I cambiamenti climatici sono sempre esistiti, su questo non ci sono dubbi. Anche i più radicali negazionisti non possono affermare che la temperatura media della Terra sia sempre rimasta la stessa, e proprio questa affermazione conferma la loro tesi secondo cui i cambiamenti in atto non dipendono dagli esseri umani. Su questo dibattito ci concentreremo in altri articoli. Quello che oggi vogliamo dimostrarvi è cosa accade quando cambia il clima. Tra le varie ipotesi sull’estinzione dei dinosauri, per esempio, c’è anche quella del cambiamento del clima. Ma se sui dinosauri non si sa quasi nulla, il sospetto che questo fenomeno c’entri con la scomparsa di alcune delle più grandi civiltà della storia è molto forte.
Mutamenti Climatici
Temporali più forti per il riscaldamento globale
Da anni gli scienziati di tutto il mondo dibattono sull’effetto del riscaldamento globale sulla nostra vita quotidiana, ed uno dei pochi punti in cui sembrano tutti più o meno d’accordo è che un effetto concreto è la forza di fenomeni naturali, come temporali, uragani e trombe d’aria. La teoria predominante è che da quando le temperature medie sono aumentate, questi eventi sono stati sempre più forti. Ma di quanto?
Siccità cronica, da emergenza diventerà la norma
Qualche giorno fa avevamo spiegato come in molte parti del mondo questi ultimi mesi hanno fatto registrare la più forte siccità che si ricordi a memoria d’uomo. Purtroppo i dati scientifici disponibili ora rendono manifesto come la situazione sia molto più grave. Altro che memoria d’uomo, la siccità che ha colpito il Nord America dal 2000 al 2004 è stata la più forte degli ultimi 800 anni, e quella che stiamo vivendo oggi non è altro che la sua prosecuzione.
Ondate di caldo, colpa del riscaldamento globale
Le persone che seguono attentamente gli sviluppi sulle questioni ambientali lo sapevano da tempo, ma adesso è ufficiale ed anche chi non si interessa normalmente a questi argomenti ora lo saprà: le ondate di caldo record che si stanno registrando in questi mesi sono colpa del riscaldamento globale. Ne sono certi al NASA Goddard Institute for Space Studies di New York, dove hanno dimostrato che la siccità ed il caldo record che si stanno verificando in questi mesi nel Texas sono collegati a quel fenomeno.
Giugno e luglio 2012 bimestre più caldo degli ultimi 2 secoli
L’Isac-Cnr ratifica le temperature record: giugno e luglio 2012 compongono il bimestre più caldo degli ultimi due secoli eccezion fatta per un bimestre del 2003. L’aumento delle temperature globali e quindi anche italiane è sotto gli occhi di tutti. A confermare la straordinarietà del caldo degli ultimi mesi le rilevazioni della Banca dati “Serie storiche italiane ultrasecolari di parametri meteorologici” dell’Isac-Cnr (Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche), che si fanno testimoni anche della costanza delle anomalie positive nelle temperature degli ultimi anni.
Siccità in più della metà degli USA, ma per gli americani non c’entra il riscaldamento globale
Un incredibile sondaggio mostra ancora una volta quanto gli americani siano capaci di nascondere la testa sotto la sabbia. Come dimostrato anche in precedenti post, questo è uno degli anni con la siccità più elevata della storia. Tra i Paesi più colpiti c’è sicuramente gli Stati Uniti che non vivevano un periodo così secco da più di 60 anni. Secondo gli ultimi dati provenienti dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti 35 Stati su 50, il 64% del territorio nazionale, è in emergenza siccità.
Riscaldamento globale, anche i negazionisti fanno un passo indietro
Giusto qualche giorno fa vi abbiamo parlato di quella incredibile scoperta, effettuata dagli scienziati dell’Università di Berkley, che avevano calcolato come la “mano” dell’uomo fosse innegabilmente la prima causa dell’innalzamento delle temperature globali, mettendo a confronto gli ultimi 50 anni di storia umana con i 250 anni calcolabili con precisione dagli strumenti moderni. Oggi arriva la notizia di un docente della stessa università che, dopo anni di negazionismo, ha analizzato i dati dei colleghi e si è dovuto ricredere.
