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Energia dalle onde, il Messico ci prova

energia onde messicoL’energia idroelettrica è spesso considerata la “cugina povera” tra le rinnovabili. Quando si parla di energia pulita si pensa subito al solare ed all’eolico, ma spesso ci dimentichiamo che l’idroelettrico per secoli è stata la principale tra le fonti rinnovabili nei Paesi industrializzati (se non l’unica), ed in molte parti lo è ancora oggi. Oltre all’energia dello scorrere dell’acqua però, la tecnologia moderna ci permette anche di sfruttare quello che una volta non poteva essere utilizzato: le onde. Ed è proprio quello che si cercherà di fare a breve in Messico.

L’energia idroelettrica entra nel castello di Windsor

L’eco-attivismo del Principe Carlo deve avere trovato un’adepta d’eccezione, sua madre la Regina Elisabetta d’Inghilterra. La titolare del trono britannico ha infatti autorizzato la costruzione di un mega impianto idroelettrico nei pressi del castello di Windsor, la sua residenza, in grado di fornire energia pulita alla struttura e persino produrne altra in surplus che verrà rivenduta alla rete elettrica nazionale.

Emissioni: le centrali idroelettriche inquinano meno di quanto si pensasse

Una, tra le critiche che venivano mosse alle centrali idroelettriche, era che, nonostante non producessero CO2 come facevano le concorrenti centrali a combustibile fossile, emettessero in compenso altri tipi di gas serra. In realtà questo è vero solo in parte, in quanto le emissioni di carbonio effettivamente ci sono, ma sono meno di quanto ci hanno raccontato in passato.

Enel Green Power: nuovo impianto idroelettrico in rete

Via libera, in Provincia di Torino, ed in particolare a Bardonecchia, alla messa in servizio di un nuovo gruppo, il numero 1, di un impianto idroelettrico di Enel Green Power. Trattasi, nello specifico, di un impianto che, con una capacità totale pari a ben 23,5 MW, è in grado di produrre annualmente 42 milioni di kilowattora di energia elettrica. Questo dopo che il gruppo numero 2 dell’impianto idroelettrico è entrato in esercizio con una capacità pari a 3 MW e con la contestuale garanzia dell’afflusso idrico sulla base di specifici accordi siglati dalla controllante Enel S.p.A. con la Società Metropolitana Acque Torino (SMAT), l’Autorità d’Ambito n.3 Torinese e la Regione Piemonte.

Idroelettrico: Enel Green Power si espande in Costarica

Balza a 74 MW la potenza complessiva cumulata ed installata di impianti in Costarica da parte di Enel Green Power. A darne notizia è stata proprio la controllata verde di Enel dopo che è stato annunciato l’avvio di un cantiere per il nuovo impianto idroelettrico di Chucas avente una potenza complessiva cumulata pari a ben 50 MW.

L’impianto, situato tra le province di San José e di  Alajuela, sarà in grado di produrre ogni anno, a regime, ben 219.000.000 kWh di energia elettrica, tanti quanti ne servono per soddisfare i consumi energetici di oltre 81 mila famiglie; grazie alla produzione di energia da idroelettrico saranno annualmente ben 150 mila le tonnellate di anidride carbonica (CO2) che saranno risparmiate.

Energia dal mare, gli obiettivi per il 2050

Il mare fornisce energia pulita già da alcuni anni, ma gli esiti di alcuni progetti pilota pubblicati dall’European Ocean Energy Association, hanno messo in luce la possibilità di investire nell’idroelettrico per produrre fino a 188 GW di energia marina.

Questo l’obiettivo enunciato nella Road Map Europea dell’Energia Oceanica 2010- 2050 per il 2050, ma già per l’anno 2020 è prevista la produzione di 3,6 GW di energia pulita.

Un nuovo modello di previsioni meteo potrebbe ridurre i costi dell’energia idroelettrica

energia idroelettrica

Brasile, Canada, Cina, Stati Uniti, Russia, Norvegia, Giappone e Svezia sono tra i maggiori produttori di energia idroelettrica del mondo. Un problema per le imprese di energia idroelettrica è che le grandi variazioni nella portata dei fiumi e la mancanza di previsioni a lungo termine rendono difficile determinare quanta acqua nella loro dighe deve essere accumulata e liberata.

Ma prescindendo dalle informazioni dei modelli climatici globali e dalla combinazione con i dati delle misurazioni locali, i ricercatori della Lund University School of Engineering (LTH) hanno sviluppato un metodo che produce previsioni due volte più affidabili dei metodi tradizionali, comportando così un abbattimento dei costi.

In Scandinavia, inverni secchi e freddi comportano le esigenze del riscaldamento in generale, insieme al rischio che i livelli dei serbatoi idroelettrici siano bassi in primavera a causa dell’alto consumo di energia elettrica. Se la neve si scioglie, non è sufficiente a riempire le dighe, e questo può portare ad un drastico aumento dei prezzi per l’energia nel corso dell’anno. Le società devono potere avere previsioni a lungo termine soprattutto durante l’inverno, anche se c’è bisogno di indicazioni sulle risorse idriche tutto l’anno.

