La fuliggine responsabile di danni alla salute e dei mutamenti climatici

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Mentre tutti parlano di anidride carbonica, o CO2, come responsabile del cambiamento climatico globale in corso, ci potrebbe essere un altro importante responsabile di questo fenomeno che, fino ad ora, è stato fortemente sottovalutato. Si tratta della fuliggine, le cui particelle di carbonio incombuste in realtà danneggiano l’ambiente più di quanto pensato.Uno studio climatico svolto dalla NASA ha mostrato come grandi quantità di fuliggine e di altri inquinanti potrebbero la causa delle variazioni di precipitazioni e temperatura della Cina ed essere responsabili dell’aumento delle inondazioni e delle siccità avvenuto negli ultimi decenni. Finora si sapeva con certezza che la fuliggine fa molto male alla salute, nella sola Asia 400.000 donne e bambini muoiono ogni anno per aver respirato questi fumi in casa e l’Asia è responsabile del trenta percento della fuliggine emessa nel mondo, mentre quelli industrializzati, Europa in testa, soprattutto attraverso i motori diesel , sono responsabili di un altro quarto delle emissioni.

Uno specifico studio condotto da scienziati tedeschi e italiani ha suscitato il timore che le particelle prodotte dai motori diesel a basse emissioni possano essere addirittura più dannose per la salute umana di quelle dei motori più vecchi. I risultati dello studio sono stati recentemente pubblicati on line dalla rivista «Environmental Science & Technology» dell’American Chemical Society (ACS).

Enel firma accordi in Cina per la riduzione delle emissioni di co2

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Enel ha firmato ieri a Pechino presso l’ ambasciata italiana in Cina due accordi di cooperazione per l’abbattimento delle emissioni ad effetto serra. I documenti siglati si inseriscono nell’ambito del Piano di Cooperazione italo-cinese avviato già nel 2001 con l’obiettivo di individuare un percorso di sviluppo sostenibile nel paese asiatico. Gli accordi prevedono un Memorandum of Understanding tra il gruppo dell’ad Fulvio Conti ed il ministero delle Scienze e della Tecnologia della Cina al fine di promuovere l’utilizzo di ‘clean coal technologies’ facendo leva sull’esperienza già maturata in Italia. Le tecnologie in questione determinerebbero per le centrali a carbone cinesi il 50% di efficienza in più e la riduzione di un terzo della CO2 prodotta per MWh generato.

California: lo Stato più inquinato d’America

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Se avete intenzione di fare una vacanza negli Stati Uniti, state bene attenti alla scelta della città dei vostri sogni, potreste rimanerne delusi. Le immagini che ci arrivano dagli States ci raccontano di posti affascinanti, tutto sole e mare, in una terra che si chiama California (chi non ha mai visto una puntata di Baywatch?). Anche gli Eagles cantavano “Sognando la California”, ma forse all’epoca questa terra piena di contrasti non aveva i problemi che ha ora, soprattutto di carattere ambientale.

Lasciando perdere ora altri problemi razziali o politici, concentriamoci sul triste primato che ha uno dei posti considerati Paradiso in Terra. La American Lung Association’s State of the Air 2008 (il rapporto sullo stato dell’aria stilato dall’Associazione Polmone Americano) ha rilevato che lo Stato della California è il più inquinato d’America, e la città di Los Angeles è solo seconda, dietro quella di Pittsburgh. Ma solo da quest’anno, visto che fino all’anno scorso è stata la città più inquinata d’America, primato che mantiene da diversi anni.

Deforestazione zero: il nuovo monito di Greenpeace

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Se dico effetto serra cosa vi viene in mente? Probabilmente in molti, se non tutti, penseranno subito ai gas di scarico delle auto. A qualcuno può venire in mente il camino di un’industria.
Ma in pochi sanno che la maggior parte di responsabilità dell’effetto serra ce l’ha la deforestazione.

E’ un effetto al contrario, cioè le piante stanno lì, tra le varie funzioni, anche per diminuire i gas serra perchè esse sono capaci di assorbirli, metabolizzarli, e trasformarli in ossigeno. Ogni albero che viene abbattuto contribuisce a tonnellate di CO2 non assorbito, e quindi all’accumularsi di questi gas nell’atmosfera, fino ad arrivare all’effetto serra. L’effetto viene ancora ingigantito quando, abbattendo gli alberi, si libera il carbonio che loro trattengono nel suolo, sprigionando ulteriori gas tossici.

Vegetariani per un giorno e il gas serra diminuisce

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La carne rossa torna sul banco degli imputati, e questa volta non c’entrano colesterolo e grassi saturi, le si addebita il ben più globale crimine di aumentare i gas serra.
A quanto pare non basta più consumare cibi locali, che abbiano compiuto il minor numero di chilometri possibili per ridurre le emissioni. Secondo una ricerca pubblicata dalla rivista Environmental and Science and Technology il risparmio di inquinanti del consumare prodotti locali viene di gran lunga superato da un solo giorno da vegetariani.

Lo studio è stato effettuato da Cristopher Weber dell’università americana Carnegie Mellon che ha esaminato l’intero ciclo di vita dei cibi, dalla produzione alla tavola ed i rispettivi consumi di ogni fase del processo.