Riscaldamento globale, il Polo Sud diventerà una foresta?
Una ricerca neozelandese ha messo in mostra oggi, di fronte agli occhi del mondo, come sarà il nostro pianeta di qui a qualche anno, se le emissioni di anidride carbonica dovessero continuare al ritmo attuale. L’aspetto più clamoroso riguarda una recente scoperta: milioni di anni fa l’Antartide assomigliava alle foreste presenti oggi nel Queensland, nella parte settentrionale dell’Australia.
Riscaldamento globale, le misurazioni degli ultimi 150 anni dimostrano che è colpa dell’uomo
Nel dibattito che vede da una parte coloro i quali negano che la colpa del riscaldamento globale sia da attribuire all’uomo e quelli che invece affermano il contrario, oggi arriva un nuovo dato direttamente dall’Università di Berkley. Gli studiosi americani non solo hanno notato come negli ultimi 150 anni, da quando più o meno si stima sia iniziata la Rivoluzione Industriale, le temperature siano aumentate notevolmente, ma che quando sono capitati fenomeni naturali come le eruzioni vulcaniche, di solito indicati come i veri responsabili del riscaldamento globale, l’effetto in realtà sia stato inverso.
Riscaldamento globale, trovato plancton tropicale nell’Artico
Del plancton tropicale è stato rinvenuto nell’Artico da un team internazionale di studiosi. La ricerca collegata alla raccolta dei campioni effettuata nel 2010, è stata di recente pubblicata sul British Journal of Micropalaeontology e mette in relazione il ritrovamento di protozoi tropicali e subtropicali in tali zone con il riscaldamento globale.
Mutamenti climatici, la savana potrebbe diventare una foresta
Quando si pensa al riscaldamento globale e ai cambiamenti climatici, il primo effetto che ci viene in mente di solito è la desertificazione. Ma per una pianura che diventa deserto, avviene anche l’effetto contrario. Secondo uno studio pubblicato nelle scorse settimane su Nature pare che entro il 2100 la savana africana potrebbe trasformarsi in una florida foresta.
Giugno 2012 il più caldo della storia
Per chi avesse ancora qualche dubbio sull’esistenza del riscaldamento globale, ecco una (ulteriore) prova: il mese di giugno appena trascorso è stato il più caldo della storia. Mai, da quando sono iniziate le registrazioni atmosferiche (più di un secolo fa), si era registrato un mese di giugno con temperature così elevate, e non di poco. Stiamo parlando di 1,07 gradi Celsius più della media. Il tutto aggravato dal fatto che questo mese così afoso ha seguito il secondo maggio più caldo di tutti i tempi.
Riscaldamento globale è colpa anche dei nostri antenati
Il nostro stile di vita, si sa, causa gran parte di quel fenomeno che oggi chiamiamo riscaldamento globale. Le emissioni industriali, quelle delle nostre auto ed il riscaldamento domestico sono notoriamente le principali cause dell’innalzamento delle temperature, ma un recente studio ha dimostrato che, dopotutto, non è completamente colpa nostra. Secondo i ricercatori del Max Planck Institute for Meteorology in Germania, la colpa è (almeno in parte) dei nostri antenati.
Innalzamento dei mari può essere rallentato, non fermato
Il dado è tratto, ed ormai ne dobbiamo pagare le conseguenze. Come hanno dimostrato un gruppo di scienziati che ha pubblicato un recente articolo su Nature, l’innalzamento del livello dei mari non può essere più fermato. Il fenomeno secondo il quale nei prossimi decenni il livello degli oceani salirà sempre più alto ha superato il punto di non ritorno e al massimo può essere rallentato, ma non si potrà più riuscire a fermarlo.