Nuova Zelanda, si teme disastro ambientale

La nave incagliata nelle coste della Nuova Zelanda la scorsa settimana si sta per spezzare: l’inclinazione della Rena è passata da 12 a 18 gradi, cominciano a vedersi crepe e aperture lungo lo scafo, come racconta il premier John Key, in visita nell’area

Abbiamo identificato fratture da stress nello scafo quindi non possiamo escludere il rischio che la nave si spacchi e affondi, riversando in mare altre 1.300 tonnellate di petrolio.

Finora sono fuoriusciti in mare circa 300 tonnellate di idrocarburi che si sono riversati lungo le spiagge della Baia dell’Abbondanza, ma si teme il peggio. Ci sono ancora 1.368 container nella nave, tra cui 11 che contengono sostanze pericolose, e 70 sono caduti in mare.

Mobilità sostenibile, nuove misure in arrivo per Milano

Una delle risposte più efficaci che Milano può offrire per contribuire alla riduzione dello smog ma soprattutto al miglioramento della qualità della vita dei cittadini, i più stressati d’Europa per il traffico, è varare nuove misure per una mobilità urbana che sia il più possibile sostenibile e per tutti, ambiente, milanesi, Comune stesso. La scorsa settimana l’amministrazione comunale ha annunciato il potenziamento dell’Ecopass, un nuovo piano regolatore che vigili sul trasporto merci e non ultima la promozione dei veicoli ad emissioni zero.

Marea nera in Nuova Zelanda, è allarme ambientale

La nave Rena incagliata presso la costa settentrionale dell’isola della Nuova Zelanda ha provocato una marea nera a largo del porto di Tauranga, arrivando fino alla spiaggia di Mount Maunganui. La nave in questione appartiene al gruppo armatoriale greco Costmare Inc. Sono circa 250 le persone provenienti da Gran Bretagna, Australia, Olanda e Singapore, impegnate nelle operazioni di raccolta e contenimento degli idrocarburi.

Lotta ai cambiamenti climatici, le città per il clima si incontrano a Reggio Emilia il 14 ottobre

Sappiamo che prendere decisioni a livello globale per arrestare i cambiamenti climatici e ridurre le emissioni spesso è difficile per via di un problema comune affrontato da Stati che hanno però priorità diverse,  come la crescita economica ad esempio. Lo abbiamo visto negli ultimi summit sul clima conclusisi con un nulla di fatto. Ma cosa possono fare le singole città, unite in un patto comune con altre realtà urbane anche distanti, per ridurre le emissioni di gas serra e dunque porre un freno ai cambiamenti climatici che stanno devastando il Pianeta? Molto, lo dimostrano le esperienze di Comuni come Padova, Reggio Emilia, Girona e Bydgoszcz, insieme nel prodotto LAKS, Local Accountability for Kyoto goals. Di quanto fatto sinora e degli obiettivi per il futuro si parlerà il prossimo 14 ottobre proprio a Reggio Emilia, fulcro di questo impegno concreto per la salvaguardia della terra come bene comune, nell’ambito del convegno Le città per il clima – Le politiche locali per la riduzione della CO2.

Salviamo Stresa dal cemento

Salvare Stresa dal cemento che rischia di inondarla deturpando proprio quell’immagine che è fonte di reddito e di attrazione per i tanti turisti che la scelgono come meta per le loro vacanze. Un appello a cui non possiamo rimanere indifferenti perché particolarmente sensibili alla cementificazione selvaggia che sta distruggendo il nostro bellissimo territorio. A lanciare l’allarme per il lungolago è il gruppo consiliare Insieme che è fortemente preoccupato per la variante al Prg che, pensate che devastazione, consentirà di costruire 150 mila metri cubi di “alberghiero”, a dispetto di quanto prevede, ed in netto contrasto anzi, con quanto stabilito attualmente dal Piano Paesaggistico Regionale.

Disastro petrolifero in Nuova Zelanda, nave si incaglia su barriera corallina

Potrebbe diventare la peggiore catastrofe ecologica marittima degli ultimi decenni in Nuova Zelanda.

ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Nick Smith. Una lotta contro il tempo e contro le correnti marine quella che si sta vivendo in queste ore a largo della Nuova Zelanda: la nave container Rena, lunga 236 metri e con oltre 47mila tonnellate di stazza, si è arenata due giorni fa nella Baia dell’Abbondanza, conosciuta in tutto il mondo per la barriera corallina Astrolabe. La striscia di petrolio fuoriuscita dalla nave è lunga 6 km e si estende nella costa settntrionale dell’isola, a soli 22 km dal porto di Tauranga.

Blocco auto Milano confermato dopo 13 giorni di smog

I livelli di PM10 e di polveri sottili non si abbassano e il Comune di Milano conferma il blocco delle auto. Sono 13 i giorni consecutivi in cui le centraline dell’Arpa hanno registrato valori sopra i livelli di tolleranza per smog e inquinamento, 50 microgrammi per metro cubo. I dati più allarmanti si sono registrati oggi in alcune zone della città: Pascal Città Studi, con 80 microgrammi per metro cubo; Verziere, 70 e via Senato con 71 microgrammi per metro cubo.

