veicoli a idrogeno 2050

Veicoli a idrogeno, il cammino italiano fino al 2050

veicoli a idrogeno 2050I veicoli a idrogeno avranno un ruolo chiave nella mobilità del futuro con importati prospettive di crescita e sviluppo nei prossimi decenni. Se ne è discusso nello scorso fine settimane a Catania nel corso del convegnoSmart&Slow: la visione della mobilità del futuro‘ promossa dall’ANCI, dal Ministero dell’Ambiente e dallo stesso Comune di Catania. L’evento come parte della II Conferenza nazionale sulla Mobilità Sostenibile ha affrontato vari aspetti in tema di infrastrutture, mobilità a zero emissioni e coinvolgimento territoriale.

mobilità sostenibile

Ecologia alla Sapienza, idrometano per mobilità sostenibile e energia pulita

mobilità sostenibileLunedì 19 marzo si svolgerà presso gli impianti sportivi dell’Università degli Studi di Roma un incontro sul tema”Transizione verso l’idrogeno: l’idro-metano per la cogenerazione e l’autotrazione” con l’obiettivo di approfondire e discutere di energia pulita e di mobilità sostenibile con i motori a idrogeno e metano. Il focus che fa parte del programma finanziato dalla Regione Lazio Joint Lab di Sapienza, permetterà di vedere in funzione i primo impianto sperimentale funzionante in Italia di cogenerazione e distribuzione di carburante per veicoli alimentato da idrometano, con idrogeno ottenuto da fonti rinnovabili.

Mobilità sostenibile, torna H2Roma all’Eur 8-9-10 novembre

H2Roma, il Salone dedicato alla mobilità sostenibile, all’energia e all’auto della Capitale, quest’anno festeggia la sua decima edizione del tutto speciale dedicata alla “Efficienza e sostenibilità, dalla ricerca al mercato“. H2Roma è promosso dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dall’Enea e dal Centro Interuniversitario per lo Sviluppo sostenibile dell’Università degli Studi di Roma, “La Sapienza” e si rivolge a tutti, cittadini, imprenditori, giovani e istituzioni presentando le innovazioni e le tecnologie più avanzate nel campo dell’energia e della mobilità.



Cellulari ecologici, arriva il caricabatterie ad idrogeno (gallery)

Aggiungi una piccola cella a combustibile ad idrogeno ed un cucchiaio di acqua al PowerTrekk ed il dispositivo caricherà il tuo smartphone, fotocamera digitale, GPS, e qualsiasi altro aggeggio elettronico semplicemente attraverso un cavo USB. E’ questa l’ultima novità ecologica nel campo dei cellulari, il caricabatterie ad idrogeno.

A differenza dei caricatori solari, è più leggero (240 grammi), non fa affidamento sulle ore trascorse sotto il sole, e funziona non appena si accende. L’unico sottoprodotto emesso è vapore acqueo. L’attuale cella a combustibile PowerPukk è considerata sicura abbastanza da essere ammessa persino nel bagaglio a mano a bordo di una cabina d’aereo.

Mobilità sostenibile, H2Roma il percorso del futuro per l’auto

Con lo slogan Il percorso del futuro. Da oggi al 2020, dieci anni che cambieranno l’auto, H2Roma Energy & Mobility Show vuole lasciare un segno per tutti coloro che vi prenderanno parte. Il Salone delle Fontane all’Eur dedicato alla mobilità sostenibile è rivolto principalmente ai giovani e agli studenti, il futuro dell’economia del Paese.

Conferenze e incontri a tema in cui esperti e ricercatori della green economy terranno vere e proprie lezioni per spiegare i benefici della mobilità sostenibile, benefici per l’ambiente e per gli ecosistemi, per la salute dell’uomo e per le sue tasche; ma anche Green Drive con prove su strada delle auto del futuro. Tutto questo è H2Roma.
Durante la Green Expo, in corso nella Capitale dal 9 novembre fino a domani, giovedì 11, i visitatori potranno ammirare e conoscere i processi di alimentazione di 19 auto elettriche, 17 auto ibride, 1 veicolo a idrogeno e 10 modelli di vetture dotati di sistemi ad efficienza energetica.

