E’ un principio fisico elementare, se in un bicchiere d’acqua mettete un cubetto di ghiaccio, più acqua c’è e più il cubetto si solleva. Con le dovute proporzioni è quello che sta accadendo alla Groenlandia. Quella enorme distesa di ghiaccio ai confini con il Polo Nord si sta sollevando, e gli scienziati della Ohio State University che la stanno studiando non hanno dubbi: la colpa è dei mutamenti climatici.
Scioglimento dei Ghiacci
Scioglimento ghiacciai: un iceberg grande quanto una città si sta per staccare dal Pine Island
Dovrebbe essere grande all’incirca quanto la metà di Roma, e potrebbe staccarsi a breve. Dovrebbe trattarsi di uno dei più grandi iceberg della storia, che secondo la Nasa, dovrebbe misurare circa 777 km quadrati, quello che si sta formando nell’Artide.
Lo scioglimento dei ghiacci altera la gravità terrestre
Il riscaldamento globale provoca enormi disastri: dall’innalzamento del livello dei mari alla siccità, dalla desertificazione al fenomeno dell'”ingrassamento” della Terra. Ora alcuni scienziati americani sostengono che possa persino modificare la gravità terrestre. La scoperta è venuta alla luce durante uno studio dello scioglimento dei ghiacciai nella Groenlandia e in Antartide.
Scioglimento ghiacciai: processo accelerato in Artico da 40 anni
Il ghiaccio dell’Artico si sta sciogliendo alla massima velocità possibile. Questo lo sapevamo già visto che ormai la sua consistenza cominciava a diventare sempre più sottile. Ma ciò che i fisici di Brema sono riusciti a calcolare ora è che mai, negli ultimi ottomila anni, la velocità di scioglimento è stata così rapida come negli ultimi 40 anni. E’ come se fosse una macchina in accelerazione che ha raggiunto il picco di velocità, e non scende al di sotto di esso da quattro decenni.
Scioglimento ghiacci, minimo storico al Polo Nord
L’estensione dei ghiacci al Polo Nord non ha mai registrato valori così bassi dal 1972, anno in cui hanno preso inizio le prime registrazioni scientifiche. Come ha dichiarato lo studioso Christian Heygster dell’Istituto di fisica ambientale dell’Università di Brema
L’8 settembre l’estensione del ghiaccio marino artico era pari a 4.240.000 km quadrati, il nuovo minimo storico.
Scioglimento ghiacci, record nel 2010 e 2011 in Groenlandia
I ghiacciai della Groenlandia sono un po’ come il termometro della Terra: la loro perdita significa che fa troppo caldo. E’ esattamente per questo che scoprire che gli anni 2010 e 2011 hanno fatto registrare perdite record di massa ghiacciata è un fattore molto preoccupante. A rivelarlo è stato il ricercatore Edward Hanna, specialista nelle ricerche artiche.
Scioglimento ghiacciai: 3 su 4 si sciolgono, ma non spariranno
Nella diatriba tra chi afferma che i ghiacciai del mondo sono destinati a sparire e chi afferma che si tratta solo di storie inventate, cerca di mettere ordine l’Indian Space Research Organization, l’agenzia spaziale indiana che, tra tutte queste voci, è la diretta interessata visto che tra i ghiacciai destinati a sciogliersi ci sono quelli dell’Himalaya.
L’Isro in parte conferma la tesi dell’IPCC, il panel sui cambiamenti climatici voluto dall’Onu, confermando che il 75% dei ghiacciai (3 su 4) si sta sciogliendo. Viene però smentita la teoria che entro il 2035 siano destinati a sparire. In realtà essi saranno ancora lì, solo che al massimo saranno un po’ più piccoli.
Record di CO2: cosa è successo l’ultima volta che l’abbiamo raggiunto?
Un ritratto chiaro del futuro del nostro clima si può trovare nel nostro passato. Attualmente, il livello atmosferico di biossido di carbonio (CO2) ha raggiunto le 390 parti per milione (ppm). Dall’ultima volta che è stato così alto sono passati circa 3 milioni di anni, e più precisamente nell’Era denominata Pliocene inferiore. Allora, i livelli di CO2 rimasti nell’aria per migliaia di anni ammontavano a circa 365-410 ppm.
Di conseguenza, il Pliocene ci dà indizi vitali degli effetti a lungo termine di elevati livelli di CO2. La nuova ricerca, effettuata dall’Università dell’Arizona di Tucson, dall’Università di Cambridge e due californiane, esamina questo periodo e conferma i risultati precedenti che affermavano che il Pliocene è stato incredibilmente più caldo rispetto alle temperature attuali.
Ghiacciai alpini a rischio (quasi) estinzione entro il 2100
Di previsioni catastrofiche ne abbiamo sentite tante in passato, ed ora due ricerche fatte da università diverse in nazioni diverse e che mai hanno comunicato tra di loro sono giunte alla stessa conclusione: entro la fine del secolo gran parte dei ghiacciai si scioglierà. Una relazione messa in evidenza dalla rivista scientifica internazionale Nature Geoscience, che non a caso ha pubblicato, uno di fianco all’altro, i due studi.
