la raccolta differenziata: un dovere per il presente, un diritto per il futuro

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La raccolta differenziata è un sistema di ripartizione dei rifiuti, in base ai materiali da cui sono composti, in modo da semplificare il recupero degli elementi riciclabili e da facilitare lo smaltimento di quelli non riutilizzabili. Un decreto legge del 1997 ha stabilito che il sistema della raccolta differenziata dovesse essere obbligatorio in tutte le citta’ italiane, tuttavia non in tutte le regioni questo sistema è stato applicato ed infatti ci sono zone del nostro paese, come la Campania, che vivono una vera e propria emergenza rifiuti, poiche’ le discariche sono stracolme.

Per organizzare una raccolta occorrono fondi ed una gestione precisa del sistema di differenziamento, occorrono cassonetti differenti, dislocati nelle diverse aree urbane, per consentire a tutti i cittadini di fruirne, occorre stabilire orari di raccolta precisi, per evitare che i cassonetti siano stracolmi nei centri abitati.

Pulizie di primavera…ecologiche!

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Si avvicina la primavera: è tempo del cambio di stagione, di rispolverare casa fin negli angoli più remoti e aprire le finestre alla luce del sole!
Tempo di rinnovamento, e quale occasione migliore per cambiare anche il nostro modo di fare le pulizie e ripensarlo, magari in maniera ecologica?

Già, perchè i prodotti chimici che usiamo per lavare il bagno, i pavimenti, i vetri o per spolverare sono fortemente inquinanti, oltre che nocivi per la salute.

Ecologia domestica: i mille usi del bicarbonato dalla casa alla macchina

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Mille sono le virtù del bicarbonato di sodio, un sale che dovremmo sempre tenere in casa, poichè indispensabile per l’ecolologia (e l’economia) domestica. Il bicarbonato di sodio trova infatti uso in tutte le principali mansioni domestiche, e non solo!

Superfici lavabili e pareti. Unito ad acqua ossigenata ed applicato sulla superficie da detergere, riesce a far sparire qualsiasi tipo di macchia: dall’unto ai disegni dei bambini, niente resiste alla pappetta di bicarbonato. Sarà capitato anche a voi di ritrovare le pareti della vostra casa, soprattutto quelle adiacenti ai caloriferi, coperte da un alone nero. Strofinate l’alone con della mollica di pane intrisa di bicarbonato di sodio e i muri torneranno bianchi e splendenti.

Corpi di plastica: dagli States una nuova preoccupante scoperta

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I nostri corpi contengono residui delle materie plastiche usate in cucina.
E’ la nuova scioccante rivelazione di alcuni studiosi del governo federale statunitense.
Il bisfenolo A (BPA), il maggior componente molecolare dei prodotti di plastica, sarebbe presente negli organi e nei tessuti degli americani, grandi e piccoli, senza esclusioni.
Il BPA viene legato in lunghe catene, chiamate polimeri, per trasformare il policarbonato in plastica.

La parte interna di molti contenitori di cibo, bevande ma anche piccoli elettrodomestici e il biberon dei bambini, sono fatti da policarbonati. L’uso e il riscaldamento possono provocare la rottura e lo scioglimento dei polimeri che entrano così a contatto con il cibo e, da lì, nell’organismo.

Dieta mediterranea in gravidanza contro i disturbi respiratori

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Una ricerca pubblicata sulla rivista Thorax, ci dice che già durante la gravidanza è possibile prevenire i rischi di asma e allergie nel nascituro, seguendo una dieta mediterranea.

Questo modello di dieta, ispirato alle tradizioni dei paesi del bacino del Mar Mediterraneo, fra cui oltre all’Italia, contiamo la Spagna, la Francia meridionale e la Grecia, sappiamo essere basato essenzialmente su un elevato consumo di frutta e verdura, oltre che cereali, olio di oliva, pane e pesce.

Risparmiamo energia: scegliamo gli elettrodomestici giusti, con l’etichetta energetica

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Se dobbiamo comprare un nuovo elettrodomestico ci troviamo a scegliere fra mille modelli ma a seguito di una scelta accurata possiamo optare ad un modello dal costo attuale più elevato ma che ci porterà ad avere presto più vantaggi in termini di risparmio energetico.

Spenderemo oggi di più per il loro acquisto ma ammortizzeremo ben presto la cifra spesa grazie ad un minore assorbimento energetico.

