I detrattori dell’energia eolica lamentano il fatto che le turbine producano rumore, siano pericolose per gli uccelli e deturpino il paesaggio. Tutti problemi collegati ad un solo fattore: le pale. Ma se si inventasse una turbina eolica senza pale? Se lo sono chiesti in Tunisia alla Saphon Energy, dove hanno brevettato la prima turbina eolica senza pale. Una gran bella invenzione per avere energia pulita senza controindicazioni.
Eolico
Eolico, prodotta turbina più grande al mondo in Germania
Giusto qualche giorno fa parlavamo dell’importanza di costruire turbine eoliche più grandi in quanto capaci di produrre maggiore energia ad un impatto ambientale più basso. Oggi invece ci arriva notizia che in Germania, negli stabilimenti Siemens, è stata prodotta quella che diventerà a breve la turbina eolica più grande del mondo. Le sue pale misurano quanto le ali di un Airbus A380, l’aereo di linea più grande in assoluto.
Eolico, produzione più green con turbine più grandi
Alcuni dei problemi più comuni che riguardano le turbine eoliche potrebbero essere risolti semplicemente costruendone di più grandi. E’ quanto teorizza lo studio Wind Power Electricity: The Bigger the Turbine, The Greener the Electricity? (Energia eolica: più grandi le turbine, più ecologica l’elettricità?) realizzato dallo Swiss Federal Institute of Technology. La questione, per chi non è molto addentro al settore, può sembrare paradossale. L’energia eolica non è già ecologica? E come si fa a produrre energia più pulita di una che è già pulita? Infatti la risposta è più complessa.
Eolico, Danimarca punta al 50% di energia dal vento entro il 2020
La Danimarca si è sempre distinta per la sua grande civiltà e per l’attenzione all’ambiente. Nonostante sia più piccola geograficamente e con una popolazione inferiore a quella di molti altri Paesi, ha sempre fatto la sua parte quando si è trattato di rinnovabili, ed ora ha deciso una svolta green da far impallidire la maggior parte delle nazioni mondiali. Mentre in Europa si dibatte se portare il mix di rinnovabili entro il 2020 al 20 o al 30%, i danesi hanno deciso che soltanto con l’eolico vogliono arrivare a quella data a soddisfare il 50% del fabbisogno energetico nazionale.
Eolico, il Global Wind Day dà speranze all’Italia
L’eolico sarà l’energia del futuro. E’ quanto emerso dalle ultime rilevazioni di Legambiente e Terna, secondo cui nella migliore delle ipotesi entro il 2020 il solo comparto eolico potrebbe raggiungere il 20% di copertura del fabbisogno nazionale. Numeri eccezionali in quanto il limite del 20% nella previsione iniziale doveva essere raggiunto dal mix di rinnovabili (cioè compreso anche il solare, l’idroelettrico, ecc.), ed invece potrebbe essere raggiunto esclusivamente dall’eolico.
Eolico, la Shell ostacola i piani nel Mare del Nord
Non bastava avere distrutto gli ecosistemi di mezza Africa. Impaurita dalla diffusione delle rinnovabili, ora la Shell prova ad ostacolare lo sviluppo anche nel Nord dell’Europa. La compagnia petrolifera, che per ripulirsi un po’ la coscienza aveva promesso di investire anche in questa forma di energia, era stata contattata dal Primo Ministro britannico Cameron per rientrare nel gruppo degli investitori nel mega-progetto dell’eolico off-shore che il Paese sta realizzando nel Mare del Nord, insieme agli Stati Uniti.
Turbine eoliche galleggianti, il futuro dell’energia in Gran Bretagna
Come ribadito spesso su queste pagine, la Gran Bretagna sta puntando molto sulle rinnovabili, e la principale fonte di cui dispone è il vento. Ora una collaborazione tra i britannici e gli Stati Uniti potrebbe permettere ai due Paesi di avere a disposizione un nuovo modello di turbina eolica, quella galleggiante. In realtà non è una novità, se ne parla già da tempo, ma ora questa collaborazione servirà per crearne alcune in grado di abbattere i costi.
Eolico, arriva la turbina galleggiante
E’ ancora a livello sperimentale, ma per molti si tratta del futuro dell’energia eolica. Si tratta di una turbina galleggiante montata attualmente a 6 miglia di distanza dalla costa norvegese Sud-Occidentale. La sua peculiarità è che non è agganciata sul fondo del mare, ma come se fosse una barchetta si muove in su ed in giù a seconda delle onde. La sua base è un cilindro di acciaio capace di galleggiare che rimane zavorrato per mantenere la posizione verticale e l’unico aggancio al suolo (ovvio, altrimenti scapperebbe via) è rappresentato da tre punti di ormeggio quasi invisibili.
