Greggio non più necessario per produzione plastica

industria della plasticaOgni anno, il mondo produce circa 130 milioni di chili di etilene, la più importante materia prima per la plastica. Questa gigantesca industria è attualmente dipendente dal petrolio greggio, che si sta esaurendo.
Il ricercatore olandese Tymen Tiemersma potrebbe avere trovato una soluzione a questo problema. Ha ideato infatti un nuovo reattore che riesce a produrre etilene dal gas naturale e che in futuro potrebbe produrne anche a partire dal biogas.

Tiemersma ha trovato una soluzione apparentemente molto semplice per uno dei più grandi problemi nella produzione di etilene da gas naturale. Se si vuole produrre plastica dal gas naturale allora prima di tutto bisogna convertire il gas naturale in etene. Che attualmente può essere fatto, ma con un problema finora irrisolto: il processo genera una incredibile quantità di calore, troppo per una facile rimozione. Di conseguenza la conversione del gas naturale è troppo costosa e consuma molta energia.

Individuato un gas naturale in grado di raffreddare il pianeta

recupero isoprene

L’isoprene è un gas alla dottor Jekyll e Mister Hyde perché è in grado sia di riscaldare che di raffreddare la Terra a seconda delle condizioni prevalenti. Si tratta di un gas industriale importante, necessario per la fabbricazione di composti comuni come la gomma e le vitamine, ma si sa molto poco sul ciclo dell’isoprene nell’ambiente.

Al meeting della Society for General Microbiology’s di Edimburgo, il dottor Terry McGenity ha rivelato l’identità di alcuni fattori fondamentali nel ciclo del gas: i batteri di degradazione dell’isoprene che sono in grado di intercettare il suo rilascio nell’atmosfera. Si tratta di una scoperta molto importante in quanto potrebbe servire per regolare la temperatura globale modificando alcuni fattori nell’atmosfera.

Individuato metodo per creare biocombustibili più efficienti

biocarburante

Un team di scienziati dell’Università di Sheffield ha sviluppato un dispositivo innovativo che renderà la produzione di biocombustibili l’alternativa energetica più efficiente. Il gruppo di ricerca ha adattato un bioreattore unico per la produzione di carburanti alternativi rinnovabili, per sostituire i combustibili fossili, quali benzina e gasolio. La produzione di biocarburanti attualmente richiede enormi quantità di energia e quando il processo utilizza troppa energia, è antieconomico. Questo nuovo metodo consuma molta meno energia e potrebbe rivelarsi vitale per lo sviluppo economico nella produzione di carburanti alternativi.

Il team ha elaborato un bioreattore che crea microbolle con il consumo del 18% in meno di energia. Le microbolle sono bolle di gas in miniatura di meno di 50 micron di diametro in acqua. Esse sono in grado di trasferire i materiali in un bioreattore molto più rapidamente delle grandi bolle prodotte con tecniche di produzione convenzionale, consumando molta meno energia.

Il metano sottovalutato potrebbe aumentare di 20 volte l’effetto serra

ghiaccio artico

Una nuova ricerca dell’MIT condotta da Denise Brehm del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, ha notato il potenziale peso del riscaldamento delle temperature globali sul livello di metano che viene rilasciato dalle spaccature oceaniche.

La premessa è che l’innalzamento delle temperature globali potrebbe essere accompagnata dallo scioglimento del permafrost nelle regioni artiche e che questo potrebbe avviare il rilascio di metano nell’atmosfera. Una volta rilasciato, il gas metano potrebbe accelerare il riscaldamento globale intrappolando le radiazioni di calore della Terra circa 20 volte in più di quanto non faccia il più noto gas a effetto serra, l’anidride carbonica. Il documento è stato pubblicato sul Journal of Geophysical Research.

Per i Francesi una tassa su petrolio, gas ed elettricità: la proposta di Rocard

rocard-tassa-petrolio-elettricitaTassare le energie sporche, caricando di ulteriori oneri, a parte i già esosi costi, petrolio, gas ed elettricità. Ci pensano in Francia, dove si è formata una commissione di periti che dovrà valutare la possibilità concreta di un simile provvedimento. Il presidente della conferenza di periti sulla tassa carbonio, Michel Rocard, stima che la fattura si stabilirebbe intorno a 300 euro all’anno per poco più della metà delle case.

La Contribution Climat Energie (CCE), o  più semplicemente “tassa carbonio”  dovrebbe applicarsi alle energie fossilipetrolio, gas, carbone – così come all’elettricità già a partire dall’anno 2010, come ha indicato mercoledì, durante il meeting della commissione di esperti, lo stesso Michel Rocard:

L’idea è di tassare un certo numero di comportamenti, principalmente quello che consiste nell’utilizzare delle energie di origine fossile che sono responsabili dell’emissione di gas ad effetto serra, causa del riscaldamento climatico. La fattura si stabilirà intorno a 300 euro per anno per poco più della metà delle case.
La riflessione sull’elettricità è stata invece più complicata per il comitato di periti e non si è ancora giunti ad un accordo su questo punto.

