La Cina si prepara a costruire nuove centrali a carbone nella provincia del Guangdong, ma Greenpeace rivela uno studio sulle conseguenze della loro costruzione: 16 mila morti nel giro di 40 anni, per lo più per ictus e tumori ai polmoni.
Carbone
Obama fa un passo indietro, no alla guerra al carbone
La politica ambientale di Obama è a dir poco strana. Da un lato fa la campagna elettorale in favore dell’ecologia, e dall’altra concede le autorizzazioni per il Keyston XL, il più grande oleodotto d’America; da un lato promuove le rinnovabili e dall’altro investe sulle sabbie bituminose e sulle trivellazioni. L’ultima contraddizione arriva dall’Africa, dove il presidente è in visita in questi giorni, ed in cui appena qualche giorno fa aveva annunciato un piano contro i cambiamenti climatici. Oggi arriva un annuncio che non ci aspettavamo: “no alla guerra al carbone”.
Giornata Mondiale contro il Carbone, le foto delle manifestazioni internazionali
Tutto il mondo unito per dire di no al carbone. Parte da qui la manifestazione che ieri ha idealmente riunito milioni di persone sparse in tutto il mondo per dire basta al massacro che deriva dall’utilizzo ancora oggi, ad un secolo e mezzo dall’invenzione della centrale a carbone, di questa fonte energetica così inquinante. Si sono tenute così manifestazioni in tutto il mondo, organizzate dalle principali associazioni ambientaliste, da Melbourne a Mindanao, fino alle città “simbolo” di questa tragedia in Italia come Brindisi e Civitavecchia, due tra le città con le centrali più inquinanti d’Europa.
Centrali a Carbone, in Italia due dei peggiori mostri d’Europa
Centrali a Carbone, il WWF nel dossier “Il carbone in Italia” ribadisce come, al momento, nel nostro paese siano in funzione due dei peggiori mostri d’Europa, siti rispettivamente a Brindisi sud e a Civitavecchia. Sono entrambi nella top 15 degli impianti più inquinanti di tutto il continente.
Carbone, una delle più grandi banche europee rilancia gli investimenti
Il carbone ci ha portato in una situazione ambientale insostenibile. Ma siccome porta lavoro, bisogna continuare ad investire in quel campo. Questa scriteriata scelta non arriva da un’imprenditore dell’ultima ora ma da Riccardo Puliti, capo della divisione energia della EBRD, la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo. In pratica una delle principali banche del Vecchio Continente che si occupano di finanziare i grandi progetti imprenditoriali.
Carbone uccide 120 mila persone all’anno in India
Centoventimila persone muoiono in India ogni anno a causa del carbone. È come se una città di discrete dimensioni come Salerno sparisse ogni anno per un unico motivo: l’aria che respira. Sì perché secondo le stime di Greenpeace a tanto ammontano le persone che ogni anno in India perdono la vita a causa dei fumi tossici delle industrie energetiche a carbone. Senza calcolare il numero delle persone che non muoiono, ma si ammalano.
Carbone in calo negli Stati Uniti ma in salita nel resto del mondo
Gli Stati Uniti sono sempre stati accusati di essere prima il Paese più inquinante al mondo, e poi il secondo dopo la Cina. Ma a breve i Paesi europei potrebbero superare quelli americani. Un nuovo studio effettuato dalla EIA (Energy Information Administration) ha mostrato come negli ultimi anni c’è stato un crollo della domanda del carbone negli Stati Uniti. Di conseguenza il prezzo si è abbassato ed è diventato talmente conveniente che per le altre nazioni è diventato allettante.
Museo del carbone alimentato dall’energia solare, accade in Gran Bretagna
Forse è il segno dei tempi che cambiano, o semplicemente la dimostrazione che le rinnovabili sono più convenienti dei fossili, ma qui siamo davvero al paradosso. Il Wales’ National Coal Mining Museum, il museo del carbone di Big Pit, nel South Wales, Regno Unito, da quest’anno sarà alimentato dall’energia solare. Il museo del carbone è un tuffo nella storia di oltre due secoli, con una “camminata” ad oltre 90 metri di profondità in una delle prime miniere della storia, “culla” della Rivoluzione Industriale.
I consumi di carbone raggiungeranno quelli di petrolio entro 5 anni
Sforzi per ridurre l’inquinamento globale addio. Tutto inutile: più del sole, del vento e persino del gas, sarà il carbone l’energia del futuro. Come nell’800 fu lui a permettere l’inizio dell’Era industriale, così probabilmente sarà sempre lui a concluderla. E’ quanto deriva dall’ultimo rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) che ha stabilito non solo che negli ultimi anni il vecchio ed inquinante carbone ha ripreso ad essere utilizzato ad un ritmo del 4% all’anno, ma che entro 5 anni raggiungerà la quantità dell’attuale fonte più utilizzata, e cioè il petrolio.
Combustibili fossili, scienziati chiedono una moratoria
Come riportavamo qualche giorno fa, sono oltre mille gli impianti a carbone in costruzione in tutto il mondo. Nel 2012, con le tecnologie avanzatissime per prelevare energia dal sole, dal vento, dal mare e persino dalle profondità terrestri, ancora c’è chi utilizza il vecchio ed inquinante carbone per creare energia. Ma le emissioni, ed il fatto che i fossili potrebbero stare per finire, stanno facendo insorgere il mondo scientifico.
Carbone, pianificate più di 1000 centrali in tutto il mondo
Sembra che il mondo non abbia capito che la prima causa di inquinamento, con tutto ciò che ne consegue, è l’energia del carbone. Anche se quasi tutti i Paesi del mondo, almeno a parole, affermano di voler puntare sulle rinnovabili, ecco che viene alla luce tutta un’altra verità: si continua a puntare su una tecnologia di 200 anni fa.
Energia, il carbone è tornato di moda
Nonostante tutti gli sforzi di cittadini e associazioni, oltre che di alcuni organi politici, nella lotta alle emissioni, la fonte principale di inquinamento al mondo, il carbone, non solo non conosce crisi, ma sta addirittura tornando di moda. La denuncia arriva da Friends of the Earth e Greenpeace che hanno calcolato un incremento nell’utilizzo di carbone in tutto il mondo negli ultimi anni.
Petrolio dal carbone, la nuova idea di Romney (e di Hitler)
Non sappiamo se definirla una gaffe o addebitarla al pochissimo buon senso che circola nella testa dei Repubblicani americani, ma l’ultima idea del principale candidato del partito alla Casa Bianca, Mitt Romney, fa davvero venire i brividi: per non dipendere più dal petrolio straniero e far abbassare il prezzo della benzina basterà liquefare il carbone a stelle e strisce. Solo un’altra persona aveva avuto un’idea simile in passato, un certo Adolf Hitler.
Sulcis, WWF invita a pensare alla riconversione per abbandonare il carbone
Anche il WWF prende parola in merito alle discussioni sul caso Sulcis, in Sardegna. Secondo l’associazione è necessario spingere affinché si attui una progressiva riconversione, verso una vera alternativa al carbone. Perché il progressivo abbandono del carbone apre a nuove strade non solo ecologiche ma anche occupazionali.