Massacro di squali in Colombia

Una bruttissima notizia arriva dalle coste della Colombia: circa duemila squali martello, una delle specie più in pericolo di estinzione, sono stati uccisi per le loro preziose pinne. Ad annunciarlo sono state le stesse autorità ambientali colombiane che hanno parlato di uno dei più grandi massacri della storia, il quale fa ancora più male sapendo che è avvenuto in un’area protetta, il “santuario” della fauna selvatica Malpelo, nelle acque del Pacifico.

Ambiente, 29 ottobre Giornata nazionale “No al carbone”

Il 29 ottobre è stata indetta la Giornata Nazionale per dire “No al carbone”. Le iniziative in giro per l’Italia, i dibattiti e le proposte concrete per trovare soluzioni sostenibili e compatibili con l’ambiente al carbone, partianno dal polesano nei pressi della centrale Enel di Porto Tolle. Dare inizio alla Giornata di mobilitazione nazionale contro il carbone nei pressi della centrale termoelettrica  di Porto Tolle è quanto mai significativo visto che si vuole convertire a carbone l’impianto a olio combustibile. Come informano gli organizzatori, la centrale a carbone inserita peraltro in un contesto protetto, quello del Parco del Delta del Po

Emetterebbe in un solo anno 10 milioni di tonnellate di CO2 (4 volte le emissioni di Milano), 2.800 tonnellate di ossidi di azoto (come 3,5 milioni di auto), 3.700 tonnellare di ossidi di zolfo (più di tutti i veicoli in Italia), richiedendo lo smaltimento di milioni di tonnellate di gessi e altre sostanze.

Ambiente, bosco umbro: risorsa da tutelare e valorizzare

Uno degli appuntamenti della Fiera delle Utopie concrete, in corso dal 20 al 22 ottobre a Città di Castello (Perugia), è la conferenza sul Bosco umbro, risorsa da tutelare e valorizzare. La discussione si mostra molto interessante perché oltre a descrivere la situazione attuale del patrimonio boschivo umbro e del Centro Italia, pone quesiti e dà soluzioni concrete per migliorare e valorizzare, appunto, la risorsa verde dell’Umbria. La conferenza, promossa da Alleanza per il Clima Italia, Alleanza per il Clima delle città europee con i popoli indigeni delle foreste pluviali, si svolgerà venerdì 21 ottobre nella Sala degli specchi di Palazzo Bufalini, a Città di Castello.

E se la crisi economica fosse collegata ai cambiamenti climatici?

Da qualche tempo climatologi, economisti ed ambientalisti hanno cominciato a mettere in relazione l’inizio della crisi economica con le prime prove del riscaldamento globale. Ma per avere una conferma di questa tesi che, a primo impatto, può sembrare bizzarra, bisogna rivolgersi a qualcuno di esterno al campo: uno storico. Così ad analizzare questo paragone ci ha pensato David Zhang, ricercatore dell’Università di Hong Kong, che per capire meglio questo fenomeno ha fatto un salto nel passato per vedere se tutti i periodi che hanno visto un qualche cambiamento climatico potessero corrispondere a periodi di rivoluzione. Ed i risultati sono stati sorprendenti.

I cambiamenti climatici mutano le dimensioni degli animali

Alcune delle conseguenze dei cambiamenti climatici le avevamo già notate da tempo, ma questa è alquanto sorprendente: secondo uno studio dell’Università di Singapore, gli esemplari di alcune specie stanno riducendo le proprie dimensioni a causa del riscaldamento globale. Se ad esempio un’insetto anziché essere lungo due centimetri diventa un centimetro e mezzo, potrebbe sembrare un cambiamento esiguo. Ma questo avrà ripercussioni su molte catene alimentari e gli effetti negativi potrebbero incidere sulla biodiversità che, come abbiamo dimostrato tante volte, influisce anche sulla vita umana.

Tonno rosso, la pesca eccessiva continua nonostante i divieti

L’appello dell’IUCN di qualche mese fa evidentemente è rimasto inascoltato: il tonno rosso si pesca troppo, e la sua estinzione è sempre più vicina. A dichiararlo è il Pew Environment Group, un gruppo ambientalista americano che, tra le altre attività, ha calcolato quanto tonno rosso dell’Atlantico è stato venduto. Secondo i loro calcoli infatti, considerando solo il mercato legale, il tonno entrato in commercio nell’ultimo anno equivale al 141% in più di quanto sarebbe dovuto essere.

Nuova Zelanda, sospeso recupero idrocarburi

Il vento a 65 km orari e le onde alte fino a 4 metri hanno costrettole squadre di volontari a sospendere le attività di recupero del petrolio ancora stivato nella nave container Rena, incagliata sulla barriera corallina lo scorso 5 ottobre. Sono state recuperate dalla nave circa 90 tonnellate di carburante, ma ne rimangono ancora 1.210 tonnellate.

