Elettrosmog

Elettrosmog

Con il termine elettrosmog si intende quella forma di inquinamento elettromagnetico prodotta dalle radiazioni non ionizzanti.
Le radiazioni non ionizzanti sono forme di radiazioni elettromagnetiche comunemente chiamate campi elettromagnetici che, al contrario delle radiazioni ionizzanti, non possiedono l’energia sufficiente per modificare le componenti della materia e degli esseri viventi (atomi, molecole). Le radiazioni non ionizzanti possono essere suddivise in:

  • campi elettromagnetici a frequenze estremamente basse (ELF)
  • radiofrequenze (RF)
  • microonde (MO)
  • infrarosso (IR)
  • luce visibile

Biogas

Biogas

Con il termine biogas si intende una miscela di vari gas  (a netta prevalenza di metano con percentuali dal 50 all’80%) prodotto dalla fermentazione batterica anaerobica (operata da batteri che vivono in condizioni di assenza di ossigeno) di residui organici provenienti da rifiuti, vegetali, carcasse,  reflui zootecnici, fanghi di depurazione, scarti dell’agro-industria in via di decomposizione.

Consta di un processo di decomposizione della sostanza organica da parte dei batteri anaerobici,  che scinde la materia organica in anidride carbonica, idrogeno e metano (gas la quale struttura molecolare è espressa dalla formula CH4).

Ecosistema

Ecosistema

Il termine ecosistema (sistema ambiente), è stato proposto per la prima volta dall’ecologo inglese George Tansley nel 1935, ma il concetto di ecosistema come idea di un insieme sinergico di organismi ed ambiente risale a tempi molto antichi, anche se è entrato nel gergo scientifico ufficiale solo nel XX secolo.

Un ecosistema è costituito dall’insieme di tutti gli esseri viventi  che si trovano in un determinato ambiente fisico-chimico, e dalle relazioni reciproche che intercorrono sia tra di essi che tra essi e l’ambiente circostante, e che mantengono un equilibrio e una omeostasi nel tempo attraverso il continuo scambio di materia e di energia.

Bioma

Bioma

Per definizione un bioma è un’estesa porzione di biosfera, individuata ed identificata in base al tipo di vegetazione dominante presente. Consta di un’area che presenta caratteristiche ambientali omogenee su una grande estensione di territorio, in cui vive un complesso di specie vegetali ed animali adattate alle caratteristiche ambientali peculiari.

La vegetazione influenza la presenza degli animali, perché la vita degli animali è legata alle piante (che convertono l’energia solare in sostanza organica) per mezzo delle catene alimentari (dette anche livelli trofici). In un bioma quindi si trovano un insieme di comunità animali (zoocenosi) e vegetali (fitocenosi) comprendendo organismi pluricellulari e unicellulari,  anche microscopici, che interagiscono fra loro. L’approccio allo studio su un bioma è l’osservazione della struttura delle piante (alberi, arbusti e erbe), dei tipi di foglie (latifoglie e aghifoglie), della distanza tra le piante (foresta, bosco misto, savana) e l’analisi del clima.

Inquinamento architettonico

Inquinamento architettonico

Con inquinamento architettonico si intendono più fenomeni che alterano e disturbano l’estetica e la funzionalità degli ecosistemi naturali, urbani, dei paesaggi e dei singoli manufatti architettonici.

Un esempio diffuso di inquinamento architettonico è l’abusivismo edilizio ovvero la perpetrazione del reato di abuso edilizio cioè la realizzazione di opere prive di concessione, o in totale o parziale difformità dalla stessa, o con variazioni essenziali rispetto ai progetti approvati, ovvero senza autorizzazione od in difformità. Devono considerarsi altresì abusive le opere realizzate sul presupposto di una concessione poi annullata o dopo l’intervenuta decadenza della stessa.

Metano

Metano

Il metano è un gas naturale, un idrocarburo semplice formato da un atomo di carbonio e 4 di idrogeno (CH4).  E’ un gas inodore, incolore ed insapore, per rendere avvertibile la sua presenza nelle reti domestiche, viene odorizzato con tetraidrotiofene, che gli conferisce quel tipico “odore di gas”.

La scoperta del metano si deve ad Alessandro Volta che nel 1776, su segnalazione di Carlo Giuseppe Campi, prese ad osservare degli strani fenomeni che si verificano presso paludi e laghetti stagnanti: avvicinando una fiamma alla superficie della palude si accendevano delle piccole fiamme azzurre. Il fisico italiano raccolse le bolle di gas in una bottiglia e diede a questo gas naturale il nome di aria infiammabile di palude. Scoprì che la combustione avveniva sia per fiamma che mediante scarica elettrica, e dedusse che il gas si formava nella decomposizione di sostanze animali e vegetali. Bisognerà aspettare il 1805 per avere una corretta composizione del metano, da parte di Thomas Henry.

La Niña

La Niña

La Niña è una corrente caratterizzata da temperature oceaniche insolitamente fredde che si manifestano nel Pacifico equatoriale. Si tratta esattamente dell’opposto di El Niño, che è caratterizzato da temperature oceaniche insolitamente calde nella stessa area del Pacifico. Il Pacifico orientale è più freddo del solito, e l’acqua fredda si estende più a Ovest del normale. El Niño e La Niña sono fasi opposte del ciclo denominato El Niño Southern Oscillation ((ENSO), a volte denominate più semplicemente “fase fredda” e “fase calda”.

Il nome de La Niña è legato a quello del Niño che è stata nominato così perché, manifestandosi nel mese di dicembre, ha ricevuto il nome spagnolo di Gesù Bambino (Niño appunto, che significa anche bambino) dai pescatori sudamericani che per primi l’hanno individuato. Trattandosi, come detto, dell’esatto opposto, gli si è dato il nome di Niña o bambina.

