Sviluppo fotovoltaico: ricerca su celle innovative negli States

celle-fotovoltaicheE’ in fase di sviluppo negli Stati Uniti, presso il Caltech, California Institute of Technology, la sperimentazione di celle fotovoltaiche che hanno uno spessore pari a 100 micron, e che hanno fatto registrare, su tutto lo spettro solare, valori da record per quanto riguarda l’assorbimento.

Per adesso si è proceduto alla sperimentazione su celle con una dimensione non superiore a pochi centimetri quadrati, ma adesso presso il Caltech di Pasadena il passo successivo sarà prima quello di avviare la sperimentazione e la dimostrazione del funzionamento su celle di tipo commerciale, e poi passare direttamente ai test sul campo, ovverosia fuori dalle mura del California Institute of Technology. Trattasi di celle che hanno un altissimo grado di flessibilità, e che utilizzano, nello spessore pari a 100 micron, dei fili sottili in silicio che sono incorporati in una matrice polimerica.

Fotovoltaico, eolico e geotermia: gli Usa accelerano sulle nuove energie

energie-puliteGli Stati Uniti devono sviluppare nuovi metodi sia per produrre, sia per utilizzare le energie rinnovabili. Ad affermarlo è stato il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, il quale ha di conseguenza proposto un incremento di $ 217 milioni dei fondi da destinare per sostenere i progetti di ricerca. L’America, Paese leader su tanti fronti, con l’avvento della nuova Amministrazione, dopo la lunga “regnanza” di George W. Bush, decisamente più “vicino” alle major del petrolio, non vuole lasciarsi scappare l’obiettivo di diventare su scala globale il leader per quel che riguarda le nuove energie, e chiaramente al Paese le risorse e le potenzialità in tal senso non mancano.

E così, a valere sull’anno fiscale 2011, che partirà nel prossimo mese di ottobre, Barack Obama ha altresì proposto un incremento di altri 108 milioni di dollari di stanziamenti da destinare alle energie rinnovabili nell’ambito del budget proposto per il Dipartimento dell’energia che ammonta a ben 28,4 miliardi di dollari, con un incremento del 6,8% rispetto all’anno fiscale 2010.

Fotovoltaico: lo Stato di New York sarà sempre più verde

pannelli-fotovoltaiciIn America, ed in particolare nello Stato di New York, la potenza installata cumulata, attualmente “ferma” a 20 MW, quintuplicherà da qui al 2014 per arrivare a 100 MW fotovoltaici. Questo dopo che nell’area è stato approvato un importante ed ambizioso progetto “green” che prevede, nell’ambito delle politiche di sviluppo delle fonti rinnovabili, e dell’efficienza energetica, la copertura entro il 2015 dei consumi elettrici, per una quota pari al 45%, con la produzione di energia pulita e, cosa che di certo non guasta, con la creazione di ben 50 mila posti di lavoro che sono tutto oro che cola visto che anche negli Stati Uniti non è di certo quello attuale un gran momento per l’occupazione. Il progetto rientra nell’ambito di una partnership tra i privati e la NYPA, la New York Power Authority, la quale, per la quota che eccede l’auto-consumo, acquisirà per ben venti anni l’energia elettrica prodotta per immetterla in rete e per distribuirla sia alle cooperative elettriche rurali, sia alle aziende municipalizzate.

E’ arrivata la svolta ecologista: gli Usa studiano il modo di ridurre le emissioni del 28% al 2020

simbolo usa

Si è discusso per mesi del fatto che Obama non fosse riuscito a mantenere la promessa di ridurre le emissioni di gas a effetto serra di oltre il 17%, rispetto ai livelli del 2005 entro il 2020. Ma non tutto è perduto. Una volta liberatosi della riforma sanitaria, la quale ormai non assorbe più tutte le sue energie, Obama ha spiegato che tali limiti sono inconsistenti, e che farà pressioni sul Senato per cercare di aumentare le riduzioni dei gas inquinanti.

Così ha deciso di dare l’esempio, facendo per primo ciò che tutto il Governo federale spera riuscirà a fare a breve, e cioè ridurre le proprie emissioni in modo molto più convinto rispetto a prima. Ecco la promessa, riportata dalla Reuters:

Il presidente Barack Obama ha detto venerdì che il Governo Usa avrebbe ridotto le sue emissioni di gas a effetto serra del 28% entro il 2020 come risultato di un ordine esecutivo che ha rilasciato per dare l’esempio per combattere il cambiamento climatico.

In California è partita la gara ai tetti solari

solare a san francisco

Dopo l’annuncio del sindaco di San Diego di voler spingere per poter arrivare ad avere un giorno il 100% dei tetti della città forniti di un impianto solare, il sindaco di San Francisco, Gavin Newsom, ha annunciato oggi un piano per installare oltre 365 kw di pannelli solari sul San Francisco Housing Authority, e di voler fare altrettanto sui tetti della sua città. I pannelli solari forniscono centinaia di migliaia di chilowatt di energia pulita, energia elettrica rinnovabile per i residenti degli alloggi pubblici. Il progetto si prevede potrà creare 25 posti di lavoro e si concluderà entro la fine dell’anno.

