Nucleare Giappone, ultime notizie sulla centrale di Fukushima

Ultime notizie sulla centrale di Fukushima e l’allarme radioattività in Giappone. Secondo quanto affermato dal portavoce del governo nipponico Yukio Edanio sarebbe stata sospesa la distribuzione del latte e di due tipi di vegetali in quattro prefetture giapponesi. Lo riporta l’agenzia Kyodo spiegando che il provvedimento fa seguito alla scoperta di prodotti contaminati provenienti dalle aree limitrofe alla centrale di Fukushima.

Sul fronte della messa in sicurezza dell’impianto oggi sono da registrare dei progressi. In primis i cavi dell’elettricità riallacciati in tutti e sei i reattori, un passo cruciale per portare avanti i piani di stabilizzazione, qualunque essi siano. Quello che appare certo, in queste ore, è che la centrale di Fukushima non tornerà in funzione.

Centrale nucleare di Fukushima, “progressi lenti ma decisi”

L’uscita di fumo dal reattore numero 3 della centrale nucleare di Fukushima ha fatto evacuare tutto il personale, 580 persone tra operai, tecnici ed esperti; eppure dalla centrale giapponese arrivano parole di speranza, i “progressi lenti ma decisi” fanno ben sperare in una ripresa del controllo sulla centrale. Rassicuranti anche le parole del premier giapponese Naoto Kan.

L’aumento della pressione del reattore numero 3 della centrale nucleare potrebbe essere contenuto con un’operazione di areazione, disposizione che si sta valutando in queste ore.

Giappone: l’energia eolica regge al sisma e salva il Paese dal black-out

Mentre il mondo rimane con il fiato sospeso in attesa di sapere se la centrale nucleare di Fukushima reggerà o ci sarà un disastro simile a quello di Chernobyl, c’è una buona notizia che riguarda il settore energetico. Nonostante quanto affermato dai suoi detrattori, che l’energia eolica non sopravviverebbe ad un terremoto o allo tsunami, l’industria eolica giapponese è ancora perfettamente funzionante e sta contribuendo a tenere le luci accese durante la crisi.

In pratica se si è evitato il black-out totale nel Paese lo si deve soprattutto a questa fonte rinnovabile. Un’inviata dell’Huffington Post ha intervistato Yoshinori Ueda, portavoce del Comitato Internazionale della Japan Wind Power Association & Japan Wind Energy Association, il quale ha spiegato che non si sono verificati danni in quasi nessun impianto eolico. Perfino il semi-offshore di Kamisu, situato a circa 300 chilometri dall’epicentro del sisma, è sopravvissuto.

Nucleare, latte e spinaci radioattivi intorno alla centrale di Fukushima

Come una sorta di Apocalisse, tutte le previsioni più nefaste riguardanti la centrale nucleare di Fukushima si stanno verificando. L’ultima, solo in ordine di tempo, riguarda il cibo. Già circa tre o quattro giorni fa alcuni esperti asiatici avevano avvisato del rischio che i fumi radioattivi potessero espandersi nell’aria e, incontrando nuvole cariche di pioggia, far cadere sostanze tossiche sul suolo.

Da qui poi la contaminazione dell’acqua e della terra sarebbe stata inevitabile, ed è proprio quello che si è verificato ieri. Le sostanze radioattive hanno intaccato i pascoli nei pressi di Fukushima, sono entrate nella catena alimentare, e sono state di conseguenza riscontrate nel latte prodotto dalle mucche presenti nei dintorni.

Centrale nucleare Fukushima, cemento armato sul reattore

Centrale nucleare di Fukushima: dopo i cannoni che sparavano acqua, gli elicotteri che tentavano di avvicinarsi a tutti i costi ai reattori surriscaldati, l’acqua di mare, il tentativo di ripristino dei sistemi di raffreddamento con generatori di elettricità provvisori, l’ultima spiaggia, l’ennesimo disperato tentativo di arginare le fughe radioattive è nel seppellire il reattore nel cemento armato.

