Il 2011 è stato un anno terribile per gli animali in via di estinzione. Alcuni purtroppo non ci sono più, altri invece hanno visto ridursi ulteriormente il numero della loro popolazione, ed ormai sono arrivati molto vicini alla sparizione definitiva. Gli anni che ci attendono, nonostante gli sforzi per la conservazione, saranno terribili dal punto di vista della distruzione dell’habitat, della caccia e della pesca di frodo ed altre cause che portano alla loro estinzione, ma vediamo quali sono gli animali simbolo di questo 2011 che sta per concludersi.
Flora & Fauna in estinzione
Caccia alle balene, i giapponesi usano i fondi per lo tsunami
La promessa del Governo giapponese di ridurre la caccia alle balene non solo viene ancora una volta disattesa, ma viene persino derisa da una flotta di baleniere che, secondo una recente scoperta fatta da Greenpeace, avrebbe ottenuto parte dei fondi destinati alle vittime dello tsunami per armare le proprie navi e dare la caccia ancora di più ai cetacei.
Rinoceronte nero Occidentale estinto
Come detto già qualche giorno fa, di certo questo non è un buon anno per i rinoceronti. Alla fine dello scorso ottobre ci è giunta la notizia che il rinoceronte di Giava si era ufficialmente estinto in Vietnam. Poi, appena una settimana dopo, una ricerca effettuata in Sudafrica aveva rilevato che nei primi 10 mesi del 2011 erano stati uccisi più rinoceronti che in tutto l’anno precedente. E siccome le brutte notizie non vengono mai da sole, eccone un’altra che forse fa ancora più male delle precendenti: secondo le ultime valutazioni, i rinoceronti neri Occidentali sono definitivamente estinti.
Rinoceronti: come salvarli con un elicottero
Non è di certo un bel periodo per i rinoceronti, dopo l’annuncio dell’estinzione del rinoceronte di Giava e del record annuale delle vittime del bracconaggio, ma di certo fa piacere vedere che qualcuno si dà tanto da fare anche per salvare questi enormi animali, e non solo per sfruttarli. I volontari in questione sono quelli del WWF che nel tentativo di salvare una delle specie più in pericolo, il rinoceronte nero, sono riusciti letteralmente a sottrarre dalle mani dei cacciatori ben 19 esemplari.
Rinoceronti: 2011 anno negativo da record
Come se non bastasse la terribile notizia dei rinoceronti di Giava estinti in Vietnam, ora uno studio del WWF ce ne manda un’altra che rende la situazione ancora peggiore: nei soli primi 10 mesi dell’anno 2011 il numero di rinoceronti uccisi dai bracconieri ha già superato il numero di quelli che erano stati uccisi in tutto il 2010.
Animali in via d’estinzione, addio al rinoceronte di Giava
Il rinoceronte di Giava in Vietnam è definitivamente scomparso. E’ doloroso dovere constatare che, nonostante tutti i significativi investimenti per la conservazione del rinoceronte non si è riusciti a salvare questo animale unico. Per il Vietnam questa è un’ulteriore perdita gravissima, il paese negli ultimi decenni ha perso buona parte del suo patrimonio naturale.
ha annunciato poche ore fa il direttore del Wwf Vietnam Tran Thi Minh Hien.
Massacro di squali in Colombia
Una bruttissima notizia arriva dalle coste della Colombia: circa duemila squali martello, una delle specie più in pericolo di estinzione, sono stati uccisi per le loro preziose pinne. Ad annunciarlo sono state le stesse autorità ambientali colombiane che hanno parlato di uno dei più grandi massacri della storia, il quale fa ancora più male sapendo che è avvenuto in un’area protetta, il “santuario” della fauna selvatica Malpelo, nelle acque del Pacifico.
Tonno rosso, la pesca eccessiva continua nonostante i divieti
L’appello dell’IUCN di qualche mese fa evidentemente è rimasto inascoltato: il tonno rosso si pesca troppo, e la sua estinzione è sempre più vicina. A dichiararlo è il Pew Environment Group, un gruppo ambientalista americano che, tra le altre attività, ha calcolato quanto tonno rosso dell’Atlantico è stato venduto. Secondo i loro calcoli infatti, considerando solo il mercato legale, il tonno entrato in commercio nell’ultimo anno equivale al 141% in più di quanto sarebbe dovuto essere.
