Biodiesel dagli alligatori, la nuova scoperta USA

Se in Spagna il biodiesel viene prodotto dal riciclaggio dell’olio di cucina, che trova applicazione in diversi settori dalla cosmetica alla pittura, in USA viene prodotto dal grasso degli alligatori. L’idea è stata concepita nella mente del professor Rakesh Bajpai, docente di ingegneria chimica all’Università della Louisiana, e subito è stata messa in pratica da un team di colleghi e studiosi che ne hanno verificato la fattibilità. A quanto pubblicato sulla rivista di scienze, Industrial & Engineering Chemestry Research, l’olio derivato dal grasso degli alligatori sarebbe molto simile a quello di soia e in linea con tutti gli standard ufficiali per essere classificato tra i biodiesel di qualità.

Biocarburanti dalle feci del panda

Dovrebbe essere l’uomo a salvare il panda, ma probabilmente sarà il panda a salvare l’uomo. Il costo della benzina sempre più alto potrebbe non essere più un problema tra poco, in quanto alcuni scienziati della Mississipi University hanno scoperto che dalle feci di questo animale si possono ricavare dei batteri che possono trasformare tantissime colture non commestibili in biocarburanti.

Biocarburanti: boom nel 2010 di un mercato in continua espansione

Nonostante le polemiche derivanti dalle fonti più comunemente usate per produrli, i biocarburanti continuano a crescere, e nel 2010 la loro produzione ha fatto registrare il record storico di 105 miliardi di litri in tutto il mondo, polverizzando il record dell’anno precedente di 90 miliardi. Non ci sorprenderemmo se anche l’anno prossimo assistessimo a numeri ancora superiori.

Carburanti ecologici: Lombardia, aumentano i distributori di metano

Nella giornata di ieri, martedì 9 agosto del 2011, in Lombardia, è stato inaugurato un nuovo impianto di distribuzione a metano. La nuova stazione di servizio, in particolare, è stata aperta a Milano, al numero 56 di via Corelli, portando a quota 113 gli impianti di erogazione attualmente attivi sul territorio lombardo. In merito Stefano Maullu, assessore al Commercio, al Turismo ed ai Servizi, ha colto l’occasione per sottolineare come la Lombardia in Italia sia la Regione leader per quel che riguarda i carburanti ecologici.

Biocarburanti: perché le alghe sono l’opzione migliore

I biocarburanti sono destinati a far discutere ancora per molto tempo. Quelli a base di colture alimentari sono generalmente una cattiva idea, soltanto che essendo stati i primi ad essere inventati, nell’immaginario comune la parola biocarburante viene associata alle colture di olio di palma e simili, dannosi per l’ambiente e l’economia. La competizione con la produzione di cibo, l’aumento del prezzo di molte materie prime che sono già costose e tante altre problematiche hanno portato la scienza a spostare l’attenzione verso altre materie prime, e la migliore sembra essere l’alga marina.

Biocarburanti per aerei, Lufthansa pronta al primo volo commerciale

La Lufthansa sarà la prima compagnia aerea ad effettuare un volo commerciale con biocarburanti. L’avevamo anticipato già l’anno scorso, quando ancora questi combustibili erano in fase sperimentale, e così la compagnia tedesca ha mantenuto la promessa. Il decollo è previsto per il prossimo 15 luglio su un Airbus A321 che partirà da Francoforte e raggiungerà Amburgo utilizzando petrolio combustibile e biocarburanti offerti da Neste Oil, una compagnia finlandese.

Biometano per dire addio ai combustibili tradizionali

Sostituire i combustibili tradizionali con quelli sostenibili, progressivamente, è possibile se si adottano opportune politiche di incentivazione. Ad affermarlo è stato nei giorni scorsi Stefano Maullu, Assessore al Commercio, al Turismo ed ai Servizi della Regione Lombardia in concomitanza con “Biometano. Mobilità sostenibile tra ambiente e benessere”, un seminario che si è svolto a Milano. L’Assessore ha tra l’altro colto l’occasione per invitare le altre Regioni italiane a presentare al Governo centrale delle richieste finalizzate proprio alla scelta del biometano.

Biocarburanti più inquinanti dei combustibili fossili? Sugli aerei pare di sì

Da tempo dedichiamo particolare attenzione al mondo dei biocarburanti, sui quali di certo non mancano mai le polemiche. In particolare è l’impatto che hanno sui cambiamenti del territorio ed il metodo di coltivazione che creano problemi in quanto queste tecniche possono incidere sulle emissioni di gas ad effetto serra. Oggi nel dibattito tra chi è pro e chi è contro, si inserisce una nuova ricerca pubblicata su Environmental Science and Technology che dimostra che in estremi casi la combustione di combustibili fossili negli aerei può essere meno inquinante dei biocarburanti. Secondo quanto segnala l’autore, James Hileman del MIT:

Non si può semplicemente dire se un biocarburante è buono o cattivo. Dipende da come viene prodotto e lavorato. In casi estremi il cambiamento della destinazione dei terreni potrebbe far sembrare i combustibili fossili più ecologici.

