Bagaglio zero, in viaggio senza valigia

Alcuni storceranno il naso, davanti a questa prospettiva, specie quelli avvezzi a trascinarsi dietro casa quando sono in partenza. Ma altri potrebbero trovare la cosa interessante. Tra questi, tutti coloro che odiano le file al check-in, i controlli sempre più scrupolosi e l’ansia da chissà se il mio bagaglio arriva a destinazione insieme a me, quando a fine volo ci precipitiamo al ritiro bagagli e non tiriamo un sospiro di sollievo finchè non compare sul nastro.

Ma veniamo al punto. Viaggiare senza bagaglio si può, e in futuro, se l’idea dovesse attecchire, sarà possibile in tutto il mondo. Come? Semplice, con Zero Baggage, un servizio che ci permette di compilare on-line la nostra valigia virtuale, con tutto quello che vorremmo trovare all’arrivo in hotel. E all’arrivo ci attenderanno vestiti, usati, e questo è il motivo per cui ho detto che più di uno storcerà il naso.

Porta la sporta, Simply Sma lotta contro i sacchetti di plastica

porta la sportaLotta ai sacchetti di plastica, a favore della borsa della spesa riutilizzabile più e più volte. Con questo intento, parte la settimana di Porta la sporta, iniziativa che ha visto, tra gli altri, l’adesione della catena di supermercati Simply Sma, che comprende oltre 1.700 negozi diretti e in franchising a insegna Punto, Simply, Ipersimply, Sma e Cityper. A partire dal 17 e fino al 24 aprile prossimo, nei supermercati della catena Simply Sma, i consumatori saranno invitati a  non usare i sacchetti di plastica per riporre la spesa, acquistando o portando da casa le pratiche, ampie e robuste borse in tela riutilizzabili.

La settimana Porta la sporta è nata in Italia grazie all’impegno dell’Associazione Comuni Virtuosi ed è stata immediatamente appoggiata da numerose catene di supermercati e da associazioni ambientaliste come il WWF, dalla Fai, da Adiconsum e da Italia Nostra. Lo slogan non può lasciare indifferenti, di fronte a cotanta razionalità: perché usare per pochi minuti un oggetto che può durare anche cento anni ? Fai come noi, porta la sporta, mai più sacchetti di plastica. E affiancato da immagini che ritraggono uccelli e tartarughe strozzati dai sacchetti di plastica, questo slogan ha ancora più impatto. In fondo, in molti supermercati i sacchetti li paghiamo pure, ragione ulteriore per comprare una borsa riutilizzabile, che ha anche il vantaggio di non rompersi e di essere più maneggevole e meno problematica quando trasportiamo bottiglie di vetro e oggetti fragili.

E se i carcerati producessero elettricità?

donne carcerate producono elettricità

Lo sceriffo Joe Arpaio era preoccupato per il girovita di alcuni dei detenuti del suo carcere in Arizona, così ha avuto un’idea. Ha acquistato delle cyclette elettriche e le ha agganciate ad un televisore che è alimentato dalle pedalate, così se i carcerati desiderano guardare la TV, devono fare esercizio. Arpaio ha battezzato il suo sistema “Pedal Vision“, e pensa che potrebbe essere la cosa giusta per tenere i suoi detenuti in forma. Immaginate quanto potrebbe essere risparmiato se il progetto fosse ampliato a tutti gli ospiti delle carceri della nazione. La risposta potrebbe sorprendervi.

Secondo l’inviato della FOX a Phoenix, l’idea dello sceriffo Arpaio produce 12 volt di energia elettrica durante l’esercizio, abbastanza per alimentare un televisore da 19 pollici. Un suono incoraggia i detenuti ad accelerare quando la loro velocità si abbassa al di sotto di ciò che è necessario per alimentare il TV.

Da Cernobyl al disastro del Lambro, l’ambientalismo compie 50 anni

petrolio nel lambro

In principio fu l’inquinamento. Il Novecento probabilmente passerà alla storia come il secolo “sporco”, in quanto in questo periodo sono stati emessi gas e scorie nocive in quantità industriali, distruggendo l’ambiente. Per tentare di arginare questo fenomeno ad inizio anni ’60 nacque il movimento ambientalista, che aveva come principi cardine “difesa, rispetto e miglioramento”.