E’ trascorsa una settimana dal devastante terremoto di magnitudo 8.9 della scala Richter che ha scosso il Nord-Est del Giappone, scatenando un violento tsunami sulle coste del Pacifico. Centinaia i morti accertati, migliaia i dispersi. I soccorsi resi ancora più difficoltosi dalla mancanza di elettricità e dalle macerie che hanno seppellito interi paesi. L’attenzione del mondo, in queste ore, più che proiettata verso il sisma, il passato, e i suoi danni, è tutta rivolta agli scenari futuri e potenzialmente disastrosi che potrebbero aprirsi alla centrale di Fukushima.

Centrale Giappone: Wikileaks rivela che l’Aiea avvisava del rischio esplosioni già 3 anni fa

Un funzionario della Agenzia internazionale dell’energia atomica (AIEA) avvisò nel dicembre 2008 che le norme di sicurezza presenti nelle centrali giapponesi avrebbero potuto rappresentare un “problema serio” in casi di forti terremoti. A rivelarlo è un cablogramma pubblicato da Wikileaks nei giorni scorsi, in cui si rende evidente che il Governo nipponico era già da tempo a conoscenza di tali rischi.

Il Governo giapponese si è sempre impegnato a potenziare la sicurezza in tutte le sue centrali nucleari, ma ora ci si chiede se abbia davvero fatto abbastanza, o se abbia qualche responsabilità. Anche se ha risposto alle segnalazioni con la costruzione di un centro di emergenza proprio nello stabilimento di Fukushima (quello distrutto dallo tsunami), questo era in grado di resistere ad una magnitudo di 7.0. Il devastante terremoto di venerdì scorso ha registrato una magnitudo di 9.0.

Centrale Fukushima, fuga di radiazioni letali: è corsa contro il tempo

Occhi del mondo puntati sulla centrale di Fukushima. L’Ente Nucleare USA ha dichiarato che dall’impianto c’è una fuga di radiazioni estremamente forti, potenzialmente letali.
I tecnici giapponesi sono al lavoro incessantemente per cercare di raffreddare i reattori 3 e 4 impiegando ogni risorsa a disposizione, dal cannone che spara acqua agli elicotteri militari.

E’ forte in queste ore la collaborazione tra gli Stati Uniti ed il Giappone: Obama, in una telefonata con il premier nipponico Naoto Kan, ha promesso ogni forma di aiuto possibile da parte degli USA, a partire dall’invio di altri esperti nucleari nel Paese.
Estrema preoccupazione di Cina e Russia sugli sviluppi della crisi atomica giapponese. La Cina ha chiesto al Giappone notizie precise e opportune sull’emergenza nelle centrali nucleari.

Giappone, centrale nucleare fuori controllo

Giappone: centrale nucleare fuori controllo. Dopo l’esplosione al reattore 2 e l’incendio al reattore 4 avvenute ieri, è ancora crisi a Fukushima. I lavoratori, cinquanta eroi senza volto che stanno lottando per scongiurare il pericolo di un disastro nucleare senza precedenti, nelle ultime ore hanno dovuto allontanarsi temporaneamente a causa delle radiazioni troppo alte. I lavori per la messa in sicurezza proseguono comunque incessantemente, per quanto resi difficoltosi dalle macerie che ostacolano il percorso dei tecnici.

L’inquinamento radioattivo è giunto anche a Tokyo, dopo l’incendio delle scorse ore, scatenando il panico malgrado le autorità rassicurino si tratti di livelli bassi di contaminazione. E’ una corsa contro il tempo. Un solo target: raffreddare ad ogni costo e con ogni mezzo i reattori per evitare la fusione del nocciolo.

Esplosione nucleare Giappone, il punto sulle centrali

Centrale nucleare di Fukushima: è ancora seria la crisi che ha coinvolto alcuni degli impianti atomici nipponici. Una nuova scossa di 6.2 gradi ha fatto sussultare nuovamente il Giappone, alle prese in queste ore con l’allarme nucleare che fa tremare la popolazione, i Paesi confinanti ed il mondo intero forse ancor più del terremoto, per via degli scenari catastrofici che potrebbe aprire. Occorre mantenere la calma ma chi può stia lontano e lasci il Paese, fanno sapere dall’ambasciata italiana.

