In Spagna un nuovo impianto per generare elettricità dalle onde del mare

Ci siamo occupati già diverse volte della possibilità di generare energia elettrica sfruttando la potenza delle onde. Si tratta di sistemi altamente potenziali ma ancora poco sviluppati ed avanzati tecnologicamente su cui molti studiosi stanno ancora lavorando. Oggi parleremo di un nuovo progetto avviato in Spagna, nei Paesi Baschi, dove ha preso il via, qualche giorno fa, la costruzione di un nuovo impianto in grado di sfruttare l’energia delle onde per ottenere elettricità.

Energia: bollette più leggere nel 2009

Ogni tanto arrivano anche buone notizie per le tasche di noi italiani. L’Authority per l’energia, per bocca del suo Presidente Alessandro Ortis, ha dichiarato che nel 2009 le bollette di luce e gas saranno un pò più leggere, e in questo momento di crisi ce n’è proprio bisogno.

Le condizioni perchè ciò avvenga, spiega Ortis, sono due: la prima è che il petrolio non riprenda la corsa pazza dello scorso anno, ma rimanga sui costi di scambio attuali; la seconda è che, per l’uso domestico, lo Stato tagli l’Iva, attestandola al 10% fisso, già presente nel primo scaglione di consumo.

Graphene: la tecnologia che raddoppierà l’efficienza delle rinnovabili

Uno degli argomenti spesso portati contro le energie rinnovabili è che esse hanno scarsa capacità di fornire energia. Un grande impianto spesso non supera il 50% (nel migliore dei casi) del fabbisogno di una casa media. Da oggi però anche questa argomentazione potrebbe essere smentita.

Ingegneri e scienziati dell’Università di Austin (Texas) hanno fatto un grande passo avanti sull’uso di una struttura di atomi chiamata “Graphene“, che sarebbe una nuova base di carbonio che serve ad immagazzinare elettricità in dispositivi ultracapaci, in maniera tale da raddoppiare le prestazioni dei collettori delle energie rinnovabili, sole e vento in testa.

Passo indietro delle rinnovabili in Italia

Ma non dovevamo andare avanti? Secondo uno studio del Gestore del servizio elettrico nazionale, in Italia la produzione di energia elettrica proveniente dalle rinnovabili sta diminuendo. E’ quanto si apprende dai dati diffusi sullo studio che va dal 1994 al 2007, che vedono un progressivo aumento di produzione, con alti e bassi, di energia pulita, fino al crollo dello scorso anno.

Sono circa 3000 i gigawattora prodotti in meno nel nostro paese lo scorso anno, e a farne le spese è stato il settore portabandiera della nostra energia pulita, l’idroelettrico, sceso da una produzione oraria di quasi 37 mila gigawatt a 32.800.

Geotermale: un nuovo modo per trasformare l’acqua calda del sottosuolo italiano in elettricità

L’Italia è un paese caldo. Non è un riferimento al clima ma al sottosuolo italiano. Gli strati più profondi della parte italiana della crosta terrestre sono, infatti, molto ricchi di calore. Già da molti anni, questo calore viene sfruttato per la produzione di energia attraverso impianti geotermici che, utilizzando il vapore acqueo estratto dal sottosuolo, azionano delle turbine adibite alla produzione di energia elettrica.

Negli ultimi anni, con l’innovazione tecnologica, si è cominciato a parlare anche di geotermale.

Come ottenere energia pulita dalle vibrazioni prodotte dal passaggio dei veicoli

Ricavare energia elettrica pulita dalle vibrazioni prodotte dal passaggio dei veicoli. È quello che accade in Giappone e precisamente a Tokyo, sul ponte Goshiki-Zakura-Ohashi che si erge sul fiume Arakawa. Sono stati, infatti, istallati sul ponte una serie di piccoli generatori in grado di trasformare le micro vibrazioni derivate dal via vai dei veicoli in energia.

L’impianto segue il principio su cui si basa il funzionamento delle casse acustiche, che partendo da impulsi elettrici generano vibrazioni che danno origine al suono, ma lo invertono. I generatori posizionati sul ponte a Tokyo, invece, catturano le vibrazioni e le trasformano in energia elettrica.

A luglio partirà la Mini centrale idroelettrica dell’Environment park a Torino

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Inizierà a funzionare da luglio 2008 la Mini centrale idroelettrica installata all’interno dell’Environment Park della città di Torino. L’impianto idroelettrico per produrre energia sfrutta le acque del Canale Meana, che compiendo un salto di circa 5,5 metri, faranno girare la turbina, di tipo Kaplan, nella centrale per produrre l’energia. Si stima che ogni anno verrà prodotta energia pari a 3.800.000 kWh.

La struttura della centrale, per ridurre l’impatto sul paesaggio circostante, è rivestita all’esterno con delle lamelle di legno. Creata, inoltre, intorno alla turbina, una zona vetrata dalla quale i visitatori potranno osservare e comprendere le varie fasi della produzione di energia. L’impianto idroelettrico verrà utilizzato sia di giorno che di notte.