Primo bus a idrometano a Bologna

La notizia del primo autobus a idrometano arriva da Ecomondo di Rimini, la fiera dedicata all’ambiente e allo sviluppo sostenibile, luogo d’incontro e di divulgazione delle ultimissime tecnologie e metodologie per un mondo ecocompatibile e vivibile.
Il progetto Mhybus è stato enunciato all’interno del convegno Idrometano: Progetti, Risultati e Opportunità, a cura di Unioncamere Emilia Romana, dalla Società Consortile ASTER e dall’Azienda Speciale CISE (Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo Economico).

Il bus sarà alimentato a idrometano, un combustibile composto per l’85% da metano e per il 15% da idrogeno. Finora il combustibile green è stato adottato per piccoli automezzi e ciclomotori ma dal prossimo anno servirà le linee del trasporto pubblico di Bologna. L’uso dell’idrometano comporterà un abbattimento delle emissioni inquinanti fino al 50% in meno di CO2 e di ossidi di azoto, e dei consumi perché l’idrogeno contenuto nella miscela provoca un’accelerazione del fronte di fiamma, portando ad una più completa combustione e ad un miglior rendimento del motore.

Mobilità sostenibile, Marchionne: “idrogeno ed elettrico soluzioni alternative lontane”

E’ polemico Sergio Marchionne su quella che definisce la corsa all’elettrico di questi ultimi mesi, quasi uno slogan svicolato dalla realtà e da soluzioni concrete per una mobilità sostenibile. Prima è stata la volta dell’idrogeno di presentarsi come eroe salva-ambiente, ora è il turno dei veicoli elettrici di spopolare negli spot e nei piani industriali di molte compagnie automobilistiche.
L’amministratore delegato della Fiat ha espresso le sue perplessità sull’idrogeno e l‘elettrico come soluzioni alternative nell’ambito di un intervento all’assemblea annuale dell’Anfia, sottolineando come

la proiezione verso nuove tecnologie è un’operazione che va fatta e al più presto, ma va fatta con senso di responsabilità e realismo, guardando al contesto nel suo complesso e lasciando da parte gli slogan.

Energia pulita dall’acqua, la nuova scoperta italiana

Un gruppo di ricercatori italiani ha sviluppato un sistema di elettrodi formati da nanotubi di carbonio che sono in grado di innestare un processo di fotosintesi artificiale per produrre energia pulita, dall’acqua.

Il processo è come quello che si sviluppa in natura: come le foglie dall’acqua e dal sole producono zucchero e ossigeno, così l’équipe composta da studiosi del Cnr di Padova e da ricercatori delle Università di Padova, Trieste e Bologna, ha messo a punto un processo di fotosintesi artificiale, un traguardo mai raggiunto finora.

Boeing Phantom Eye a idrogeno liquido, a breve i primi test

Boeing Phantom Eye a idrogeno liquido

Il Boeing Phantom Eye a idrogeno liquido presentato ieri a Chicago avrà un’autonomia di 4 giorni consecutivi, e raggiungerà una quota di 65.000 piedi di altezza. Il modello futuristico annunciato dagli USA è chiamato Phantom Eye, ossia l’occhio fantasma.

Come ha spiegato Darryl Davis, presidente della Boeing Phantom Works

Dopo 5 anni di sviluppo tecnologico, abbiamo completato l’installazione del prototipo Uav (Unmanned Aerial Vehicle, aereo senza pilota) a propulsione a idrogeno liquido, prototipo che sarà pronto a volare all’inizio del prossimo anno.

Centrale a idrogeno, aperta a Venezia la più grande al mondo

centrale a idrogeno fusina

Fino ad ora si era proceduto solo per via sperimentale, ma da ieri si comincia a fare sul serio. A Fusina, in provincia di Venezia, è stata avviata la prima centrale elettrica a idrogeno di dimensioni industriali, la quale sarà in grado di soddisfare le esigenze energetiche di 20 mila abitazioni senza emettere nemmeno un grammo di CO2.

L’annuncio lo dà Enel che ha costruito questo gioiellino nel polo industriale veneziano grazie alla collaborazione della centrale termoelettrica a carbone e del vicino polo petrolchimico di Marghera che ha fornito le materie prime, fabbriche inquinanti che aiutano una fabbrica pulita a muovere i primi passi. La scelta sembra quasi metaforica, come due genitori ormai anziani che permettono al loro figlio di crescere e, si spera, un giorno sostituirli.

