivere ecologico, in ogni suo aspetto del quotidiano, che dire di chi vuole spingere il rispetto per la Natura oltre i confini dell’esistenza stessa? Parliamo di soluzioni ecologiche per una dipartita che non inquini, con meno emissioni possibili. Bare in cartone, ceneri dalle quali rinascono alberi, palloncini con dentro ciò che resta…

Che si sappia: l’uomo da fastidio all’ecosistema terrestre anche quando muore. Come si faceva giustamente notare in un servizio trasmesso ieri sera dalla trasmissione Rai Report nei molti Paesi del Mondo in cui si usa cremare i defunti nella maggioranza dei casi, un esempio tra tutti l’Inghilterra, la quantità di legna sprecata, le emissioni dei forni crematori, sono notevoli e non contribuiscono certo a giovare alla salute del Pianeta.