Gli Usa potrebbero raddoppiare la loro energia idroelettrica in breve tempo

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Il segretario Usa all’Energia Steven Chu ha detto che la capacità idroelettrica negli Stati Uniti potrebbe

raddoppiare con un impatto minimo per l’ambiente

per lo più solo con l’installazione di turbine più efficienti a progetti idroelettrici esistenti o con dighe senza componenti energetici, aumentando l’uso dei progetti di pompaggio-stoccaggio , e incoraggiando l’uso di turbine nei fiumi. Questo tipo di miglioramento delle infrastrutture esistenti potrebbe aggiungersi alle già presenti 70.000 MW di capacità.

Cercheremo di spingere su questo. Non stiamo parlando di grandi dimensioni, nuovi serbatoi. Basta lavorare con quello che abbiamo ed è già una quantità enorme di energia.

ha detto Chu in un forum della Casa Bianca.

New York: nuovo progetto sfrutta l’energia del fiume e crea nuovi spazi verdi

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Un professore di architettura di New York ed un suo studente hanno progettato una rete di bacini galleggianti modulari per sfruttare l’energia pulita per la Grande Mela. Secondo Richard Garber, un professore di architettura presso il College di Architettura e Design NJIT, ed il suo allievo Brian Novello, l’azione della marea nella città di New York sarebbe abbastanza forte da far funzionare il sistema.

La stazione di approdo collega i moli convenzionali di New York City. Eventualmente, i moli sarebbero ulteriormente estesi nel fiume per ottimizzare la generazione di energia pulita, mentre sarebbe disponibile sempre più spazio verde pubblico e aree acquatiche per la fauna selvatica. Il sistema energetico incoraggia una maggiore visibilità del legame tra l’acqua e l’interno della città.

Energia idroelettrica: ecco solo alcune delle idee migliori per produrla

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Nelle ultime settimane alcuni scienziati in tutto il mondo sono ritornati a porsi l’antico problema di come produrre energia dagli oceani. Sembra scattata una sorta di gara tra le industrie di tutto il mondo su chi potrà costruire le apparecchiature migliori per la produzione di energia idroelettrica. Alcuni modelli sono in fase di sviluppo, nel tentativo di stabilire il modo più efficace per generare energia grazie alle maree, altri sono già pronti.

Pelamis, una delle prime aziende a sfruttare l’energia degli oceani, utilizza tre strutture lunghe 150 metri in acciaio flessibile in grado di guidare generatori idraulici e di produrre 750 chilowatt di potenza ciascuno. Questa pietra miliare delle rinnovabili che si trova sulla costa settentrionale del Portogallo, ha cominciato ad operare solo nell’ultimo anno. Ora, però ha già dei rivali. Una macchina “infernale” battezzata AnacondaMovie Camera, progettata nel Regno Unito dall’azienda Checkmate Seaenergy, è un gigantesco dispositivo a forma di serpente di gomma anziché in acciaio.

Il macchinario passa sopra un tubo pieno d’acqua e lo spreme per generare un’onda artificiale che gira all’interno di un generatore, il quale a sua volta raggiunge la coda. Il progetto finale è destinato ad essere 7 metri di larghezza per 200 metri di lunghezza, potrebbe alimentare mediamente 1000 case alla massima operatività. Questo dovrebbe accadere, secondo le ultime previsioni, intorno al 2014. Ma le novità non sono finite qui.

Inventata una nuova energia rinnovabile: l’energia dei pesci

Pensa come un pesce, non come un uccello. E’ questo quello che hanno tentato di fare alcuni ricercatori americani, i quali hanno tentato di estrarre energia dalle correnti marine. Ma non nel senso classico del termine, ma in maniera del tutto innovativa. Il loro nuovo generatore ispirato ai pesci infatti, funziona anche con un bassissimo movimento della corrente, anche con quello con cui le classiche turbine marine funzionavano poco o per nulla.

I flussi di marea e i movimenti sulla riva generano mediamente 140 miliardi di kw/h all’anno, o se preferite circa il 3,5% del fabbisogno energetico di una nazione grande quanto quella americana (se lo paragoniamo all’Italia la percentuale ovviamente sale di molto). E allora perchè sfruttarne solo una parte quando la natura ce ne offre molto di più?

Costo delle rinnovabili: idroelettrico

Terzo appuntamento con la verifica sul portafoglio delle energie rinnovabili, dedicato ad una delle fonti più snobbate in assoluto, ma molto spesso una delle più efficienti: l’idroelettrico. Come per le precedenti tecnologie, anche su questa rinnovabile il nostro blog vi ha già informato sulle tante alternative disponibili. Per chi non le avesse ancora dato un’occhiata, c’è la possibilità di consultarle cliccando su questo link.

Come già accennato in un altro articolo, questa fonte è una delle meno utilizzate solo per scopi logistici. Infatti per essere efficiente ha bisogno di molta acqua, e per questo alcune nazioni sono giustificate. Molte ma non l’Italia, circondata per 3/4 dal mare, che ancora non ha saputo sfruttare.