Settimana europea dello squalo, una petizione contro il finning

Gli squali sono a rischio, da predatori dei mari a prede destinate ad alimentare il mercato di pinne di squalo. Ci eravamo già occupati della pratica, a dir poco crudele, del finning, lo spinnamento. La parte più pregiata  e meglio quotata di questi pesci viene prelevata con tecniche barbare ed il resto del corpo restituito alle acque e condannato a morte sicura. La Shark Alliance, in occasione della Settimana Europea dello squalo (15-23 ottobre 2011), appoggiata dalla Save our Seas Foundation, ha organizzato una serie di eventi per sensibilizzare alla tutela degli squali, sempre più vittime del sovrasfruttamento dei loro stock da parte dell’uomo.

Ambiente, obiettivi Kyoto sempre più distanti per l’Italia

Italia, Austria e Lussemburgo a fatica cercano di raggiungere gli obiettivi di Kyoto 2012, mentre il resto d’Europa pensa alla seconda fase del protocollo sul clima per il 2020. La riduzione delle emissioni di anidride carbonica nel nostro Paese si è fermata al 4,8%, quando invece dovrebbe essere del 6,5%. Il mancato obiettivo del nostro Paese che emette 10-20 volte in più di quanto dichiara, e degli altri due Stati europei, mette a rischio i risultati dell’intera Unione che, entro il 2020, dovrebbe ridurre del 20% le emissioni di CO2 e  i consumi energetici.

BP risarcita per 4 miliardi di dollari per marea nera nel Golfo del Messico

La BP riceverà 4 miliardi di dollari in contanti dal socio Anadarko come risarcimento per i costi legati alla merea nera nel Golgo del Messico. Il denaro stanziato per le vittime del disastro ambientale e per le opere di bonifica sale in questo modo a 24 miliardi di dollari. Bob Dudley, ceo di BP, ha commentato

Questo accordo rappresenta una soluzione positiva, elimina l’incertezza e risolve i problemi tra tutti i proprietari del pozzo di Macondo.

La BP tornerà a trivellare nel Golfo del Messico

In una sorta di gioco macabro, in cui l’assassino una volta libero torna sul luogo del delitto, ad accertarsi se c’è rimasto ancora qualcosa di vivo da finire, la BP potrebbe fare  nuovamente capolino nel Golfo del Messico, armata di trivelle e munita, ce lo auguriamo, di piani per usarle nel migliore dei modi. La notizia che la compagnia petrolifera, rea della marea nera, parteciperà alla gara per aggiudicarsi i diritti di trivellazione in quell’area, arriva dal Bureau of Safety and Environmental EnforcementMichael Bromwich, a capo dell’organo, motiva questa decisione con una dichiarazione che ha fatto inorridire gli ambientalisti, e rabbrividire il resto dell’opinione pubblica americana:

Non si concede la pena di morte sulla base di un solo incidente.

Orsi polari malati: colpa delle industrie

Gli orsi polari sono uno dei simboli degli animali in via di estinzione, ma oggi si scopre che non solo sono a rischio per i cambiamenti climatici, ma anche per cause ben più dirette: l’inquinamento industriale. Ma al Polo Nord, direte voi, non ci sono industrie. Vero, se non fosse che le particelle inquinanti emesse a migliaia di chilometri di distanza possono viaggiare fino lì, facendo ammalare questi animali il cui sistema immunitario non è pronto ad accogliere questi agenti chimici.

Animali in via d’estinzione, Leonardo Di Caprio difende gli elefanti

L’avorio alimenta dispute e conflitti. Gli elefanti vengono uccisi dai bracconieri perché le loro zanne possano essere vendute in cambio d’armi e droghe dalle organizzazioni criminali internazionali, prima che queste diventino chincaglieria e gioielli per i consumatori. Le autorità di 85 Paesi hanno sequestrato quasi 400 tonnellate di avorio al mercato nero da quando è stato vietato il commercio di avorio, nel 1989.

Non sono le battute di un film d’azione, Leonardo Di Caprio fa sul serio e si schiera a favore degli elefanti, contro il traffico illegale dell’avorio. L’attore americano sarà il prossimo testimonial di una campagna per salvare gli elefanti promossa dall’International Fund for Animal Welfare (USA).

Marea nera in Nuova Zelanda, a rischio coralli e pinguini blu

Marea nera in Nuova Zelanda: le ultime notizie che ci arrivano dalle autorità locali non sono affatto confortanti purtroppo. La portacontainer Rena, della greca Costamare Inc, incagliatasi una settimana fa a causa di un errore umano del capitano, a 22 chilometri dalle coste di Tauranga, lungo le spiagge della Bay of Plenty, presenta una crepa nello scafo che si fa sempre più profonda ed è ormai scontato che non reggerà ancora a lungo. Dalla nave sono già fuoriuscite centinaia di tonnellate di greggio, circa 350 si stima, un primo bilancio di quello che si prefigura come il disastro ambientale più grave mai avvenuto in acque neozelandesi. Le operazioni di soccorso coinvolgono oltre 500 persone e proseguono incessantemente in un ultimo disperato sforzo di pompare il petrolio che rimane a bordo, circa 1300 tonnellate, in altre imbarcazioni prima che la nave coli a picco. Steve Jones, portavoce della  Maritime New Zealand, spiega che ormai la portacontainer è tenuta unita solo dai suoi componenti interni.