Raccolta differenziata: un piccolo impegno per un grande risultato

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Ogni nostra azione produce inquinamento: leggere un giornale o bere un’aranciata, non sarebbe nulla, se non considerassimo che ogni giorno nel mondo vengono stampate milioni di pagine, costruite milioni di bottiglie in plastica o lattine in alluminio, assemblati milioni di oggetti e mobilio per le nostre case. Questo significa milioni di alberi abbattuti, milioni di litri di petrolio consumati, milioni di kg di CO2 immessi nell’atmosfera: con la raccolta differenziata, invece, tutte queste risorse vengono risparmiate.

Berlusconi vuole il nucleare, ecco le ragioni per fargli cambiare idea

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All’annuncio della vittoria di Berlusconi alle ultime elezioni politiche, gli ambientalisti di tutta Italia si saranno sentiti passare un brivido lungo la schiena. Il leader del Pdl, infatti, ha da sempre dichiarato che la soluzione per i problemi energetici in Italia sarà l’introduzione del nucleare.

La sua vittoria, e l’inizio delle sue riforme, coincideranno proprio con l’anniversario della strage di Cernobyl, esattamente il 26 aprile del 1986.
L’esplosione del reattore nucleare della centrale bielorussa portò alla contaminazione radioattiva di un raggio di 150.000 km quadrati di territorio che andava dalla Bielorussia all’Ucraina, fino anche alla Russia.
Esattamente un anno dopo gli italiani, per una volta primi in Europa, firmarono il referendum che vietava la costruzione di centrali nucleari nel nostro bel Paese.

Arriva l’aereo a idrogeno, e parlerà italiano

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La zona di Portici, vicino Napoli, non è solo camorra o immondizia, ma un vero e proprio cuore pulsante della scienza del futuro. Tra tanta povertà è sorta una delle sedi dell’IMAST, il distretto tecnologico sull’ingegneria dei materiali polimerici e compositi e strutture. E il primo regalo ce lo ha già fatto: il primo aereo a idrogeno della storia, fatto in buona parte in questa struttura, che ospita il Boeing Phantom Works, organismo scientifico nato per sviluppare nuove tecnologie aereonautiche.

Ciò che in pratica è stato costruito sono i materiali compositi termoplastici utilizzati nella realizzazione della componentistica aerodinamica, mentre tutto il resto è stato realizzato alla Boeing Research & Technology Europe di Madrid, con la collaborazione di partner industriali in Europa e negli Stati Uniti.

Petizione di Greenpeace per fermare lo “Sporco Accordo”

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Una delle maggiori cause dell’inquinamento atmosferico, è risaputo, è dovuta agli scarichi delle automobili.
Questi mezzi di cui non riusciamo proprio a fare a meno producono una grossa percentuale di CO2 che, spargendosi nell’atmosfera, va ad aggravare l’effetto serra.

Le sue conseguenze sono visibili agli occhi di tutti. Ad esempio in Cina, nelle grandi metropoli, la gente è costretta a camminare per le strade con una mascherina sul volto perchè il boom economico ha portato ad una densità tale di auto da non lasciare più lo spazio nemmeno per passeggiare, con la conseguente difficoltà nel respirare. Se andassimo su una collina a debita distanza, potremmo vedere come la cappa di smog ha talmente circondato città come Pechino (ma anche molte metropoli europee o americane), da farle sembrare racchiuse in una campana di vetro. Solo che il vetro è fatto di sostanze tossiche.

L’ambiente che danneggia il nostro DNA

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Il nostro patrimonio genetico rischia, a contatto con agenti esterni, di essere danneggiato, nonostante sia dotato di un proprio sistema di riparazione, cosa rischiosa soprattutto se coinvolge informazioni fondamentali nello sviluppo del corpo e nel metabolismo cellulare. Quando si parla di malattie genetiche causate da mutazioni, ci si riferisce a patologie dovute ad una casualita’, ad un errore sporadico, ma non sempre e’ cosi’ poiche’ spesso questo errore viene generato nell’organismo, in seguito all’esposizione ad ambienti ricchi di inquinanti (sostanze chimiche, gas, tossine, virus).

Le zone geografiche d’ Italia, nelle quali sono maggiormente concentrate industrie petrolchimiche, chimiche, di vernici, soprattutto quelle in cui non c’è controllo sullo smaltimento dei prodotti di rifiuto, presentano una elevata percentuale di soggetti affetti da mutazioni genetiche. Le sostanze incriminate sono gli epossidi, le colle, gli idrocarburi, le amine aromatiche, che se rilasciate nell’aria attraverso i fumi industriali, oppure nelle acque attraverso gli scarichi, arrivano a danneggiare l’ uomo, che accumula inconsapevolmente quantita’ tossiche di tali principi.

Inquinamento acustico e elettromagnetico: non solo smog, c’è il radon

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Siamo tutti a conosccenza del tasso di inquinamento atmosferico nelle nostre città e il primo indiziato che ci viene in mente è sicuramente lo smog, con cui ci troviamo a lottare ogni giorno, dovendo rinunciare sempre più spesso alla comodità nell’uso dell’auto. C’è però un altro fattore di inquinamento, di cui ben poco se ne sente parlare anche se ne veniamo costantemente colpiti nello svolgersi frenetico della nostre attività, mi riferisco all’inquinamento acustico ed a quello elettromagnetico.