Eolico, in Italia è il 4,2% dell’energia totale
Abbiamo spesso tessuto le lodi del nostro Paese quando si è trattato di energia rinnovabile in quanto negli ultimi anni è sempre rientrata nell’elenco dei Paesi che hanno investito di più. Ma purtroppo, guardando il quadro nel suo complesso, non sembra che l’Italia faccia così bene, almeno per quanto riguarda l’eolico.
Eolico: la Cina ha investito più di tutti nel 2011
Se, come dimostrato in un nostro precedente articolo, l’India ha battuto tutti negli investimenti nell’energia rinnovabile in generale nel 2011, la Cina ha fatto meglio nel comparto dell’eolico. Secondo i dati del Global Wind Energy Council, la potenza energetica installata derivante dal vento nel colosso asiatico è quasi il triplo rispetto a quella installata negli Stati Uniti che sono il secondo Paese che ha investito di più. Numeri che nessuna potenza Occidentale, per quanto ambientalista possa essere, si può nemmeno sognare.
Eolico, +11% in Europa nel 2011
Il petrolio e gli altri carburanti costano sempre di più? E l’Europa si dà alle rinnovabili. Ancora una volta il tasso di energia pulita, ed in particolare di energia eolica, è salito nel 2011, uno degli anni più neri per l’economia. Evidentemente non per la parte riguardante la green economy dato che il Vecchio Continente ha raggiunto i 93.957 MW di capacità eolica nell’anno appena trascorso, con un incremento dell’11% rispetto al 2010 (31% per quanto riguarda l’intero comparto delle rinnovabili).
Eolico, la Cina va veloce con il vento
Va veloce con il vento la Cina. Il Paese orientale ha infatti obiettivi a dir poco ambiziosi per quanto riguarda la produzione di energia eolica. Se oggi il fabbisogno energetico del Paese è coperto solo all’1% dall’energia prodotta dai parchi eolici, il Governo nel suo piano energetico ha stabilito di innalzare questa cifra a ben il 17% nei prossimi anni. Per la precisione, la Cina vuole arrivare a raggiungere ben 1.000 gigawatt di elettricità generati dagli impianti eolici presenti nel Paese.
Eolico, turbine con gli ultrasuoni per salvare i pipistrelli in California
I detrattori dell’eolico si concentrano spesso sull’impatto visivo delle pale, uno scenario, quello dei parchi eolici, che a loro dire appesantisce e deturpa l’immagine del paesaggio. Questione di gusti, per molti altri, noi inclusi, l’energia eolica regala un tocco di pulito e di speranza ad un territorio che altrimenti sarebbe ulteriormente devastato dai fossili. Ad ogni modo, se proprio si volesse rimproverare qualcosa alle turbine eoliche, parlando di impatti negativi, più che sull’estetica, il dito si potrebbe puntarlo sulle conseguenze degli impianti su chirotteri ed uccelli. I volatili non avvertono la presenza delle turbine e spesso ne sono vittime. Un problema sempre più avvertito con l’aumento del numero di impianti, tanto che l’American Wind Energy Association in collaborazione con altri enti di ricerca governativi da tempo studia soluzioni adeguate ad arginare quello che è un fenomeno sempre più diffuso.
Turbine eoliche orizzontali in anteprima alla fiera delle tecnologie di Parma
Turbine eoliche orizzontali: fantascienza? No, realtà grazie a Enatek, azienda italiana che ha realizzato un sistema di produzione energetica alternativa completamente innovativo. Se infatti le polemiche sulle turbine eoliche classiche nelle campagne sono destinate a non avere mai fine, meglio esplorare nuovi terreni su cui agire, e perché non i terrazzi degli edifici cittadini? Enatek presenterà la sua novità in occasione dell’undicesima edizione del MECSPE, la fiera internazionale delle tecnologie di produzione energetica organizzata da Senaf, che si terrà a Fiere di Parma dal 29 al 31 marzo 2012. Qui verranno messi in mostra i nuovi prodotti del settore, tutti rigorosamente made in Italy, nel tentativo di favorire la transizione anche nel nostro Paese dall’energia “sporca” alle alternative il più in fretta possibile.