Arriva MARS il dirigibile ad energia eolica che produce elettricità

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Magenn Air Rotor System (MARS) è il prototipo di un innovativo pallone aerogeneratore, che la canadese azienda produttrice Magenn power intende commercializzare a partire dal 2009. MARS è una sorta di dirigibile in grado di produrre elettricità sfruttando l’energia eolica da 150-250 metri dal suolo. Il pallone può essere gonfiato con diversi gas, come l’elio, l’idrogeno o argon, che gli permettono di sollevarsi in aria, dai 120 ai 300 metri, e trovare le migliori condizioni di vento.

La turbina, di cui MARS è dotato, si aziona con la forza del vento e produce energia ruotando su un asse orizzontale. L’energia prodotto viene, poi, convogliata a terra, tramite un cavo di circa 300 metri, per essere o utilizzata subito o immagazzinata in delle apposite batterie.

Shell: a fine mese pronto il distributore di idrogeno a Santa Monica Boulevard

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Santa Monica Boulevard (Los Angeles, California) avrà, a partire dalla fine di giugno, una stazione Shell a idrogeno. Il progetto è stato ideato da un gruppo di ricerca dell’US Department of Energy, Shell e General Motors. La stazione a idrogeno di Santa Monica sarà dedicata alla distribuzione dell’idrogeno come carburante per il trasporto su gomma. La produzione del combustibile verrà affidata agli impianti petrolchimici in attesa di poter essere ottenuta da fonti pulite come il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani o il frazionamento di carbone.

La stazione Shell di Santa Monica non è l’unica prevista dal progetto: altre stazioni verranno costruite nel territorio di Los Angeles al fine di creare una rete di distributori di idrogeno e allargare l’utilizzo di questo carburante. Il progetto, però, non è definitivo e dovrà essere perfezionato.

Batterie al metanolo: da Sir William Grove a Microsoft e Sony

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Le batterie al metanolo sono da tempo un ambìto oggetto di ricerca per diversi produttori, allo scopo di utilizzarle per notebook, palmari, cellulari, lettori multimediali portatili… Nel Giugno 2004 Toshiba presentò un prototipo di batteria ultracompatta, destinata a dispositivi elettronici. Qualche mese dopo Nec proponeva celle a combustibile (fuel cell) integrate in unnotebook sperimentale, che ne portavano l’autonomia a 10 ore (teoricamente possono essere sviluppato per metanolo o per idrogeno). Esattamente 3 anni fa, al Cebit 2005, Toshiba mostrava un prototipo di batteria per notebook funzionante con una miscela di metanolo ed ossigeno. Questo negli ultimissimi anni, ma in realtà gli esperimenti siano iniziati nel lontano 1839 da Sir William Grove.

Arezzo la prima città italiana ad idrogeno, quindi energia pulita a basso costo

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La bella notizia la aspettavamo da un pò di tempo, e finalmente è arrivata. Anche le città italiane si stanno attrezzando per funzionare ad idrogeno, una delle energie rinnovabili a basso costo e soprattutto pulite.

L’esempio a tutti lo darà la città di Arezzo, che da domani “viaggerà” ad idrogeno.
L’annuncio lo dà il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, che inaugurerà questa nuova impresa bevendo un “caffè all’idrogeno”. Tranquilli, non c’è dell’idrogeno nel caffè, ma le tubature che daranno la fiamma per alimentare la moka saranno invase da questo gas pulito.

La Puglia va a idrogeno, prima rete di distributori per auto al mondo

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Forte lo schieramento della Regione Puglia dalla parte dell’ambiente e dell’energia verde. Dopo aver sfruttato il sole che bacia il tacco per il fotovoltaico e la forze del vento che soffiano tra Adriatico e Ionio per produrre energia dll’eolico, è ora il momento dell’idrogeno, energia prodota dall’azione combinata di sole e vento.

Profetizzata da Rifkin, guru dei cambiamenti industriali pro energie alternative, si compie in Puglia una vera e propria rivoluzione: verrà creata, nel giro di un anno, a partire da maggio, la prima rete di distribuzione di carburante a idrogeno al mondo. Nelle sei province pugliesi saranno installati dei distributori di idrometano (70% metano e 30% idrogeno), capaci di alimentare tutte le auto con motore predisposto.

Arriva l’aereo a idrogeno, e parlerà italiano

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La zona di Portici, vicino Napoli, non è solo camorra o immondizia, ma un vero e proprio cuore pulsante della scienza del futuro. Tra tanta povertà è sorta una delle sedi dell’IMAST, il distretto tecnologico sull’ingegneria dei materiali polimerici e compositi e strutture. E il primo regalo ce lo ha già fatto: il primo aereo a idrogeno della storia, fatto in buona parte in questa struttura, che ospita il Boeing Phantom Works, organismo scientifico nato per sviluppare nuove tecnologie aereonautiche.

Ciò che in pratica è stato costruito sono i materiali compositi termoplastici utilizzati nella realizzazione della componentistica aerodinamica, mentre tutto il resto è stato realizzato alla Boeing Research & Technology Europe di Madrid, con la collaborazione di partner industriali in Europa e negli Stati Uniti.

Hybrid system: la nuova generazione di motori?!

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Si parla tanto di motori ibridi, soprattutto in relazione al risparmio energetico e alla diminuizione d’inquinamento che potrebbero comportare. Cerchiamo di capire se è davvero così.
Come si legge su Quattroruote, in un interessante articolo di Emilio Brambilla, i motori ibridi funzionano essenzialmente ad elettricità, ma sono anche equipaggiati con un piccolo motore diesel o a benzina che serve per ricaricare la batteria e può essere utilizzato in caso di problemi con l’alimentazione elettrica. L’ibrido è già stato adottato dalla Renault sulla Megane Scenic e dalla Toyota sulla Prius.

Caratteristica essenziale di un ibrido, come suggerisce la denominazione, è combinare due forme di energia, come nel caso della combinazione di un motore a combustione ad uno elettrico. Tutti i veicoli ibridi sono dotati di un sistema per recuperare parte dell’energia cinetica persa durante la frenata. Un generatore di corrente sfrutta la velocità del veicolo (decelerandolo) per ricaricare le batterie.

Auto ecologiche: arriva l’idrogeno?

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Al prossimo salone dell’auto di Ginevra si parlerà ecologico. I grossi problemi dovuti allo smog che le amministrazioni comunali delle città, si trovano a dover affrontare ogni giorno e che negli ultimi anni stanno sempre più limitando ai cittadini l’uso della propria auto, obbligano le case costruttrici di automobili ad incominciare a produrre autoveicoli che rispettino il nostro ambiente.