Ecologia e rifiuti: fondi Ue per differenziata e inceneritori, no discariche

Novità dall’Europa per gestire l’emergenza rifiuti in Italia, e nello specifico per fronteggiare la situazione della Campania dove, nonostante le iniziative promosse dalla giunta De Magistris, il problema dei rifiuti non riesce a trovare soluzione. Ad avvisare del piccolo successo è lo stesso ministro dell’Ambiente Corrado Clini

Il commissario dell’Unione europea all’Ambiente si è detto disponobile a scongelare i fondi di coesione non per le discariche, ma soltanto per la raccolta differenziara e gli inceneritori per il recupero di energia.

Ecologia e innovazione, così l’Europa rilancia l’economia

A pochi giorni dalla nuova presidenza dell’Unione europea, assunta dalla Danimarca il 1 gennaio 2012, viene presentato il nuovo programma di rilancio dell’economia: Ecologia e innovazione saranno le parolechiave dell’Ue, come spiega il ministro dell’Ambiente danese Ida Auken nella presentazione a Bruxelles

Se vogliamo mettere le finanze su una rotta sostenibile dobbiamo sviluppare un nuovo approccio verde: usare le tecnologie verdi e l’innovazione sostenibile per rilanciare l’economia. E’ importante dire che siamo in un periodo di crisi e sono tempi duri per l’Europa, ma è anche importante ricordare che non c’é solo la crisi finanziaria ed economica, ma anche una grave crisi ambientale e climatica.

Inquinamento petrolio, monitoraggio Canale di Sicilia

Si torna a parlare di inquinamento da idrocarburi, e dunque di petrolio, nel Canale di Sicilia. Questa volta però in modo positivo e costruttivo. Non si tratta di proroghe o di nuove concessioni per indagini petrolifere ma di un programma di monitoraggio delle correnti marine, il progetto Calypso, finanziato dal Fondo europeo per lo Sviluppo regionale, Cooperazione Territoriale europea 2007-2013, PO Italia Malta 2007-2013.

Carbon credits in Europa: oggi il voto

L’idea del carbon credits, cioè acquistare i diritti ad inquinare, è piaciuta in tutto il mondo, ma non è stata adottata quasi da nessuna parte. La legge è semplice: più inquini e più paghi. Il problema è che gli Stati Uniti non l’hanno ratificata, nonostante ne discutano da oltre un anno, la Cina manco a dirlo, ed in Europa, dove l’idea è nata, è diventata legge, ma è talmente leggera che è come se non esistesse. Da oggi però qualcosa potrebbe cambiare in quanto si sta pensando di renderla molto più onerosa.

Ambiente e clima, il programma Life 2014-2020 prende vita

Il programma Life 2014-2020 comincia a concretizzarsi in progetti e fondi per il clima e l’ambiente. Tra le novità discusse questa mattinata in Commissione europea vi sono i progetti integrati che hanno l’obiettivo di coordinare le politiche di intervento europee per ottenere risultati su ampia scala e in modo più omogeneo, ed efficace. Interessante anche la voce che prevede la richiesta di fondi da parte di privati nazionali ed europei.

Emissioni: UE pensa di fissare i tagli anche dopo il 2020

Allo stato attuale l’obiettivo che l’Unione Europea si è posta per il 2020 è il taglio delle emissioni al 20%. Sono in molti però a credere che non sia sufficiente, e così Günther Oettinger, il commissario europeo per l’Energia, ha proposto di cominciare a discutere anche di cosa accadrà nel periodo successivo, fino al 2030, ed oltre. In particolare la richiesta di Oettinger è di realizzare una tabella di marcia che arrivi fino al 2050, la quale dovrebbe iniziare ad essere vincolante entro il 2014.

Emergenza clima, Horizon 2020 vale 25 mld per l’ambiente

Molto si sta parlando di clima e di come fermare i cambiamenti climatici nella settimana del Congresso di Durban. A dare un forte contributo nel settore della ricerca e della lotta all’emergenza clima è l’Europa con il programma Horizon 2020 che ha destinato oltre 25 miliardi di euro alla ricerca. Connie Hedegaard, commissario Ue per il clima si è detta entusiasta dell’iniziativa

Horizon 2020 è una buona notizia sia per il clima che per la nostra crescita economica. Un terzo dell’intero budget di Horizon 2020 andrà alla ricerca legata al clima, si tratta di più di 25 miliardi di euro; mentre almeno il 60% del budget totale sarà relativo ai temi dello sviluppo sostenibile.

Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, 19-27 novembre 2011

Città italiane ed europee sono in mobilità per ridurre i rifiuti con azioni mirate e concrete. Le iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e i governi si diffondono via web attraverso i social media e le pagine di Facebook. Per tutti l’imperativo è “organizzare azioni comuni per ridurre, riciclare e riparare”. Per aderire ai NoTrashMob c’è tempo fino al 2 novembre, poi le azioni comuni partiranno in contemporanea nelle principali città d’Europa.

Ambiente e risorse, campagna Ue contro gli sprechi “Svegliatevi”

Non possiamo più consumare con gli occhi chiusi. Quindi è ora di svegliarsi e aprire gli occhi.

Questo in sintesi il messaggio del commissario europeo all’Ambiente Janez Potocnik nella campagna pubblicitaria lanciata su Youtube e in pochi giorni vista da oltre 2 milioni di persone. Evitare gli sprechi di generi alimentari, di elettricità, acqua, limitare l’uso delle risorse e delle materie prime, acquistare solo il necessario e non il superfluo. L’elenco delle “buone azioni” da compiere per salvare il Pianeta e dare alla Terra il tempo di cui ha bisogno per sostenere il nostro fabbisogno sarebbe molto lungo ma, come afferma il commissario, occorre fare qualcosa adesso

Entro il 2050 nel mondo saremo più di 9 miliardi; il nostro ritmo si crescita è di 200mila nascite al giorno e questo significa che la domanda mondiale di alimenti, mangime e fibre aumenterà del 70%.

Torino candidata Capitale verde europea

Torino è in lista con altre 19 città europee per il titolo di Capitale verde europea per il 2014. A darne notizia è la Commissione europea che ogni anno seleziona le città con il migliore ecosistema urbano, affinché possano essere modelli per le altre città europee. Una giuria di esperi provenienti da diverse città dell’Unione valuterà gli indicatori di sostenibilità ambientale, tra cui: lotta ai cambiamenti climatici, aree verdi, mobilità sostenibile, consumo di acqua, gestione dei rifiuti.

Ambiente, obiettivi Kyoto sempre più distanti per l’Italia

Italia, Austria e Lussemburgo a fatica cercano di raggiungere gli obiettivi di Kyoto 2012, mentre il resto d’Europa pensa alla seconda fase del protocollo sul clima per il 2020. La riduzione delle emissioni di anidride carbonica nel nostro Paese si è fermata al 4,8%, quando invece dovrebbe essere del 6,5%. Il mancato obiettivo del nostro Paese che emette 10-20 volte in più di quanto dichiara, e degli altri due Stati europei, mette a rischio i risultati dell’intera Unione che, entro il 2020, dovrebbe ridurre del 20% le emissioni di CO2 e  i consumi energetici.

Pannelli fotovoltaici sul ponte Blackfriars di Londra

Il 2012 è un anno di grandi cambiamenti per la città di Londra che continua ad investire nella Green Economy e nelle fonti rinnovabili. La sensibilità ambientale si fa strada nella capitale britannica anche con la recente notizia apparsa sui quotidiani internazionali: entro la fine del 2012 verrà realizzato il ponte fotovoltaico più grande d’Europa. Oltre 4.400 pannelli solari ricopriranno 6 mila metri quadrati della copertura della stazione ferroviaria di Blackfriars, collocata sul ponte del Tamigi, che sarà la prima stazione ecosostenibile della Gran Bretagna.

Desertificazione, è allarme in 11 Paesi europei

La desertificazione avanza e non risparmia i Paesi dell’Unione, interessati negli ultimi anni da una crescita dell’annoso fenomeno che sottrae la vita al suolo e rende sterili i terreni. Secondo i dati diffusi dalla stessa UE il problema è cresciuto a dismisura ultimamente tanto che ora interessa almeno undici tra gli Stati membri dell’Unione. A cosa si deve questo incremento è facilmente deducibile, gli esperti fanno salire sul banco degli imputati in primis il degrado in cui versa il suolo del Vecchio Continente, sempre più sfibrato e devitalizzato. A concorrere alla desertificazione intervengono anche i cambiamenti climatici che sottopongono a sforzi innaturali ed a eventi sempre più devastanti i terreni.

European Mobility Week, 16-22 settembre

Torna la European Mobility Week, la decima edizione della settimana europea dedicata alla lotta contro il traffico, i gas serra e lo smog. Dal 16 al 22 settembre si susseguono in tutta Europa convegni, focus e iniziative per incentivare gli spostamenti a piedi, con auto ecologiche e in car-sharing, con biciclette e con mezzi pubblici. Come spiega Janez Potocnik, commissario Eu all’Ambiente

La mobilità è una necessità sociale ed economica. E la European Mobility Week continua ad aiutare a vedere la mobilità in nuovi modi e ad allontanarsi dalla morsa delle auto private, verso trasporti più sostenibili, che può anche significare città migliori e un’aria migliore, anche in termini delle emissioni nocive.