
Il fotovoltaico mette tutti d’accordo

Nel rapporto Toxic tech: non nel nostro cortile, Green Peace denuncia il grave problema ecologico dei rifiuti elettronici.
In base ai dati delle vendite globali di prodotti elettronici e di alta tecnologia, si è ricavata la corrispettiva quantità di rifiuti prodotta dall’industria tecnologica.
I dati emersi sono a dir poco preoccupanti: la quantità di questi rifiuti cresce in maniera esorbitante e nel contempo diminuisce il loro riutilizzo e riciclaggio.L’ONU ha stimato che ogni anno si producono tra i 20 e i 50 milioni di tonnellate di rifiuti tecnologici, che corrisponderebbero a circa il 5% della produzione globale di rifiuti solidi.
La Virgin Atlantic, con il volo Heathrow-Amsterdam del 24 febbraio, ha dato ufficialmente il via all’impiego di biocarburante nell’aviazione civile.
Il Boeing 747 della compagnia aerea fondata da sir Richard Branson, ha impiegato per uno dei suoi 4 motori un propellente ricavato dalle noci di cocco e da altre noci, mescolato con il kerosene. Il volo, che è durato circa un’ora e mezzo, ha inaugurato una meritevole iniziativa della Virgin per eliminare la dipendenza dagli idrocarburi.
Sir Branson ha dichiarato che il volo ha segnato una svolta fondamentale per l’intera industria del trasporto aereo:”Questo debutto della bioenergia nell’aviazione consentirà a chi è davvero interessato a ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, di imboccare il percorso verso i combustibili del futuro.”
E’ stato definito il gioiello dell’ Airbus Industries, il gigante dei cieli, il piroscafo dell’aviazione civile, l’aereo di linea più grande al mondo: l’Airbus A380, è un aereo di linea quadrireattore a doppio ponte, in grado di trasportare 850 persone in versione charter o 555 nella tipica configurazione a tre classi.
Il primo volo di prova è avvenuto il 27 aprile 2005. Il 25 ottobre ha realizzato il primo volo commerciale, da Singapore a Sidney. Il costo dei biglietti inaugurali andava dai 535 dollari ai 100000 dollari per le suite e le minisuite.
Novità interessanti dal mercato delle automobili new generation. Risale a poco tempo fa la notizia che il colosso Tata Motors prevede di iniziare a vendere un’automobile in India entro la fine di quest’anno. Niente di strano se non fosse che si tratta di un veicolo ad aria compressa. Il suo inventore è il francese Guy Negre, che ha ottenuto l’appoggio di Tata Motors (India) per la sua prossima CityCAT.
L’auto, a cinque posti, ha una struttura in fibra di vetro alimentata da aria compressa. Ha un peso di soli 350 kg e potrebbe costare l’equivalente di poco più di 5000 dollari. Il progetto è sostenuto dal gruppo indiano Tata che ha effettuato un ingente investimento per la realizzazione di questo autoveicolo.
Il serbatoio, può essere riempito con aria da un compressore in soli tre minuti, più rapidamente della maggior parte delle batterie elettriche. In alternativa, l’auto può essere collegata alla rete elettrica per 4 ore. Per i lunghi viaggi, CityCAT possiede un bruciatore a combustibile che serve a riscaldare l’aria, facendo in modo che questa si espanda e aumenti la pressione sui pistoni. Il bruciatore è fatto in modo tale da poter utilizzare tutti i tipi di combustibile liquido. I suoi ideatori dichiarano che il consumo di quest’auto non supererebbe l’equivalente di 0,50 L ogni 100 Km.