Per ora, annuncia Newsom, i pannelli solari comunali serviranno per dare energia per l’illuminazione stradale. Questa servirà per ridurre i gas ad effetto serra, far crescere la loro economia verde, e

portare lo Stato verso un futuro di energia pulita e rinnovabile.

Politica verde o no? Il primo anno di Obama alla Casa Bianca

Obama_Solare

Obama è entrato nello Studio Ovale su un piedistallo di aspettative impossibili, che lui stesso ha contribuito a costruire durante la campagna elettorale. Ora, molti americani si lamentano perché non tutte le promesse sono state mantenute, mentre alcune sì. Mente gli States rimangono divisi sulla riforma sanitaria e le altre politiche interne, cerchiamo di capire cosa il primo presidente nero ha fatto per l’ecologia.

1. Cancellare le leggi sul clima di Bush: Obama ha dato il via al suo mandato sul fronte ambientale con il ribaltamento o la sospensione di una serie di regole dell’amministrazione Bush riguardo alle specie in via di estinzione e la conservazione. Bush aveva approvato una serie di leggi che fecero infuriare gli ambientalisti, e Obama diede un chiaro segnale che avrebbe fatto andare le cose in modo diverso.

2. Stimolo all’industria dell’energia pulita: Il disegno di legge di stimolo industriale è stata la vera grande novità, e ha rappresentato il più grande investimento nelle tecnologie pulite mai fatto da un Governo degli Stati Uniti. Sono inoltre compresi i tagli alle tasse per il miglioramento energetico, l’efficienza e le iniziative volte a stimolare la crescita dei posti di lavoro verdi.

Fotovoltaico: incentivi ancora fondamentali per lo sviluppo

fotovoltaico-usaNon solo in Europa, Italia compresa, ma anche negli Stati Uniti la presenza di incentivi continua ad essere uno dei fattori chiave per garantire lo sviluppo e l’espansione del fotovoltaico. Ad affermarlo è stato il “DOE”, Dipartimento per l’Energia americano, in base ad un Rapporto stilato dal “NREL”, il National Renewable Energy Laboratory, che, quindi, mette in risalto come la crescita del mercato dell’energia prodotta da fonte solare non possa fare affidamento solo ed esclusivamente, anche in termini di competitività, sullo sviluppo tecnologico. In particolare, il Rapporto ha preso a riferimento i fattori chiave che possono portare a facilitare lo sviluppo del mercato residenziale del fotovoltaico in base agli investimenti effettuati dalle società elettriche a cavallo tra l’anno 2008 ed il 2009.

Fotovoltaico e non solo nei piani energetici della California

SchwarzeneggerDalla geotermia alle tecnologie idrauliche e passando per il fotovoltaico, le biomasse e l’eolico. In California, lo Stato governato da Arnold Schwarzenegger, ben noto, oltre che per la sua carriera politica anche per film come “Terminator”, sono in rampa di lancio grandi progetti per lo sviluppo e l’espansione della produzione di energia da fonti rinnovabili. Nello Stato americano, infatti, ci sono la bellezza di 70.000 MW di potenza di progetti che sono stati presentati e che attendono l’autorizzazione da parte delle Autorità competenti; a dichiararlo è stato proprio l’ex-attore e Governatore della California, il quale ha ribadito come l’obiettivo nello Stato sia quello di coprire la propria domanda di energia elettrica, per una quota pari al 33%, dalle fonti rinnovabili entro l’anno 2020.

Obama finanzia con 2,3 miliardi di dollari il settore delle rinnovabili

obama energia

Non avrà fatto molto durante il congresso di Copenaghen, ma almeno in patria Barack Obama fa la voce grossa per quanto riguarda le energie rinnovabili. Il presidente americano ha appena annunciato l’assegnazione di 2,3 miliardi di dollari per il Recovery Act Advanced Energy Manufacturing Tax Credits per i progetti di produzione di energia pulita negli Stati Uniti.

La Casa Bianca ha detto in un comunicato che 183 progetti in 43 Stati membri dovranno creare decine di migliaia di posti di lavoro di alta qualità ed energia pulita a livello nazionale, tra cui l’energia del vento solare, impianti più efficienti e le tecnologie per la gestione dell’energia.

Costruire un settore solido per l’energia pulita è il modo in cui creeremo i posti di lavoro del futuro. La legge di ripristino dei premi annunciata oggi contribuirà a colmare il gap di energia pulita che è cresciuto tra l’America e le altre nazioni, mentre creerà dei posti di lavoro, ridurrà le nostre emissioni di carbonio ed aumenterà la nostra sicurezza energetica

ha detto il presidente Obama.