Sos clima, 29 comuni della provincia di Roma si alleano per ridurre le emissioni

I comuni di medie e piccole dimensioni si confermano spesso un laboratorio di idee ed iniziative sostenibili, fulcro di una nuova intraprendenza green e di una sempre più spiccata attenzione alle tematiche ambientali. Lo testimonia la recente alleanza salva clima siglata da ben 29 comuni afferenti alla Provincia di Roma, uniti sul fronte comune di ridurre le emissioni di CO2. Le cifre target sono sempre quelle ambiziose che ritroviamo anche nei piani dei Grandi, ovvero 20-20, tagliare gli inquinanti del 20% entro la data ultima del 2020.

Buco dell’ozono, più grande del previsto sull’Artico

Buco dell’ozono: un nuovo studio coordinato dalla NASA ha registrato una diminuzione senza precedenti dello strato protettivo di ozono della Terra sopra l’Artico durante lo scorso inverno. La causa di questo impoverimento, secondo quanto affermato dai ricercatori, sarebbe imputabile a quello che è stato un periodo insolitamente prolungato di temperature estremamente basse nella stratosfera. La ricerca, pubblicata online dall’autorevole rivista di divulgazione scientifica Nature, evidenzia che la quantità di ozono andata perduta nella regione artica nel 2011 è paragonabile a quella osservata in Antartide, dove si è venuto a creare un “buco” nello strato di ozono ogni primavera a partire dalla metà degli anni Ottanta.

Smog Milano, blocco auto per oltre 150mila vetture

Non si abbassano i livelli di polveri sottili e da 11 giorni la città di Milano è in balìa di smog e inquinamento. Le condizioni meteo non promettono nulla di buono e, senza pioggia e senza vento, l’aria rimarrà pesante per altri giorni. Dunque il provvedimento Moratti, ripreso dall’attuale sindaco del capoluogo lombardo, entrerà in azione: blocco delle auto a Milano e, se la qualità dell’aria non migliora, domeniche a piedi.

Desertificazione, è allarme in 11 Paesi europei

La desertificazione avanza e non risparmia i Paesi dell’Unione, interessati negli ultimi anni da una crescita dell’annoso fenomeno che sottrae la vita al suolo e rende sterili i terreni. Secondo i dati diffusi dalla stessa UE il problema è cresciuto a dismisura ultimamente tanto che ora interessa almeno undici tra gli Stati membri dell’Unione. A cosa si deve questo incremento è facilmente deducibile, gli esperti fanno salire sul banco degli imputati in primis il degrado in cui versa il suolo del Vecchio Continente, sempre più sfibrato e devitalizzato. A concorrere alla desertificazione intervengono anche i cambiamenti climatici che sottopongono a sforzi innaturali ed a eventi sempre più devastanti i terreni.

Smog, come difendersi dalle polveri sottili in città come Milano

Come difendersi dallo smog? Andando a vivere in campagna, è la strada più semplice e maggiormente efficace. Sì, facile a dirsi ma per chi lavora in una grande città, magari molto inquinata come Milano e non può operare scelte di vita così drastiche? Una soluzione, anzi più di una, c’è se non altro per arginare gli effetti dell’aria inquinata sul nostro organismo e sulla nostra psiche, dal momento che un’eccessiva concentrazione di CO2 è stato provato provochi ansia ed aumenti il rischio di depressione e nevrosi. A fornirci qualche consiglio utile per difenderci dalle polveri sottili è il Centro Polaris dell’Università di Milano-Bicocca nella voce dei ricercatori che lavorano al Progetto Tosca (Tossicità del particolato atmosferico e marker molecolari di rischio).

Ecopass Milano, proposte dal Comune e raccolta firme

Il nuovo Ecopass da strumento di lotta per lo smog a Milano rischia di divenire una risorsa del Comune per fare cassa. I commercianti non ci stanno, ritenendo la delibera “devastante per lo shopping” e i residenti neppure perché la trasformazione del nuovo Ecopass in congestion charge prevede un ticket di 5 euro per tutti. Compatti contro la congestion charge tra due settimane daranno vita ad una raccolta firme contro il nuovo Ecopass. Intanto dal Comune presentano 4 possibili soluzioni.

Inquinamento, a Roma ogni anno i monumenti perdono 6 micron di materia

L’inquinamento a Roma non è solo Malagrotta, purtroppo, c’è lo smog oltre ai rifiuti a degradare anno per anno una delle città più belle, e antiche al mondo. Uno studio condotto dall’Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale (Ispra)  e dall’Istituto per la conservazione ed il restauro (Icr) ha messo in evidenza che i monumenti della Capitale ogni anno perdono 6 micron di materiale a causa dell’inquinamento atmosferico.