Scioglimento ghiacci, minimo storico al Polo Nord

L’estensione dei ghiacci al Polo Nord non ha mai registrato valori così bassi dal 1972, anno in cui hanno preso inizio le prime registrazioni scientifiche. Come ha dichiarato lo studioso Christian Heygster dell’Istituto di fisica ambientale dell’Università di Brema

L’8 settembre l’estensione del ghiaccio marino artico era pari a 4.240.000 km quadrati, il nuovo minimo storico.

Mammiferi marini, basterebbe proteggere il 4% degli oceani per salvarli dall’estinzione

Delfini, balene, lontre e decine di altri mammiferi marini sono oggi a rischio estinzione. Ma basterebbe indire aree protette per solo il 4% degli oceani del mondo per salvarli. E’ ciò di cui si dicono convinti i ricercatori della Stanford University e dell’Università Nazionale Autonoma del Messico, i cui studi sono stati pubblicati su Proceedings of National Academy of Sciences.

L’impronta di Google, un’orma di emissioni da gigante buono

Google ha svelato la sua impronta di carbonio, rivelando un totale di emissioni di 1,5 tonnellate di carbonio all’anno. Il gigante di Mountain View inquina quanto le Nazioni Unite e poco più del Laos, Paese del Sud-Est asiatico. Il colosso non ha voluto specificare di quanto sia aumentato il suo fabbisogno energetico rispetto allo scorso anno pur affermando che c’è stato un aumento considerevole e che i dati, nell’ottica di una politica ambientale e di responsabilità sociale e d’impresa completamente trasparente, saranno presto resi pubblici nell’ambito del  Carbon Disclosure Project. Ci sono da fare alcune considerazioni importanti e doverose. Innanzitutto è bene ricordare che Google è da sempre attento al suo impatto ambientale, con un impegno costante nella riduzione delle emissioni, dei consumi ed investimenti considerevoli in opere di compensazione e nelle energie rinnovabili.

Milano smog, iniziative per la Settimana europea della mobilità

Lo smog a Milano non è andato in vacanza, purtroppo, e per tre giorni consecutivi dal 20 al 22 agosto il capoluogo lombardo ha fatto i conti con il troppo ozono. Ma per combattere l’inquinamento arriva in sostegno del capoluogo lombardo e delle altre grandi città del Paese la X^edizione della Settimana europea della mobilità. A Milano si parte subito giovedì 16 settembre con colazione gratis (offerta dal Comune) a tutti coloro che si presentano in bicicletta in piazza San Carlo, dalle 8 alle 9.

Stagione venatoria 2011-2012, il caso ISPRA

ENPA e LIPU chiedono l’intervento del ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo dopo le accuse mosse all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambiente (ISPRA). L’autorevole ente di ricerca scientifica nel nostro Paese riconosciuto dalla Commissione europea è stato indicato dai cacciatori causa delle condanne per scorretta attività venatoria inflitte dalla Corte di Giustizia europea all’Italia.  Come chiarisce l’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) le accuse non solo sono del tutto infondate ma

celano preoccupanti tentativi di sostituire la voce dei fucili a quella della scienza. Dopo il fallimento dei progetti di deregulation venatoria e di caccia selvaggia, le doppiette prendono di mira l’ISPRA, autorità di prestigio internazionale, l’unica riconosciuta dalla legge nazionale per la tutela della fauna e la regolamentazione della caccia 157/1992.

Inquinamento: Roma e Milano le peggiori d’Europa

L’European Environmental Bureau, in collaborazione con Friends of Earth, ha stilato la classifica delle principali città europee analizzando nove statistiche riguardanti l’inquinamento, in merito sia alle emissioni che alle politiche locali per tentare di ridurle, ed indovinate un po’ chi poteva arrivare all’ultimo posto? Una, anzi due, città italiane. Si tratta di Milano (16a) e Roma (17a), le due grandi città più sporche d’Europa.

Inquinamento, Isola del Giglio a rischio: Greenpeace scova Atlantide di rifiuti

Inquinamento Isola del Giglio: a lanciare l’allarme sono gli attivisti di Greenpeace che ieri hanno ripescato, dai fondali dell’area, numerosi rifiuti, dalle bottiglie di plastica alle carcasse di elettrodomestici, pensate che c’era persino una lavatrice adagiata su quello che è un tratto tra i più belli dei nostri mari, da preservare nella sua integrità e da difendere da numerosi nemici, in primis la spazzatura che insospettabile ne deturpa l’aspetto mettendo a rischio l’habitat  marino e la fauna ittica, per via delle sostanze nocive che sprigionano molti di questi indecorosi reperti. Gli ambientalisti hanno pubblicato le foto dei rifiuti scovati sui fondali dell’Isola del Giglio sulla loro fan page, chiedendo “E’ tuo questo?”, un modo per trasmettere un messaggio importante a chiunque non si renda conto di quanto sia estremamente dannoso smaltire i rifiuti nell’ambiente naturale e non negli appositi contenitori.

