Il riscaldamento del pavimento con i pannelli solari: cos’è e come funziona

riscaldamento pavimento pannelli solari

La tecnologia moderna ci permette di superare alcuni ostacoli e limitazioni del passato, e per questo vedremo le nostre case in futuro sempre più rivoluzionate. Ad esempio non sarà uno scandalo se nella prossima abitazione che costruiremo (o ristruttureremo) non ci saranno i termosifoni. Non è una dimenticanza, o una bizzarria, perché le nuove abitazioni sono costruite sempre più spesso con l’impianto di riscaldamento sotto il pavimento.

Ma aggiungendo tecnologia moderna alla tecnologia passata, perché non rincarare la dose, provando ad alimentare questo sistema attraverso l’energia del sole? Gli impianti moderni ce lo permettono. I vantaggi, ovviamente, sono tantissimi. Limitandoci per adesso al riscaldamento dal pavimento, troviamo un primo vantaggio tangibile, e cioè che il costo è inferiore a quello del vecchio calorifero (20-30% in meno). Inoltre irradia calore molto meglio, perché quello di un termosifone è più intenso vicino all’impianto, ma in una stanza grande, dalla parte opposta, la temperatura è più bassa; con il riscaldamento a pavimento invece è uniforme. Senza poi parlare del vantaggio rispetto a stufe o altri sistemi ancora più pericolosi. E poi ci sono vantaggi dal punto di vista estetico, perché non si vedono tubi o radiatori, e di comodità, visto che tale impianto ha bisogno di molta meno manutenzione.

10 novità ecologiche nelle nostre vite che ci aspettano per il nuovo anno

presa verde

I cosiddetti “Green Building” sono una delle chiavi per la ripresa economica. Non solo è un modo migliore per fare affari, ma è una novità importante nel campo ecologico. Si genera innovazione, si migliorano gli standard di efficienza, la gente è più felice e più sana e crea nuovi posti di lavoro verdi.

In molti conosceranno già queste novità verdi, specialmente per chi si interessa di ecologia, ma per tutti, proviamo a riassumere quali saranno le novità commerciali migliori che ci aspettano per quest’anno appena cominciato.

100 Babbi Natale di sabbia per protestare contro il riscaldamento globale (gallery)

100 babbi natale

L’artista di fama mondiale Sudarshan Patnaik, indiano famoso per le sue sculture di sabbia, è già ben noto per il suo lavoro con Babbo Natale. Lo scorso anno infatti è entrato nel Guinness dei Primati per la creazione della più grande statua mai realizzata con la sabbia che raffigurava Santa Claus. Quest’anno si è voluto superare, e ha deciso di usare il suo talento per rafforzare la usa fama, puntando stavolta sul tema del momento, il cambiamento climatico, e per evidenziare le crescenti sfide che esso sta portando già oggi in India.

Per farlo, ha costruito oltre 100 Babbi Natale di 1.000 tonnellate di sabbia nella località turistica di Puri. Ma non solo. Patnaik ha disintegrato anche un altro record del mondo nel processo di formazione della scultura: ha infatti ora il record del maggior numero di Babbi Natale di sabbia mai realizzati su un’unica spiaggia.

Risparmio carburante sugli aerei? Basta volare come gli uccelli

aerei in formazione

Gli scienziati hanno proposto un metodo insolito per il taglio del consumo di carburante degli aeromobili: gli jumbo jet devono volare in formazione, come le oche. La prospettiva di flotte di aerei che solcano attraverso il cielo in stormi a forma di V, come gli uccelli migratori, è sorprendente. Tuttavia, la ricerca da parte degli esperti dell’aviazione ha dimostrato che questo metodo potrebbe portare a notevoli riduzioni nel consumo di carburante degli aerei.

Il lavoro segue una ricerca svolta quasi 100 anni fa da un ricercatore tedesco, Carl Wieselsberger. Nel 1914, ha pubblicato un documento in cui si calcola che gli uccelli che volano in formazioni a V utilizzano meno energia per sbattere le ali di quella dei voli singoli. Per questo gli stormi possono volare per periodi più lunghi di quelli che viaggiano per conto proprio.

Wieselsberger ha dimostrato che la corrente in questo modo non crea attrito con le loro ali, ma anzi, le favorisce dandogli un’ulteriore spinta aerodinamica. Questa idea è supportata da osservazioni di scienziati francesi che hanno studiato i grandi pellicani bianchi addestrati a volare alle spalle di un aereo. La squadra – dal Centre National de la Recherche Scientifique, Villiers-en-Bois – ha rivelato che i tassi di fatica degli uccelli scendevano quando volavano insieme.