La prima vera azione fu compiuta nel 1962 con la pubblicazione del libro Silent Spring, di Rachel Carson, in cui vengono inseriti i punti cardine della difesa dell’ambiente e si narrano le prime manifestazioni degli anni precedenti contro l’inquinamento. Da allora le azioni si sono susseguite e hanno tentato di limitare i danni che hanno sconvolto il mondo nell’ultimo mezzo secolo.

Avviato a Dublino il progetto “città intelligenti”

dublino

Dopo aver tanto parlato di case intelligenti, ora l’attività si sta allargando alle città. Il primo obiettivo per avere una città intelligente è la gestione dell’energia, dell’acqua e del trasporto, in modo che le aree urbane diventino il più efficiente possibile, riducendo le emissioni di carbonio, i rifiuti, l’inquinamento e la congestione.

Ecco perché è una notizia entusiasmante vedere diverse città che hanno avviato questo progetto. IBM sta creando uno Smarter Cities Technology Center a Dublino, in Irlanda, per migliorare tutti gli aspetti prima esposti. La città di Erding, in Germania, ha istituito un programma pilota per gestire tutto ciò simultaneamente.

Gran Bretagna crea la più grande riserva marina del mondo

riserva marina Gran BretagnaIl governo britannico ha creato la più grande riserva marina del mondo, intorno alle isole Chagos, un ex possedimento britannico che si trova localizzato a sud delle Maldive.
La riserva dovrebbe coprire una superficie di 250.000 kmq intorno all’arcipelago dell’Oceano indiano, considerato uno dei più ricchi ecosistemi marini del pianeta.
La pesca commerciale sarà vietata nell’intera aree protetta.
Il Ministro degli Esteri britannico David Miliband ha dichiarato che istituire la riserva è equivalso a mettere sotto tutela gran parte della ricchezza degli oceani del mondo.
Essa proteggerà un tesoro di fauna marina e di specie tropicali, preservandolo per i posteri.

Eco-generation, scuola amica del clima con Edison e Legambiente

ecogeneration scuola amica del climaParola d’ordine: efficienza energetica. Mission: risparmio energetico. Partendo dagli edifici scolastici italiani. Con questo intento, nasce il sodalizio tra Edison e Legambiente, impegnate insieme nel progetto Eco-generation, Scuola amica del clima. Nelle scuole della Penisola gli sprechi energetici sono immensi, sperperi che hanno un costo non indifferente sul bilancio già in bilico di molti istituti scolastici, e che hanno un impatto non indifferente sul clima.

Dalle analisi termografiche effettuate in dieci scuole pilota, è venuto fuori che:

  • le aule sono sature di CO2, c’è uno scarso isolamento termico ed una notevole dispersione di calore da tubature ed infissi.
  • i davanzali delle finestre non sono isolati correttamente, l’aria fredda penetra attraverso i serramenti, gli infissi sono di scarsa qualità.

In più:

La dispersione media di calore negli istituti analizzati oscilla tra i 250 e i 350 kWh/m2a (kilowattora per metro quadro all’anno), per un valore medio che si attesta attorno a 290 kWh/m2 annuo. A questo si aggiunge, nelle aule, un’altissima concentrazione di CO2, che raggiunge i 2800/3000 ppm (parti per milione) equivalenti a 50/70 kg di CO2 per ogni m2 all’anno.

Bolivia: donna costruisce case con bottiglie riciclate in 15 giorni (gallery)

casa bottiglie riciclate

Abbiamo visto case fatte con bottiglie in PET riciclate e quelle composte da bottiglie di vetro, le quali hanno fatto molto scalpore, anche se di solito rimangono solo un esperimento raro dei loro proprietari. Ma non in questo caso: l’avvocato boliviano che si è improvvisato architetto Ingrid Vaca Diez aiuta le persone povere a costruire le proprie case con materiali di recupero che, oltre alle bottiglie di plastica, riguarda qualsiasi materiale sia disponibile, compreso il latte in polvere scaduto e perfino sterco di cavallo. Il suo progetto ha avuto talmente successo che è stata inviata ad Haiti per aiutare i terremotati.

Tutto è cominciato con la richiesta di una bambina sua vicina che voleva una stanza tutta sua e un sacco di bottiglie in PET accumulate nel suo cortile. Quando suo marito, scherzando, ha detto: “per sbarazzarsi di loro, ne hai abbastanza per costruire una casa”, Ingrid Vaca Diez l’ha preso sul serio.