Marea nera BP: i numeri definitivi

Ad oltre un anno della marea nera capitata nel Golfo del Messico in seguito all’esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon della BP, finalmente possiamo dire di avere in mano i dati definitivi del disastro. E già questo, il fatto di averci messo più di un anno per calcolarli, fa capire l’entità di ciò che è accaduto. A portare a termine quest’improba missione ci hanno pensato i ricercatori del Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI).

Isola di Ventotene, quel tunnel non s’ha da fare

Un tunnel sotto l’isola vulcanica di Ventotene, un’opera potenzialmente devastante dal punto di vista dell’impatto ambientale eppure il Comune ha già pubblicato il bando per la realizzazione del progetto. Una notizia che allarma non poco le associazioni ambientaliste, anche perché l’isola pontina è una Zona di Protezione Speciale, nevralgica come punto di passaggio per gli uccelli migratori. Proprio la LIPU Bird-Life Italia interviene sull’ipotesi di una megaopera nell’area, spiegando gli innumerevoli rischi che comporterebbe un simile progetto per gli habitat e per l’equilibrio idrogeologico già abbastanza precario di quel territorio.

Animali in via d’estinzione salvati dalle staminali?

Ad oggi è difficile contare gli animali sull’orlo dell’estinzione in tutto il mondo, saranno migliaia le specie che rischiano, e non tutte si possono salvare. Gli sforzi per la conservazione spesso falliscono, o a volte non vengono nemmeno provati, e si finisce così per perdere un pezzo di biodiversità. Per questo gli scienziati dello Scripps Research Institute dello zoo di San Diego hanno cominciato a raccogliere le cellule staminali delle specie protette, nella speranza che, se tutti gli sforzi fallissero, con la clonazione potrebbero tornare in vita.

Coccodrilli siamesi, un progetto per salvarli dall’estinzione

Il coccodrillo siamese (Crocodylus siamensis) è una rara, anzi rarissima specie di coccodrillo d’acqua dolce che ha o meglio aveva il suo habitat nel Sud-Est asiatico. Oggi gli esemplari rimasti sono davvero pochi, è classificato come gravemente minacciato di estinzione dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), e si lavora incessantemente per salvarlo dalla scomparsa totale. Uno sforzo che ha iniziato a dare i suoi primi frutti, quello della Wildlife Conservation Society che sta attuando delle misure di protezione, salvaguardia e ripopolamento grazie alla collaborazione siglata con il governo del Laos. Sono nati, infatti, nei giorni scorsi, 20 nuovi esemplari di coccodrillo siamese che potrebbero dare una speranza alla specie, minacciata dalla perdita di habitat, dalla caccia e da numerosi altri fattori ambientali ed umani che stanno dando il colpo di grazia alla sopravvivenza di questi animali.

Cambiamenti climatici ed asma, per i bambini una relazione pericolosa

I cambiamenti climatici rappresentano un rischio sanitario affatto trascurabile per la popolazione mondiale. Se la Terra riesce sempre a gestire e ad attutire l’impatto dell’aumento delle temperature conservando un certo equilibrio, gli animali che peggio e più lentamente si adattano ai repentini e bruschi mutamenti climatici ed agli eventi meteorologici sempre più estremi sono proprio gli uomini. In particolar modo anziani, bambini e malati cronici sono i soggetti più a rischio a causa di inquinamento, innalzamento delle temperature, estati umide, calde e afose. Sappiamo da tempo che i bambini che vivono in città con poco verde, nei centri congestionati dal traffico e presso le arterie stradali molto transitate, sono maggiormente a rischio di sviluppare malattie respiratorie, asma, rinite allergica proprio a causa dello smog.

Haiti dice addio alla barriera corallina

Gli effetti della pesca eccessiva fino ad oggi erano tutti basati su ipotesi e previsioni, ma mai avevamo avuto sotto mano, concretamente, il risultato di questa pratica distruttiva. Almeno fino ad oggi. Come riferisce il New York Times, l’85% della barriera corallina della costa di Haiti è “biologicamente morto”, cioè non è più recuperabile, e la causa di tutto ciò è lo sfruttamento estremo della pesca.

Inquinamento da arsenico, come purificare l’acqua potabile a basso costo

I livelli troppo alti di arsenico nell’acqua potabile rappresentano un rischio sanitario affatto trascurabile. Abbiamo avuto modo di parlarne spesso nei mesi scorsi in seguito alla scoperta di numerosi comuni italiani che sforavano il limite previsto dall’UE e ritenuto accettabile dall’OMS, uno sforamento rischioso soprattutto per quanto riguarda la preparazione dei cibi dei neonati e l’acqua da far bere ai bambini, più suscettibili e più permeabili ai contaminanti. Ci sono però Paesi del mondo che stanno messi decisamente peggio quando si tratta di inquinamento da arsenico nell’acqua potabile. Pensate che circa 100 milioni di persone, nei Paesi in via di sviluppo, sono esposte a questo rischio e non possono certo permettersi costosi impianti di purificazione. Una soluzione a basso costo sembrano averla trovata i ricercatori della Monmouth University nel New Jersey, scoprendo una tecnologia low cost in grado di risolvere il problema, decontaminando l’acqua potabile.