Biocarburanti: le alghe abbatteranno del 17% le importazioni di petrolio negli Usa

Torniamo a parlare di alghe, una vera e propria risorsa preziosissima per il futuro che potremmo tranquillamente definire “oro verde”. Infatti, come dimostrato anche in altri articoli, esse saranno in grado di rimpiazzare molti dei combustibili oggi esistenti, il tutto senza aumentare le emissioni, ma anzi diminuendole dato che, come tutti gli organismi vegetali, potranno assorbire CO2.

Oggi ce ne occupiamo perché, a causa dell’aumento dei prezzi del petrolio e per problemi di sicurezza ambientale, sono sempre di più gli investitori che stanno lasciando da parte i combustibili fossili per studiare meglio quelli vegetali. Ma la crescita delle alghe, o di qualsiasi altra fonte di biocarburanti, ha un problema: richiede un sacco di acqua.

Biocarburanti “immorali”: chiesta moratoria all’Unione Europea

La Direttiva Energetica per le Energie Rinnovabili dell’Unione europea mira a raggiungere il 10% dei carburanti per il trasporto formato da biocarburanti entro il 2020. Come abbiamo più volte sottolineato, ci sono un sacco di problemi che riguardano il raccolto al fine di produrre biocarburanti, la maggior parte del quale, almeno fino ad oggi, proviene dalle piante che altrimenti potrebbero essere utilizzate come alimento.

Il Nuffield Council on Bioethics ha effettuato un’inchiesta, durata 18 mesi, e in occasione della presentazione dei suoi risultati ha vivamente consigliato di sopprimere immediatamente tali obiettivi perché sono considerati “immorali”. Il Consiglio per la bioetica scrive che la rapida espansione della produzione di biocarburanti, anche per quelli utilizzabili in Europa, verrà protratta nei Paesi in via di sviluppo dove provoca la deforestazione e costringe milioni di popolazioni indigene allo sfratto.

Mobilità sostenibile, Venezia inaugura i biovaporetti

Chi ha detto che la mobilità sostenibile riguarda solo il trasporto su strada? Nella città di Venezia anche si pensa all’ambiente e a ridurre l’inquinamento, ma con i biovaporetti che attraversano la Laguna.

I vaporetti ecologici sono alimentati con carburanti vegetali a semi di girasole, prodotti dalla colza, dal mais. Finora il biovaporetto è solo un prototipo di mezzo di trasporto bio ideato dal Settore Bioenergie e Cambiamento Climatico del gruppo Veneto Agricoltura.

Carburante dalle alghe, in Usa è ormai realtà

Un team di ingegneri chimici dell’Università dell’Arkansas ha sviluppato un metodo per convertire le alghe comuni in butanolo, un carburante rinnovabile che può essere utilizzato negli attuali motori a combustibile. I vantaggi della tecnologia verde non finiscono qui, dato che queste alghe sono attualmente utilizzate per pulire ed ossigenare i corsi d’acqua degli Stati Uniti, eliminando l’eccesso di azoto e fosforo dai concimi smaltiti.

Siamo in grado di rendere le automobili più ecologiche. Il nostro processo di conversione è efficiente e poco costoso. Il butanolo ha molti vantaggi rispetto all’etanolo, ma la cosa più bella di questo processo è che stiamo effettivamente rendendo sani fiumi e laghi coltivando e raccogliendo la materia prima

ha dichiarato Jamie Hestekin, assistente professore e capo del progetto.

Biocarburanti e OGM, impossibile senza

La crescente necessità di energia e l’aumento del costo del petrolio riportano l’attenzione sulle fonti rinnovabili e sui biocarburanti.

La scelta dell’uso di carburanti ecologici è dovuta in parte anche alle politiche ambientali e alle necessità di abbattere le emissioni inquinanti, oggi serio problema per l’ecologia e gli ecosistemi. Ma siamo davvero pronti alla svolta biocarburanti?

Energia pulita prodotta in stalla, la green economy in Toscana

Come ridurre le emissioni di anidride carbonica di circa 7.000 tonnellate ogni anno e produrre energia pulita per oltre 2,6 megawatt? Sfruttando l’energia prodotta nelle stalle delle fattorie toscane!

Questa è l’idea dell’azienda agricola Fattorie Toscana e Santa Luce, in provincia di Pisa: green economy ed energia verde al 100% prodotta dagli scarti aziendali delle stalle.