Pannelli radianti: efficace alternativa per il riscaldamento nelle nostre abitazioni

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Se avete idea di ristrutturare la vostra casa tenete in considerazione che è oggi possibile coniugare al comfort termico un impianto efficiente, pur avendo spese molto basse e quindi un notevole risparmio energetico.

Tutto questo è possibile installando un impianto di riscaldamento sotto il pavimento, costituito da un sistema di pannelli radianti.

Pannelli Solari: Oggi più facili di quanto pensiamo

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Una fonte di risparmio energetico ancora poco sviluppata nel nostro paese ma molto valida è sicuramente quella data dall’utilizzo dei pannelli solari. I pannelli solari termici ci permettono di trasformare l’energia solare in elettricità che può essere utilizzata per la produzione di acqua calda nell’uso domestico riscaldando quindi l’acqua delle nostre case senza utilizzare elettricità o l’uso di gas. Ne segue un secondo utilizzo molto valido che è quello di impiegare i pannelli fotovoltaici per il riscaldamento delle nostre abitazioni.

Usufruendo quindi a pieno dell’energia solare possiamo subito pensare ai vantaggi per la salute del nostro ambiente oltre che al risparmio diretto di energia elettrica, quantificabile nella nostra bolletta personale.
Ad oggi l’uso dei pannelli solari è sicuramente poco sviluppato soprattutto per colpa dei costi di acquisto e installazione ancora molto elevati e perché probabilmente si crede ancora poco all’efficacia dell’utilizzo della nostra fonte più forte di energia naturale:il sole. Gli stessi impianti richiedono personale specializzato e nello stesso tempo pensare di installare pannelli nei vecchi edifici e nelle vecchie abitazioni comporta molti problemi già a livello architettonico, infatti le nostre vecchie case non sono certamente predisposte per l’impianto di pannelli sui tetti e troppi lavori di compensazione e di cambiamenti edilizi significativi, contro un’ incertezza nella riuscita, portano l’utente ad optare per i più usuali sistemi di riscaldamento.

Tagli all’acqua, a causa del riscaldamento globale

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Non c’è più acqua, o almeno non ce n’è più come un tempo. Un articolo pubblicato su Science (1 febbraio 2008) da un gruppo di esperti di idrologia e climatologia richiama l’attenzione su un fenomeno che rischia di essere sottovalutato.

Spiega uno dei coautori Tennis Lettenmaier, professore di ingegneria civile alla University of Washington:

«Con il cambiamento climatico, gli anni passati non sono necessariamente rappresentativi per il futuro», «Questo lavoro dimostra che il modo in cui sono stati condotti gli affari nel passato non funzionerà a lungo con un clima che cambia».

Quando parla di affari Lettenmaier si riferisce a quelli degli Stati Uniti, e in particolare ai 500 miliardi di dollari annui per le infrastrutture idriche. Questi calcoli andavano bene finchè reggevano gli schemi classici di una variazione costante nelle risorse idriche. Ma l’interferenza umana ha prodotto grandi cambiamenti nel clima del nostro pianeta. Pioggia, neve, correnti: tutto è cambiato, fenomeni fondamentali per chi deve gestire le risorse di acqua e calcolare i periodi di siccità o la probabilità di una qualche catastrofe legata al clima, come inondazioni o uragani.
I risultati della ricerca si estendono dunque ben al di là dei confini statunitensi, e investono l’intero pianeta. «Storicamente, guardare alle osservazioni passate si è rivelato un buon metodo per stimare le condizioni future», interviene Christopher Milly, idrologo del Us Geological Survey. «Ma il cambiamento climatico moltiplica le possibilità che il futuro porti inondazioni mai riscontrate nelle vecchie misurazioni».

Il passato è morto, dicono in sostanza i ricercatori, e anche se riuscissimo a ridurre di molto le emissioni di gas serra, il riscaldamento persisterà e lo schema globale delle acque continuerà a mostrare comportamenti mai visti in precedenza.
Naturalmente la situazione cambia a seconda della regione geografica: «Le nostre stime migliori attualmente ci dicono che la disponibilità d’acqua crescerà sostanzialmente nel nord dell’Euasia, in Alaska, in Canada e in alcune regioni tropicali, e decrescerà sostanzialmente in Europa, nel Medio Oriente, nel sud dell’Africa e nel Nord America sudoccidentale», dice Milly.