Oggi è avvenuta una nuova esplosione nel reattore 2 ed un incendio nel reattore numero 4, reattore che era spento quando è avvenuto il sisma. L‘esplosione è stata scatenata da una reazione chimica avvenuta con il vapore rilasciato, vapore che a contatto con lo zirconio che ricopre le barre di combustibile, rilascia idrogeno.

Esplosione nucleare Giappone, Prestigiacomo: “Non rifacciamo l’errore del 1987”

L’esplosione nucleare in Giappone ha catalizzato l’attenzione dell’UE spingendo ad un’immediata chiusura delle centrali obsolete la Germania, dopo la proroga che aveva fatto discutere qualche mese fa sul prolungamento della vita degli impianti atomici. Bloccati i finanziamenti alla ristrutturazione delle vecchie strutture. Anche la Svizzera guarda ad Oriente con una certa apprensione e chiude temporaneamente alla prospettiva di nuovi impianti: la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto, si affrettano a dichiarare le autorità elvetiche a seguito degli incidenti che stanno tenendo con il fiato sospeso il mondo intero sulle sorti della centrale nucleare di Fukushima.

Il commissario all’Energia dell’UE Guenther Oettinger, in vista del vertice di esperti nucleari dell’UE previsto per oggi, ha fatto sapere che all’ordine del giorno c’è, tra l’altro, la discussione sulla fattibilità di un futuro senza nucleare per l’Europa, alla luce della crisi nucleare in Giappone.

Dobbiamo anche porci la domanda se, in Europa, in futuro, potremo soddisfare i nostri bisogni energetici senza energia nucleare.

Nucleare: seconda esplosione in Giappone, Germania e Svizzera decidono di chiudere le centrali

Ormai siamo alla resa dei conti. Se al primo incidente nella centrale di Fukushima i cittadini dei Paesi che hanno centrali nucleari in casa propria sono scesi in piazza per dire basta all’atomo, dopo la seconda esplosione sono i politici a fare un passo avanti, prendendo provvedimenti seri. Ed ora che in Giappone si rischia una nuova Chernobyl, le politiche energetiche dovranno essere rivoluzionate sul serio.

Ma cominciamo dalla situazione giapponese, com’è doveroso che sia. Dopo il reattore numero uno, anche il numero 3 ha ceduto ieri. Una nuvola di fumo bianco, come quella “ammirata” pochi giorni fa, contenente iodio 131 e cesio 137, si è sprigionata nell’aria, portando a 30 km il raggio di evacuazione delle case. Ma durante la notte italiana il Premier Naoto Kan, colui che aveva negato qualsiasi incidente radioattivo, ha ammesso che anche il reattore numero 2 ha ceduto, e la fuga radioattiva “non è da escludere”.

Esplosione centrali nucleari in Giappone, le reazioni dell’Europa

Dopo la seconda esplosione in una centrale nucleare giapponese, a seguito del terribile terremoto di pochi giorni fa, decine di migliaia di persone hanno preso parte ad una manifestazione anti-nucleare nella Germania meridionale. La manifestazione era stata programmata da tempo, ma dopo la notizia dell’emergenza nucleare giapponese, gli organizzatori sono stati travolti da una folla di circa 50.000 persone, molte di più di quelle che speravano potessero arrivare al momento dell’organizzazione.

I manifestanti, che si sono disposti in una catena di 45 km intorno alla centrale elettrica di Neckarwestheim (Stoccarda), chiedevano che il Governo tedesco prendesse le distanze dal nucleare. Il Cancelliere Angela Merkel, che ha esteso la durata della vita delle centrali nucleari in Germania, ha convocato i ministri per una riunione d’emergenza.

Terremoto nucleare su Fukushima, esplode reattore

Quello che si temeva è accaduto. Quanto anticipato ieri, quando la centrale di Fukushima faceva paura per una possible esplosione, si è avverato. Nelle scorse ore una nuvola di fumo bianco si è sollevata dalla centrale, ripresa a debita distanza dagli elicotteri, segno che la tanto temuta esplosione è avvenuta.

Nonostante le strutture antisismiche più avanzate al mondo, il Giappone non ha retto al terribile terremoto di ieri, le cui scosse continuano ancora oggi, e così delle strutture tanto pericolose quanto delicate come quelle nucleari rischiano di combinare un disastro epocale.