Buco dell’ozono

Buco dell’ozono

Il buco dell’ozono definisce la riduzione, temporanea e ciclica, dello strato di ozono (O3) che circonda la Terra. La diminuzione dell’ozonosfera nelle regioni polari durante la stagione primaverile può toccare il 70% nell’Antartide e il 30% nell’Artide. Comunemente il buco dell’ozono va ad indicare la diminuzione dello strato di ozono della stratosfera, fenomeno che si è verificato per la prima volta negli anni ’80.

Lo strato di ozono ha il compito di filtrare, fino al 99%, le radiazioni ultraviolette che possono causare danni al Pianeta, alla nostra pelle (melanomi), alla fotosintesi delle piante (inibizione) e a agli organismi marini come i fitoplacton, fondamentali per la catena alimentare marina.

El Niño

El Niño

El Niño (in spagnolo “il Bambino”) è una corrente oceanica caratterizzata da temperature insolitamente calde che si manifesta nel Pacifico equatoriale, a differenza de La Niña, che è caratterizzata da temperature insolitamente fredde, sempre nella stessa area del Pacifico equatoriale. El Niño è un’oscillazione del sistema oceano-atmosfera nel Pacifico tropicale con gravi conseguenze per le condizioni metereologiche di tutto il mondo.

El Niño deve il suo nome al periodo in cui si manifesta. Il momento dell’anno in cui è più evidente è infatti il mese di dicembre, ed i pescatori sudamericani che lo individuarono per la prima volta gli dettero il nome spagnolo di Gesù Bambino, in quanto si manifestò proprio a ridosso del Natale. Per questo l’effetto opposto, La Niña, ha assunto anche il nome opposto, e cioè la Bambina.

VAS, Valutazione Ambientale Strategica

Valutazione Ambientale Strategica (VAS)

La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) consta di un processo volto all’integrazione sinergica di considerazioni di natura ecologico-ambientale utili a valutare gli effetti ambientali dei piani o dei programmi lungo tutto il loro iter attuativo: in fase preliminare ex ante della loro approvazione, ma anche in itinere ed al termine  del loro periodo di validità.

Prende nome di valutazione ambientale strategica perché viene fatta al momento in cui si elaborano le stategie e le linee guida di un progetto, di modo che le misure di salvaguadia dell’ambiente siano perfettamente integrate nel progetto e non si esauriscano in mitigazioni di danni già fatti. Altri obiettivi della VAS riguardano sia il campagne di informazione, sensibilizzazione e partecipazione della cittadinanza che la promozione del coinvolgimento della Pubblica Amministrazione nei processi di pianificazione-programmazione.

VIA, Valutazione di Impatto Ambientale

Valutazione di impatto ambientale

Consta di una procedura amministrativa di supporto per l’autorità decisionale finalizzata ad individuare, descrivere, valutare e ridurre al minimo gli impatti che la costruzione di un’opera architettonica o ingegneristica (infrastrutture) ha sull’ambiente, e a determinare l’mpatto ambientale prodotto dall’attuazione di un determinato progetto.

La VIA cerca quindi di stimare quali siano le modifiche, positive o negative, degli stati ambientali di fatto, indotte dall’attuazione di un’opera.

Energie rinnovabili

Energie rinnovabili

Le energie rinnovabili includono qualsiasi forma di energia che, per definizione, è potenzialmente infinita. Si distinguono dalle energie provenienti dai combustibili fossili in quanto questi ultimi sono presenti in quantità limitata sulla Terra e si sa che prima o poi termineranno, mentre le energie rinnovabili sono potenzialmente illimitate, a meno che non si voglia considerare ad esempio il momento in cui il sole si spegnerà. Ma in quel momento non sarà possibile nemmeno la vita sulla Terra, e dunque non è contemplabile nella quantità di energia a disposizione.

Le forme principali di energia rinnovabile sono l’energia del sole (o energia solare), l’energia del vento (eolica), il calore della Terra (geotermia), il movimento delle onde e delle maree, la potenza dell’acqua (energia idroelettrica) e la biomassa.

Bioplastica

Bioplastica

La bioplastica, detta anche ecoplastica, è una plastica derivante da materie prime vegetali biodegradabili (principalmente farine ed amidi di mais, grano ed altri cereali) nell’arco di qualche mese a fronte dei mille anni di cui necessita la degradazione delle plastiche derivate dal petrolio in polietilene e polipropilene.

Le bioplastiche non sono inquinanti, anzi in compostaggio decompongono dando luogo ad un compost ricco di nutrienti e sostanza organica che può essere utilizzato come fertilizzante per l’agricoltura. La bioplastica triturata e depositata sul suolo agricolo (pratica di copertura del suolo detta della pacciamatura) risolve anche il problema dello smaltimento in quanto svolge la sua azione pacciamante  per poi scomparire nel terreno. Le principali marche produttrici in italia sono, al momento Biolice, Biotec, Biograde, Cereplast Compostables, Biotecnomais Mater-Bi e Pla Ingeo.

Verdolatria

Verdolatria

il termine introdotto, nel 1997, nell’ambito della discussione accademica sul paesaggio dal filosofo Alain Roger, designa quella ossessione che hanno alcuni ecologisti e ambientalisti nei confronti del verde. Il termine allude chiaramente al colore verde, che rinvia al vegetale, quindi alla clorofilla, la molecola trasformatrice di energia solare e motore della vita.

L’enfasi esclusiva, che la verdolatria pone,  sulla funzione biologica, igienica, sanitaria, salutare dell’ambiente è accusata di relegare ad una posizione marginale, di secondo piano l’aspetto culturale e simbolico, del paesaggio stesso quale mondo di rapporti tra popolazioni e luoghi che presiedono alla vita spaziale delle comunità.