Washington DC introduce una nuova tassa sulle buste di plastica, ma con finalità ecologiche

tasse busta plastica

Dal prossimo anno in Europa saranno vietate le buste di plastica per la spesa, le cosiddette “shopper”. Negli Stati Uniti non vige ancora il divieto, ma hanno trovato un modo migliore per risolvere il problema: incidere su quello a cui gli americani tengono di più, il portafoglio.

Il governo della città di Washington DC, all’inizio di questo mese, imporrà una tassa di 5 centesimi per i sacchetti di plastica ai clienti dei supermercati. I funzionari della città prevedono di utilizzare il fatturato aumentando la lotta contro l’inquinamento di un fiume locale. Secondo i produttori dei sacchetti di plastica, che ovviamente non sono soddisfatti della nuova imposta, la decisione costerà alle famiglie di Washington “5 milioni di dollari nel 2010”. O, in altre parole, i residenti avranno 100 milioni di opportunità di scegliere un’alternativa eco-friendly ai sacchetti di plastica l’anno prossimo.

Il mistero dei leoni di mare spariti nel nulla

leoni di mare a san francisco

Già nel mese scorso, sono stati stimati in almeno 1.500 i leoni di mare al largo del famoso Pier 39 di San Francisco, uno dei più famosi centri commerciali del mondo. Ora, sembra che siano del tutto scomparsi. Dove sono andati a finire? La domanda preoccupa non poco gli animalisti, visto che i leoni di mare sono famosi per la loro pelliccia pregiata.

Gli esperti non si dicono certi, ma sembra che siano spariti per inseguire una fonte di cibo. The Associated Press spiega:

La maggior parte della mandria probabilmente ha seguito i loro cibi preferiti, sardine e acciughe. Gli animali cominciarono a lasciare [il molo] in massa il giorno dopo il Ringraziamento, quasi come se qualcuno avesse emesso un ordine. Ma il fatto che i leoni di mare siano rimasti lì per così tanto tempo è ancora più strano della loro scomparsa.

Nonostante la natura insolita di entrambe le situazioni, gli esperti non sono particolarmente preoccupati.

Gli americani non credono al “climagate” e spingono per una legislazione più verde

americani

Una buona notizia arriva dall’America, dove le lobby inquinanti avevano sguinzagliato uno stuolo di pseudo-scienziati negazionisti per far fallire le trattative sulla riduzione delle emissioni in patria e a Copenaghen. Un nuovo sondaggio ha dimostrato che gli americani credono ancora che il riscaldamento globale sia realtà, e la maggioranza ancora vuole la riforma sull’energia pulita.

Anche a fronte di tutte le rumorose e ridicole accuse scatenate dalle e-mail rubate, le quali smentivano un consenso scientifico formatosi nel corso di decenni di ricerca meticolosa, gli americani sono ancora abbastanza intelligenti per vedere la verità. Un nuovo sondaggio offre a questi ed altri risultati incoraggianti, e ripristina una certa fiducia nel buon risultato a Copenaghen.

Tra 90 anni San Francisco non esisterà più. Almeno in superficie

schwarzenegger california

Altro che riscaldamento globale. Qui si parla di una vera e propria catastrofe. Dopo osservazioni, raccolte di dati, esperimenti e controesperimenti, ormai non ci sono più dubbi. E’ talmente sicuro che la California sarà una delle regioni più colpite al mondo dai cambiamenti climatici che il suo governatore, Arnold Schwarzenegger, è stato costretto ad andare in televisione ed annunciare al suo popolo cosa gli scienziati gli hanno appena riferito: buona parte della città di San Francisco, ma gran parte della west coast in generale, entro la fine del secolo sarà sommersa.

Già da tempo ci si aspetta la rottura della faglia di San Andrea, la quale potrebbe far staccare un pezzo della California dal resto degli Stati Uniti, o peggio ancora potrebbe farla affondare, ma a tutto questo si aggiunge lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello degli oceani, l’eccessiva pressione di strade e abitazioni su un territorio troppo fragile per sostenerle e lo stravolgimento delle temperature. Tutti fattori che fanno pensare che tutta la zona costiera di una delle città più belle del mondo potrebbe trovarsi un metro e mezzo sott’acqua entro il 2099.

Gli Usa potrebbero raddoppiare la loro energia idroelettrica in breve tempo

idroelettrico usa

Il segretario Usa all’Energia Steven Chu ha detto che la capacità idroelettrica negli Stati Uniti potrebbe

raddoppiare con un impatto minimo per l’ambiente

per lo più solo con l’installazione di turbine più efficienti a progetti idroelettrici esistenti o con dighe senza componenti energetici, aumentando l’uso dei progetti di pompaggio-stoccaggio , e incoraggiando l’uso di turbine nei fiumi. Questo tipo di miglioramento delle infrastrutture esistenti potrebbe aggiungersi alle già presenti 70.000 MW di capacità.

Cercheremo di spingere su questo. Non stiamo parlando di grandi dimensioni, nuovi serbatoi. Basta lavorare con quello che abbiamo ed è già una quantità enorme di energia.

ha detto Chu in un forum della Casa Bianca.