Come investire il Fondo per i Paesi poveri: recupero energetico dai rifiuti

energia dai rifiuti

Ecco l’opportunità di spendere un po’ dei 100 miliardi di dollari che il Segretario di Stato Hillary Clinton ha promesso a Copenaghen per ridurre i gas ad effetto serra nelle nazioni in via di sviluppo, favorendo lo sviluppo delle infrastrutture energetiche rinnovabili e risolvere la dipendenza dai combustibili fossili.

A quanto pare una città cinese su quattro e sette contee su 10 sono prive di impianti di trattamento delle acque reflue, secondo il People’s Daily. Mentre ci sono molti modi per trattare i liquami o i rifiuti urbani, uno dei più recenti è l’uso dei rifiuti solidi urbani per produrre l’energia rinnovabile.

Stop ai motorini euro zero a Roma

motorini euro zeroDal primo gennaio 2010 i motorini euro zero non potranno più circolare a Roma. Per sapere a quale classe di omologazione ambientale appartiene il vostro mezzo, dovrete consultare il carta di circolazione o il certificato di omologazione tecnica che accompagna il vostro veicolo. La circolazione dei veicoli a due, tre o quattro ruote marchiati da questa sigla sarà infatti bandita nella capitale per arginare lo smog e ridurre le emissioni. A renderlo noto è stato un comunicato diffuso dal Comune:

Dal primo gennaio 2010  ai ciclomotori e ai motoveicoli a due, tre e quattro ruote, con motore a quattro tempi ‘euro 0’, non conformi alla direttiva 97/24/ce, sarà vietato l’ingresso e la circolazione all’interno della ztl dell’anello ferroviario.

Luci di Natale, uno spreco solo in alcuni casi

luci di natale

Il tuo io-ecologico interiore protesta ogni volta che il tuo dito accende quella serie di lampadine sull’albero di Natale? La vostra preoccupazione può essere infondata, a seconda di dove si usano queste luci.

Sappiamo tutti che le lampadine ad incandescenza sono molto inefficienti. Una lampadina ad incandescenza standard produce 60 watt di luce ed ha un rendimento del 2,1% di luminosità (cioè di tutta l’energia che riceve, solo il 2,1% si trasforma in luce, mentre il resto diventa calore e viene disperso); e i bulbi più piccoli sono anche meno efficienti, probabilmente intorno all’1,5% come quelli classici delle serie natalizie.

Le case verdi? Spesso sono tossiche

tossicità nelle case

Un anno fa ci lamentavamo che l’efficienza energetica poteva essere una buona cosa, ma non a scapito della qualità dell’aria e della salute delle persone. L’efficienza energetica delle case riguarda prima di tutto il modo in cui sono costruite, e cioè fatte per essere il più ermetiche possibile.

Ora però un nuovo studio della California Environmental Protection Agency’s Air Resources Board ritiene che il 67% delle nuove abitazioni non rispettano gli standard minimi per il ricambio d’aria. Sembra che nessuno apra più le finestre o avvii la cappa per lo scarico dei fumi da cucina sufficientemente per ventilare adeguatamente le proprie case. Capirete che se in California, dove sono all’avanguardia su questo campo, si trovano in una situazione di “poca sicurezza”, figuriamoci quello che può accadere da noi.

Fido inquina più della vostra auto

cane triste

Chi l’avrebbe mai immaginato che dietro a quei grandi occhi dolci del vostro gatto o cane, si nasconde una macchina da emissioni, la quale inquina due volte di più della vostra auto? Non avete mai visto il vostro animale usare un elettrodomestico, guidare un auto o lasciare l’acqua aperta, eppure la sua quantità di emissioni è anche maggiore della vostra.

Secondo un rapporto pubblicato da due scienziati neozelandesi sulla rivista New Scientist, la risposta sta nella quantità di superficie necessaria per produrre i loro alimenti. Gli scienziati, Robert e Brenda Vale, hanno notato che un cane di medie dimensioni consuma circa 164 chili di carne e 95 kg di grano in un anno. L’impatto sull’ambiente necessario per produrre la carne e il grano corrisponde ad una superficie di 0,84 ettari. D’altra parte, un veicolo 4×4 che viaggia 10.000 chilometri l’anno ha un impronta ecologica di 0,41 ettari, la metà rispetto al cane. Inoltre, questi fattori consumano l’energia necessaria per produrre e dare energia al veicolo.

Shopping verde (natalizio) a Milano – Gallery

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Come anticipato, oggi in piazza Mercanti a Milano la distribuzione gratuita delle borse ecologiche ai frequentatori del mercatino natalizio. Perché, secondo l’assessore del Comune all’Ambiente, Paolo Massari, Natale è un momento speciale anche per l’ambiente.

