Le foreste presenti nelle regioni orientali dell’America del Nord hanno un ottimo potenziale di immagazzinamento del carbonio in eccesso. O almeno la pensano così gli scienziati Jeanine Rhemtulla della McGill University e David Mladenoff e Murray Clayton della University of Wisconsin-Madison.
Con i cambiamenti climatici che incombono, la caccia ai luoghi che possono assorbire il biossido di carbonio presente in alte concentrazioni nell’atmosfera è ufficialmente aperta, e si moltiplicano gli studi in questa direzione.
I “pozzi di assorbimento” per il gas ad effetto serra includono gli oceani e gli enormi alberi delle foreste pluviali tropicali. Ma questa recente ricerca ha evidenziato che, al contrario di quanto si era creduto sinora nella comunità scientifica, anche le foreste delle regioni temperate possono svolgere un ruolo determinante nel liberarci dal biossido di carbonio, contrastando in tal modo i devastanti effetti dei mutamenti climatici.