Settimana europea dello squalo, una petizione contro il finning
Gli squali sono a rischio, da predatori dei mari a prede destinate ad alimentare il mercato di pinne di squalo. Ci eravamo già occupati della pratica, a dir poco crudele, del finning, lo spinnamento. La parte più pregiata e meglio quotata di questi pesci viene prelevata con tecniche barbare ed il resto del corpo restituito alle acque e condannato a morte sicura. La Shark Alliance, in occasione della Settimana Europea dello squalo (15-23 ottobre 2011), appoggiata dalla Save our Seas Foundation, ha organizzato una serie di eventi per sensibilizzare alla tutela degli squali, sempre più vittime del sovrasfruttamento dei loro stock da parte dell’uomo.
Orsi polari malati: colpa delle industrie
Gli orsi polari sono uno dei simboli degli animali in via di estinzione, ma oggi si scopre che non solo sono a rischio per i cambiamenti climatici, ma anche per cause ben più dirette: l’inquinamento industriale. Ma al Polo Nord, direte voi, non ci sono industrie. Vero, se non fosse che le particelle inquinanti emesse a migliaia di chilometri di distanza possono viaggiare fino lì, facendo ammalare questi animali il cui sistema immunitario non è pronto ad accogliere questi agenti chimici.
Animali in via d’estinzione, Leonardo Di Caprio difende gli elefanti
L’avorio alimenta dispute e conflitti. Gli elefanti vengono uccisi dai bracconieri perché le loro zanne possano essere vendute in cambio d’armi e droghe dalle organizzazioni criminali internazionali, prima che queste diventino chincaglieria e gioielli per i consumatori. Le autorità di 85 Paesi hanno sequestrato quasi 400 tonnellate di avorio al mercato nero da quando è stato vietato il commercio di avorio, nel 1989.
Non sono le battute di un film d’azione, Leonardo Di Caprio fa sul serio e si schiera a favore degli elefanti, contro il traffico illegale dell’avorio. L’attore americano sarà il prossimo testimonial di una campagna per salvare gli elefanti promossa dall’International Fund for Animal Welfare (USA).
Uccelli, in netto calo le specie “agricole”
Brutte notizie arrivano dalla LIPU sulla sopravvivenza delle specie agricole di uccelli, ovvero quelle che hanno il loro habitat o comunque frequentano e sono dunque strettamente legate agli ambienti agricoli. Negli ultimi 30 anni, infatti, il programma europeo di monitoraggio Pan-European Common Bird Monitoring Scheme ha rivelato un calo di oltre la metà di questi esemplari. Parliamo di specie come l’allodola, il fanello e lo strillozzo. Lo studio ha esaminato, prendendo a riferimento 25 Paesi UE, la situazione in cui versano 145 specie diffuse, dove con diffuse si intende quelle che non vivono concentrate in territori ben definiti nei confini ma in ordine e presenza sparsa.
Le 5 specie a rischio estinzione, ma che possiamo ancora salvare
Tigri, rinoceronti neri, e panda giganti attraggono l’attenzione degli ambientalisti e degli amanti della fauna selvatica perché sono ormai entrati nell’immaginario collettivo come degli stupendi animali che rischiamo di vedere sparire dalla faccia della Terra. Ed in effetti la loro popolazione mondiale si sta riducendo a poche migliaia di esemplari, in costante declino. Ma ci sono anche altre specie che rischiano di sparire per sempre, ma la cui vita potrebbe essere salvata con piccole attenzioni in più.
Specie a rischio estinzione: progetto italiano riabilita le zone umide
In Europa molte specie vegetali delle zone umide sono a rischio di estinzione. Per questo associazioni e studiosi tentano tutti i modi per salvarle. Un gruppo di lavoro italiano ha collaudato una tecnica che potrebbe rivelarsi un successo nella riabilitazione delle zone agricole a rischio. Le azioni di recupero effettuate fino a questo momento in Italia, con l’obiettivo di conservare una specie rare e minacciate di estinzione, finora hanno avuto successo.