Energia: bollette più leggere nel 2009

Ogni tanto arrivano anche buone notizie per le tasche di noi italiani. L’Authority per l’energia, per bocca del suo Presidente Alessandro Ortis, ha dichiarato che nel 2009 le bollette di luce e gas saranno un pò più leggere, e in questo momento di crisi ce n’è proprio bisogno.

Le condizioni perchè ciò avvenga, spiega Ortis, sono due: la prima è che il petrolio non riprenda la corsa pazza dello scorso anno, ma rimanga sui costi di scambio attuali; la seconda è che, per l’uso domestico, lo Stato tagli l’Iva, attestandola al 10% fisso, già presente nel primo scaglione di consumo.

Arriva MARS il dirigibile ad energia eolica che produce elettricità

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Magenn Air Rotor System (MARS) è il prototipo di un innovativo pallone aerogeneratore, che la canadese azienda produttrice Magenn power intende commercializzare a partire dal 2009. MARS è una sorta di dirigibile in grado di produrre elettricità sfruttando l’energia eolica da 150-250 metri dal suolo. Il pallone può essere gonfiato con diversi gas, come l’elio, l’idrogeno o argon, che gli permettono di sollevarsi in aria, dai 120 ai 300 metri, e trovare le migliori condizioni di vento.

La turbina, di cui MARS è dotato, si aziona con la forza del vento e produce energia ruotando su un asse orizzontale. L’energia prodotto viene, poi, convogliata a terra, tramite un cavo di circa 300 metri, per essere o utilizzata subito o immagazzinata in delle apposite batterie.

Autobus a gas naturale, la nuova idea per ripulire le città dall’inquinamento

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Dopo i motori ibridi, a idrogeno, al bioetanolo, a biogas ed elettrici, ecco un nuovo tipo di motore, quello a gas naturale.
In realtà non è proprio una novità. Il gas naturale, meglio noto come metano, è già presente in alcuni impianti di poche, rare, auto, ma la vera novità è che adesso questo nuovo tipo di impianti verrà applicato agli autobus (anche se in Svizzera è presente già da un pò).

La prima città a fornirsene è Torino, in cui sono già 100 gli autobus che circolano consumando gas naturale, rispettando l’ambiente.
Il metano è un idrocarburo, come il petrolio, ma a differenza dell’oro nero non contiene zolfo e, durante la combustione, emette il 20% in meno di CO2 e una quantità ridottissima di polveri sottili, quelle che poi provocano danno alla salute, che invece la benzina sprigiona in quantità enormi.

Pablo Fajardo: una voce per l’Amazzonia

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Pablo Fajardo, avvocato ed indio di etnia, ha 31 anni e sta combattendo contro i petrolieri in Ecuador, rappresentando piu’ di 30mila persone, soprattutto indigeni della regione del Lago Agrio. Questa lotta sembra tanto quella di Davide contro Golia, lui ha chiesto infatti 1.500 milioni di dollari come risarcimento alla Chevron-Texaco, per la bonifica del territorio. Questa zona è stata trivellata in oltre 200 pozzi e cosa piu’ grave è stata intossicata dai rifiuti sversati illegalmente, tra cui il cromo esavalente.

La foresta amazzonica è il polmone verde del mondo, un luogo meraviglioso naturalisticamente e, la cui integrita’ è fondamentale per le popolazioni indigene e per l’equilibrio dell’ecosistema mondiale, ma le compagnie petrolifere ed i magnati industriali per anni hanno calpestato questi valori, danneggiando il territorio, inquinandolo ed approfittando dell’ignoranza delle etnie piu’ povere. Fajardo stesso, era poverissimo, ma grazie all’aiuto di associazioni umanitarie ha potuto studiare e diventare avvocato, per poter difendere i diritti del suo popolo. Lui stesso è stato testimone delle morti di decine di indios per cancro ed ha assistito al cambiamento del cuore verde della foresta, in un territorio inquinato dagli scarichi industriali, dagli oleodotti che sversano nei fiumi e nei laghi.

Biogas: genesi, produzione, usi e consumi, la situazione italiana

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Il biogas è un combustibile composto da una miscela di vari gas (per lo più metano), prodotta tramite un processo di fermentazione di materiale organico.
Il processo di fermentazione prevede varie fasi e benchè possa riguardare potenzialmente tutte le sostanze organiche, le più indicate e le più impiegate sono i liquami zootecnici, i rifiuti domestici organici, gli ortaggi, la frutta, il latte, gli oli e i grassi vegetali e animali.
Il biogas si forma spontaneamente nelle discariche e ovunque ci sia un grande ammasso di rifiuti organici. Per evitare che si diffonda deve essere opportunamente captato.
Diverso è il discorso negli impianti preposti alla produzione di biogas, dove la fermentazione avviene in apposite vasche, i fermentatori. E’ quì che i rifiuti organici, in anaerobiosi (assenza di ossigeno), grazie alla presenza di batteri, fermentano. Il processo chimico della fermentazione decompone il carbonio legato alle molecole organiche delle sostanze. Il carbonio si lega successivamente agli atomi dell’idrogeno, componendo in tal modo il metano (CH4).