Il primo proviene dall’Università dell’Alaska, dove certamente di ghiaccio ne sanno più che in altre parti del mondo, firmato da Valentina Radic e Regine Hock; il secondo è stato effettuato all’Università di Calgary, in Canada, ma si concentra sullo stesso fenomeno, e cioè l’effetto serra, con le sue conseguenze sui ghiacciai a lungo termine. Dopo il salto andiamo ad analizzarli.
Scioglimento ghiacciai, Perito Moreno in buona salute
Vi avevamo riferito due anni fa del maggior ghiacciaio argentino, il Perito Moreno, che era diventato uno dei simboli dell’incremento delle temperature globali, dato che per diversi anni si è ritirato sempre più, continuando il lento ma inesorabile scioglimento dei suoi ghiacci, considerati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Ora pare che ci sia un’inversione di tendenza, ed il ghiacciaio non si stia sciogliendo più. Anzi, ciò che è più grave è che forse non si è mai veramente sciolto, non in maniera preoccupante almeno.
Non siamo sicuri del perché questo accada, ma non tutti i ghiacciai rispondono allo stesso modo al cambiamento climatico
ha detto Andres Rivera, glaciologo del Centro per gli studi scientifici di Valdivia, in Cile.
Dimissioni capo Ipcc: errata la previsione sullo scioglimento dei ghiacciai in Himalaya
Rajendra Pachauri, a capo del panel scientifico dell’ONU sui cambiamenti climatici, ha deciso di farsi da parte dopo una verifica indipendente del suo lavoro effettuata da un gruppo di esperti guidato dal premio Nobel per la Pace Al Gore i quali hanno accusato l’Ipcc di gravi errori di valutazione.
Pachauri è stato il bersaglio preferito delle accuse riguardanti le basi scientifiche dei cambiamenti climatici, tra cui le accuse di conflitto di interessi ed imprecisione nelle valutazioni del gruppo di esperti intergovernativi sui cambiamenti climatici (IPCC), che lo scienziato indiano presiede dal 2002. L’errore più grave che gli viene contestato è stata la valutazione dello scioglimento dei ghiacciai himalayani i quali, secondo i suoi calcoli, potrebbero sparire entro il 2035.
Aumento delle temperature e scioglimento dei ghiacci, la controtendenza del Polo Sud
Uno studio condotto da ricercatori americani ha tentato di risolvere uno dei più grandi enigmi degli ultimi tempi: perché con l’aumento della temperatura terrestre e con il riscaldamento globale nel Polo Sud i ghiacci non si sciolgono ma anzi, aumentano le nevicate?
La risposta è stata data dai ricercatori del Georgia Institute of Technology sulla rivista accademica Proceedings of the National Academy of Science: l’aumento della temperatura terrestre di circa 4° C, ogni 10 anni porta allo scioglimento del 10% dei ghiacci del Polo Nord.
Svezia, lo scioglimento dei ghiacciai aumenta la presenza del mercurio nei laghi
Tra i tanti svantaggi che lo scioglimento dei ghiacciai può comportare, ora se ne aggiunge uno nuovo: l’inquinamento. La dimostrazione di quanto possano essere pericolosi tali fenomeni arriva dalla Svezia dove sta accadendo che il permafrost si scioglie (come in tutto il mondo), rilasciando grandi quantità di gas serra trattenute per secoli.
Ma mentre tutto ciò finisce nell’atmosfera, in una nuova relazione pubblicata sulla rivista Science of the Total Environment viene rilevato che il permafrost che si scioglie nella Svezia settentrionale, ha iniziato a lasciar fuoriuscire del mercurio in una palude della torba e nei laghi vicini. La prima (e non unica) conseguenza di tutto questo è che le temperature potrebbero continuare a salire.
Dalla Groenlandia si stacca un ghiacciaio più grande dell’isola d’Elba
Già due anni fa un pezzo del ghiacciaio Petermann, in Groenlandia, si staccò e si diresse verso le spiagge americane, mandando nel panico non solo gli ambientalisti, ma anche le aziende che si occupano di trasporto marittimo. La situazione in due anni è peggiorata, ed ora a staccarsi è tutto il ghiacciaio, un cubetto di 260 km quadrati, di poco più grande dell’isola d’Elba e circa 4 volte la grandezza di Manhattan.
Un ricercatore dell’Università del Delaware, Andreas Muenchow, professore associato di scienze oceaniche fisica e ingegneria presso la facoltà di Earth, Ocean and Environment, sta monitorando il ghiacciaio Petermann da anni ormai, ed ha spiegato, in un comunicato stampa, che si tratta del blocco di ghiaccio più grande mai staccato dal 1962.