Arriva MARS il dirigibile ad energia eolica che produce elettricità

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Magenn Air Rotor System (MARS) è il prototipo di un innovativo pallone aerogeneratore, che la canadese azienda produttrice Magenn power intende commercializzare a partire dal 2009. MARS è una sorta di dirigibile in grado di produrre elettricità sfruttando l’energia eolica da 150-250 metri dal suolo. Il pallone può essere gonfiato con diversi gas, come l’elio, l’idrogeno o argon, che gli permettono di sollevarsi in aria, dai 120 ai 300 metri, e trovare le migliori condizioni di vento.

La turbina, di cui MARS è dotato, si aziona con la forza del vento e produce energia ruotando su un asse orizzontale. L’energia prodotto viene, poi, convogliata a terra, tramite un cavo di circa 300 metri, per essere o utilizzata subito o immagazzinata in delle apposite batterie.

New York al lavoro per diventare una metropoli ecologica: taxi “verdi” e 1 milione di alberi da piantare

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New York sostituirà gli “yellow cab”, i famosi taxi gialli, con mezzi ad alta efficienza per abbattere l’inquinamento della città. L’iniziativa si inserisce nel progetto di legge, approvato dal Senato Usa, per ridurre l’inquinamento e in particolare quello derivante dal consumo dei carburanti. Entro il 2012 tutti i taxi della Grande Mela diventeranno più ecologici. I mezzi attualmente in circolazione sono fortemente inquinanti e consumano moltissimo: con un litro di carburante arrivano a percorrere circa 6 chilometri. I nuovi taxi sono auto ibride con un basso impatto ambientale.

Adesso l’energia la ricaviamo dalle piante

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Le nostre care piante non servono soltanto per abbellire le nostre case o per fornirci ossigeno. O meglio, il loro compito è stato questo fino ad oggi. Ma da ora tutto cambierà, e oltre a tutti questi compiti, le piante ci forniranno anche…energia elettrica.

L’invenzione, ovviamente, arriva ancora una volta dal Giappone, dove gli scienziati del Sol Levante sembrano saperne davvero una più del Diavolo. I giapponesi infatti hanno costruito una piantina che ha al posto delle foglie delle celle solari organiche ad alta efficienza, in grado di fornire energia solare.

Arriva la Macchina Acchiappaonde, inventata da un italiano

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La nuova frontiera dell’energia pulita parla italiano. All’Università Normale di Pisa hanno inventato una macchina che cattura la forza dell’acqua di mare per produrne energia elettrica. Subito questo macchinario è stato battezzato simpaticamente “macchina acchiappaonde” perchè è proprio quello che fa: è posizionato a 100 metri di profondità e raccoglie, grazie alla sua forma simile a quella di una mongolfiera, l’energia delle onde.

L’inventore è un ricercatore dell’Università pisana, Michele Grassi, che ha già sperimentato la sua idea presso la Marina di Pisa, con ottimi risultati. Infatti questo macchinario, che può essere di diverse dimensioni, a seconda del fabbisogno, è capace di produrre, al momento, fino a un megawatt di elettricità, con costi altamente competitivi.

Trasformare il Sahara in grande produttore di elettricità. Un’alternativa al nucleare.

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Proprio nel momento in cui in Italia si è rialzato il polverone sul nucleare, una possibile soluzione per l’approvvigionamento energetico, italiano e non solo, arriva dal deserto, e in particolare dal Sahara. Il principio di base è che il futuro dell’energia non è l’atomo ma il sole. Nel deserto del Sahara, lungo 4000 kilometri e largo quasi 2000, l’irraggiamento solare è molto forte e l’escursione termica stagionale piuttosto ridotta. Se si riuscisse a recuperare una frazione dell’energia solare che illumina il deserto, questa coprirebbe una parte del fabbisogno energetico di diversi paesi, soprattutto quelli del Mediterraneo.

Il progetto, presentato al parlamento europeo di Bruxelles, da un gruppo di ingegneri tedeschi si basa sulle più avanzate tecnologie solari. Gli impianti termosolari, come quelli prodotti dall’Enea (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente), installati nel Sahara produrrebbero annualmente, con ogni kilometro quadrato di specchi parabolici, energia elettrica pari a quella ricavata da circa 1 milione di barili di petrolio.

La classifica dei biocarburanti, non tutti fanno bene

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Non abbiamo fatto in tempo ad introdurre la prima generazione di biocarburanti in Italia, che già ne è uscita una seconda. Dalla Germania, dove i carburanti come l’olio di colza sono utilizzabili già da qualche anno, è stato stilato un elenco che li divide in quelli di prima e seconda generazione, a seconda delle colture che ne fanno parte. E a noi italiani, a cui piacciono tanto le classifiche, è venuto in mente di farne una, che metta in ordine i biocarburanti effettivamente eco e quelli che non lo sono, ma che anzi, delle volte rischiano di essere dannosi.

Il criterio che ha portato a questa scelta, fatta dall’Università di Bologna, riguarda l’impatto ambientale che determinate colture hanno sul terreno, sulla catena alimentare, e sull’economia di chi le coltiva.