Earth Hour: i numeri e le immagini di un mondo al buio (video e gallery)

Dalla Nuova Zelanda alle Isole Samoa, la lunga giornata dedicata alla Terra si è conclusa con un successo straordinario. Si è cominciato alle 7:45 (ora italiana) con lo spegnere tutte le luci delle isole Catham in Nuova Zelanda, e man mano, di ora in ora, si spegnevano tutte le luci dei successivi 126 Paesi in cui, di volta in volta, l’orologio faceva scoccare le 20:30, e cioè l’ora della Terra di sabato scorso.

Il WWF ha tentato di effettuare una stima degli incredibili numeri che, di anno in anno, continuano a crescere per renderci conto della partecipazione mondiale all’evento, ma quello che non si è riuscito a calcolare è stato il numero di persone che è rimasto al buio, sicuramente oltre il miliardo, dato che sono stati coinvolti quasi tutti i Paesi al mondo, dai più poveri africani ai più ricchi del Nord Europa, dai più tradizionalisti come quelli del Medio Oriente (si è spenta persino Islamabad) a quelli più avanguardisti e che puntano tutta la propria economia sull’elettricità come il Giappone o la città di Las Vegas.

Stasera tutti al buio, torna l’Earth Hour

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Questa sera, per un’ora, tutti gli italiani sono invitati a spegnere tutte le luci e gli elettrodomestici di casa. Quei 60 minuti simbolici ci serviranno per ricordare l’importanza che ha sulla natura l’impatto della nostra vita “comoda” fatta di televisioni, computer e tanta, tantissima elettricità sprecata, tutto a danno dell’ambiente.

In questa fatidica ora, che si ripete ogni anno, migliaia di città in tutto il mondo spegneranno le illuminazioni delle strade e quelle dei monumenti principali come atto simbolico di partecipazione all’iniziativa. Alle 20:30 di stasera siete tutti invitati a spegnere tutto ciò che possa consumare elettricità: sarà iniziata l’Earth Hour.

Risparmio energetico: Ford guadagna 1,2 milioni di dollari tagliando la Co2

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Abbiamo scritto molte volte sulle strategie per il risparmio energetico, in particolar modo per quanto riguarda i computer. Non c’è ragione infatti per non approfittare dei vantaggi del risparmio energetico, i quali vanno dalla bolletta elettrica più leggera al minor inquinamento prodotto dagli impianti di generazione energetica. E se non avete un’idea di quanto questo risparmio possa essere concreto, prendete l’esempio più recente che proviene dall’americana Ford.

Tutti i computer della società sono stati settati in modo da avere un risparmio energetico. Lo scorso anno il risparmio nella megabolletta del colosso delle automobili è stato stimato in 1,2 milioni di dollari (quasi 900 mila euro), mantenendo tra 16.000 e 25.000 tonnellate la propria CO2 emessa nell’atmosfera.

8 modi “creativi” per salvare il pianeta dal riscaldamento globale

Global Warming

In questi anni vi abbiamo riferito delle varie trovate degli scienziati per tentare di arginare il fenomeno del riscaldamento globale. Alcune sono basate su dati scientifici, altre assomigliano più ad un film di fantascienza che alla realtà. Se il modo migliore è quello più noto, e cioè ridurre i consumi e puntare sulle energie rinnovabili, qualche inventore cerca (e a volte trova) il modo per far da solo.

Così il sito Mother Nature Network ha creato una sorta di elenco in cui sono presenti tutte queste idee, che anche se possono sembrare strambe, hanno il loro perché, e forse, se fossero attuate, potrebbero anche essere davvero efficaci. Le trovate dopo il salto.

27 marzo torna l’Ora della Terra. Qualche consiglio su come trascorrerla

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La famosa Earth Hour, o ora della Terra, ritorna il prossimo sabato. Sulle iniziative che si possono seguire o organizzare torneremo nei prossimi giorni, ma intanto un interessante articolo comparso sul Globe and Mail, vi consiglia cosa potete fare di interessante durante quell’ora dedicata all’ambiente.

Ricordiamo che si chiede, a chi ne abbia voglia, di spegnere tutte le luci e gli apparecchi elettronici in casa. Contemporaneamente verranno spenti anche i monumenti e i punti più importanti delle città di tutto il mondo. Per questo trovare qualcosa da fare per un’intera ora senza tv, computer e i tanti apparecchi elettrici che affollano le nostre case non è un’impresa semplice. Dopo il salto qualche dritta.