Un successo, quindi. Insieme a Massari, al presidente di Amsa Sergio Galimberti e al presidente di Apeca Giacomo Errico c’erano anche i rappresentanti delle associazioni aderenti all’Unione del Commercio, che promuoveranno la distribuzione, in via sperimentale, di 50mila shopper di carta presso i propri associati. Le associazioni sono appunto Apeca, per il commercio su aree pubbliche, Assofood per i dettaglianti alimentari, ma anche quelle di macellai e panificatori e il Sindacato dettaglianti ortofrutticoli.

Shopping verde, a Milano le borse ecologiche

milano-buste ecologiche

Milano inquinata sì, ma anche ecologica e attenta, soprattutto durante queste feste natalizie. Un esempio? Domani, sabato 19 dicembre, alle ore 12.00, in piazza Mercanti, l’assessore all’Ambiente del Comune di Milano Paolo Massari, insieme al presidente di Amsa, l’azienda milanese servizi ambientali, Sergio Galimberti e al presidente di Apeca (Unione del Commercio) Giacomo Errico, distribuirà gratuitamente borse ecologiche a chi andrà al mercatino natalizio.

L’iniziativa del Comune, dell’Unione del Commercio e dell’Amsa, che hanno stipulato un accordo in tal senso, muove i suoi passi ben prima della direttiva comunitaria dell’anno prossimo, si chiama bio-borsa: una shopper ecologica, biodegradabile. In modo da poter andare a fare la spesa ma rispettare allo stesso tempo l’ambiente, evitando le nocive buste di plastica.

7 modi per avere un Natale ecologico

natale ecologico

Luci, addobbi, alberi: forse troppo consumismo per essere un anno ecologico? Di certo non possiamo chiedervi di evitare tutto questo e andare contro le tradizioni, ma solo di cercare di incorporare la natura in esse, senza sprecare tempo, denaro o risorse. Eccovi così 7 consigli per avere un Natale verde, e non solo per il colore dell’albero.

1. Luci a LED o a risparmio energetico. Non si può avere un albero di Natale senza le luci. Ma sostituire le vecchie lampadine ad incandescenza con i LED, oltre che più ecologico, può farvi risparmiare fino al 30% sulla bolletta elettrica. Le lampadine tradizionali consumano tra 6 e 9 watt, mentre i LED utilizzano 0,5-0,7 watt.

2. Scegliere l’albero giusto (o nessuno). È possibile evitare di fare l’albero facendo il presepe o creando un’atmosfera accendendo una candela a forma di pino o cose simili. Se invece non potete farne a meno, specialmente se avete bambini in casa, scegliete una versione biologica dell’albero, di quelle che si possono ripiantare, nel vostro giardino o nei luoghi pubblici, oppure di plastica, ovviamente riciclata.

L’Indonesia converte 27 stazioni di rifornimento in aree verdi

stazione di servizio giakarta

In tutto il mondo, le auto e le infrastrutture a loro dedicate hanno coperto la maggior parte dello spazio aperto con l’asfalto. Ma con la chiusura del mese scorso del primo dei 27 distributori di benzina, la città di Giakarta, in Indonesia, ha iniziato la bonifica di alcuni terreni per il pubblico impiego.

La Jakarta Parks e la Cemetery Agency chiuderanno più di due dozzine di stazioni di servizio entro la fine del
l’anno, convertendole in 10.505 metri quadrati di spazio verde per fare un po’ respirare la capitale indonesiana. Le aree verdi a Giakarta sono andate riducendosi per decenni, dal 35% dell’intera città nel 1965 ad appena il 9,3% di oggi.

Un obiettivo del 30% è stato fissato dalle leggi di pianificazione, che hanno anche designato la custodia delle 27 stazioni di rifornimento riconvertite in aree verdi. Il piano per convertire le stazioni dismesse è stato respinto dal consiglio comunale lo scorso anno sotto la pressione politica da parte dei proprietari delle compagnie del gas, ma i funzionari neo-eletti hanno approvato l’idea questa volta.

Quanto è grande una tonnellata di CO2 (fotogallery)

cubo tonnellata di co2

Alfio Bonanno, artista italiano, insieme all’architetto americano Christophe Cornubert, presenterà un’installazione che rappresenta una tonnellata di biossido di carbonio a Copenaghen il prossimo mese, mentre la città ospita la Convenzione quadro dell’ONU sui cambiamenti climatici (UNFCCC).

Il cubo misura 27 metri per 27 per 27, e rappresenta l’impronta di carbonio mensile della persona media in Europa ed in alcune altre parti del mondo, o la quantità di carbonio prodotta da ciascun cittadino degli Stati Uniti in due settimane. Il 7 dicembre, i leader mondiali si impegneranno (si spera) a combattere il cambiamento climatico. Per farlo si riuniranno a Copenaghen in un congresso organizzato dall’ONU.