Individuato batterio che raddoppierà la produzione di idrogeno

karin willquist

Il gas idrogeno è oggi usato principalmente per la produzione di sostanze chimiche, ma un brillante futuro si prevede per esso come carburante per autotrazione, in combinazione con celle a combustibile. Per produrre idrogeno gassoso in modo sicuro per l’ambiente, alcuni batteri vengono aggiunti alla silvicoltura e nei rifiuti domestici, utilizzando un metodo simile alla produzione di biogas. Un problema con questo metodo di produzione è che lo scambio idrogeno è basso, vale a dire che le materie prime generano poco idrogeno.

Ora, per la prima volta, i ricercatori svedesi hanno studiato un batterio che produce il doppio di gas idrogeno rispetto ai batteri attualmente in uso. I risultati mostrano come, quando e perché il batterio può assolvere al suo eccellente lavoro ed aumentare le possibilità di competitività della produzione biologica di idrogeno.

Ci sono tre importanti spiegazioni del motivo per cui questo batterio, che si chiama Caldicellulosiruptor saccharolyticus, produce gas idrogeno più di altri. Uno è che si è adattato ad un ambiente a basso consumo energetico, che ha causato lo sviluppo di sistemi di trasporto efficaci di carboidrati e la capacità di abbattere parti inaccessibili di piante con l’aiuto di enzimi. Ciò significa a sua volta che produce più gas idrogeno. La seconda spiegazione è che può far fronte a temperature sempre più elevate rispetto a molti altri batteri. Più alta è la temperatura, più gas idrogeno può essere formato

riassume Karin Willquist, studente di dottorato in Microbiologia Applicata dell’Università di Lund. La terza spiegazione è che il batterio CS può ancora produrre gas idrogeno anche in condizioni difficili, ad esempio l’idrogeno ad alta pressione parziale, che è necessario per far diventare la produzione di idrogeno più economica.

Idrogeno verde, in Puglia Vendola sigla accordo storico

università dell'idrogeno fotoMentre il governo continua a tastare il terreno per un ritorno all’atomo, dalle regioni arrivano notizie confortanti sull’incremento delle energie rinnovabili. In Puglia, già all’avanguardia nel campo del settore eolico, ma anche nel settore del solare-fotovoltaico, è stato infatti siglato un protocollo d’intesa sulla produzione di idrogeno verde, vale a dire prodotto grazie all’energia di fonti pulite e rinnovabili.

Un accordo storico, così lo ha definito Nichi Vendola, intervenuto all’incontro per la sigla di una collaborazione tra la Regione Puglia e la fondazione “H2u-the Hydrogen University“, con sede a Monopoli (nella foto sopra veduta dall’alto della cittadella universitaria). L’obiettivo di quest’intesa è poter dire, tra un anno, che la Puglia non è solo all’avanguardia nella produzione di energia da fonte rinnovabili, ma riesce altresì ad utilizzare questa stessa energia pulita per produrre idrogeno verde.

Gassificazione dell’idrogeno: lo sviluppo va a rilento

gassificatoreLe tecnologie dedicate al processo di gassificazione della biomassa sono attualmente in fase di sviluppo in molti Paesi, in vista di una futura produzione di biocarburanti liquidi di seconda generazione che possano sostituire quelli inquinanti di oggi, prima di tutto quelli provenienti dal petrolio. Sia la gassificazione a letto fluido che i sistemi speciali di trasporto di flusso sono in fase di sviluppo intensivo.

Queste tecnologie possono essere utilizzate anche per la produzione di idrogeno, che può diventare un’alternativa interessante in sostituzione di parte del contributo dei combustibili fossili nelle raffinerie di petrolio e nelle industrie chimiche. Inoltre, la tecnologia delle celle a combustibile è stata sviluppata proprio per i gas ricchi di idrogeno. Nuovi e rivoluzionari metodi di produzione, in grado di sostituire il processo di rotta classica, ma non possono tuttavia essere previsti per emergere nel medio termine. Anche le nuove tecnologie di separazione dell’idrogeno, attualmente in fase di sviluppo, sembrano avere solo un limitato potenziale nel ridurre il costo di produzione dell’idrogeno, rispetto alle tecnologie oggi disponibili in commercio.